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ITALIE NEL MONDO<strong>La</strong> <strong>Voce</strong> ha il piacere di pubblicare un nuovo spazio, con storie, successi e iniziative dei nostri connazionali intutto il mondo: perché di Italie nel mondo c'é ne sono molte ed é giusto dar loro voce...Una riflessione sull’integrazione degli italiani in GermaniaDORTMUND – Sul portale dei Lombardi nel Mondo un interventodi Luigi Rossi, nato a Rovigo, storico e oggi insegnante di italiano earte presso la Gesamtschule F.Steinhoff di Hagen, approfondiscela questione dell’integrazione degli italiani emigrati in Germania. <strong>La</strong>riflessione è scaturita dalla pubblicazione di un libro scritto da ThiloSarrazin, già ministro della finanze ed iscritto al partito socialdemocraticotedesco (SPD), intitolato – in italiano – “L’autodistruzionedella Germania”, fortemente critico nei confronti dell’immigrazionemusulmana in loco. Un libro che, per le tesi sostenute, sta divenendoin queste ultime settimane una sorta di “caso letterario”, producendoun dibattito nei media, in politica e nell’opinione pubblicasulla più ampia questione dell’integrazione dei cittadini stranieri nelPaese. “Unica nota positiva di questa operazione mediale, editorialee politica – scrive Rossi - è che si parla e discute (anche) degli erroricommessi dagli autoctoni a partire dagli accordi bilaterali degli anniCinquanta, Sessanta, Settanta del secolo scorso, quando giunseronella Repubblica Federale milioni di Gastarbeiter (lavoratori ospiti).Dall’Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Ex-Jugoslavia, Turchia. Benpresto molti si accorsero che iGastarbeiter erano “persone” con unaloro cultura, tradizioni e lingua. E diritti”. Si tratta di una realtà chelo stesso Sarrazin dovrebbe conoscere, poiché “cresciuto a Recklinghausen(cuore del Bacino della Ruhr) tra i Gastarbeiter degli anniSessanta, Settanta del secolo scorso – segnala Rossi. - Lui li havisti e sentiti, i Gastarbeiter. Li ha scansati, ignorandone bisogni enecessità. Il suo libro offre l’immagine d’un cittadino tedesco impaurito‘dall’integrazione’ e angosciato ‘dallo straniero’ sempre e soloconsiderato come forza lavoro e lavoratore ospite”.DortmundAccordo tra il Consolato Generale d’Italia e il Governo della Città di Buenos AiresInsegnamento della lingua italiana in 62 scuole pubblichedella capitale argentina per il triennio 2011-2013Ente esecutore dell’accordo <strong>La</strong> Dante Alighieri di Buenos AiresGiovedì 23 settembre è stato firmato, dal capo del governodella Città autonoma di Buenos Aires MauricioMacri e dal console generale d’Italia Giancarlo MariaCurcio, un accordo di cooperazione per l’insegnamentocurricolare, nel triennio 2011-2013, della lingua italiananelle istituzioni scolastiche della capitale argentina.Tale accordo prevede la prosecuzione dell'insegnamentodella lingua italiana come materia curricolare(avviato con la firma del primo accordo in materia del1997) in 62 scuole pubbliche di Buenos Aires con oltre7.500 alunni con la possibilità di allargarne l'ambito diapplicazione nel corso dei prossimi anni scolastici. <strong>La</strong>Dante Alighieri di Buenos Aires, che attraverso il propriopresidente Mario Orlando ha controfirmato il testo,proseguirà nelle sue funzioni quale ente esecutoredell’Accordo.In una nota il console Curcio sottolinea “la forte valenzadell’accordo, che consente di proseguire e rafforzarel’insegnamento della lingua italiana nel tessuto dellacapitale argentina, quale concreto gesto di apprezzamentoe stima da parte di queste autorità nei confrontidi una delle comunità che ha contribuito maggiormenteallo sviluppo del paese e di forte affinità e interesse perla cultura italiana”.ottobre 2010-www.lavoce.ca25

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