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soprintendenza per i beni architettonici - Ufficio Studi MiBAC ...

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Soprintendenza <strong>per</strong> i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artisticied Etnoantropologici <strong>per</strong> Napoli e provincia con esclusione della città di Napoli<strong>per</strong> le competenze in materia di Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologiciva, s’incontra sulla destra il mausoleo che dal 1939 accoglie le spoglie di Giacomo Leopardi.Più avanti s’arriva alla suggestiva terrazza affacciata su Napoli, alle cui spalle vi èl’ingresso alla Crypta Neapolitana, che si apre come una fenditura nella collina di Posillipo.La galleria di collegamento con i Campi Flegrei, nota come Grotta di Posillipo o diPuozzoli, o ancora come Grotta di Virgilio, cavata lungo la “via Puteolana”, fu realizzatasecondo Strabone dall’architetto romano Lucio Cocceo Aucto, attivo nel 40-30 a.C.. Le profondetrasformazioni verificatesinel corso dei secoli, sia nel tunnelche nell’area circostante, hannodeterminato il forte abbassamentodel piano di calpestio e l’allargamentodello spazio prospiciente.Lungo le pareti laterali,poco dopo l’ingresso, si apronodue nicchie con affreschi acrivibilialla metà del XIV secolo. Nell’ItinerariumSyriacum Tetrarca ricordainfatti che un eremita ricavòall’uscita della grotta una piccolacappella, denominata di S. Mariadell’Idra.A seguito di studi scientifici di tipobotanico e dalla lettura criticadelle o<strong>per</strong>e di Virgilio, sono stateintrodotte nel parco piante ed essenzevirgiliane che hanno determinatola realizzazione del“parco storico – letterario”. Essonasce in collaborazione con ilprof. Francesco De Sanctis Rettoredell’Università degli <strong>Studi</strong> SuorOrsola Benincasa, il prof. Paolo DeLuca Direttore dell’Orto botanico. Napoli, Parco della tomba di Virgilio a Piedigrotta, ColombarioSEZIONE BENI STORICI, ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICIL’attività di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico relativo al territorio dellaprovincia di Napoli, che attualmente è parte integrante di questa Soprintendenza, èstata espletata, <strong>per</strong> circa un anno, da una neonata Soprintendenza di settore che avevacompetenza anche sul territorio della provincia di Caserta e della provincia di Benevento.La Soprintendenza <strong>per</strong> i Beni Storico, Artistici ed Etnoantropologici, nata con D.M.18.06.2008 e soppressa con D.M. 20.07.2009, è stata diretta dal Soprintendente ad interimdott. Salvatore Abita, aveva la sede principale nel Palazzo Reale di Napoli e contavasu di un organico complessivo di 29 unità più 2 unità part-time <strong>per</strong> la organizzazione ditutti gli uffici istituzionalmente previsti <strong>per</strong> la gestione del comparto amministrativocontabile(protocollo, <strong>per</strong>sonale, ragioneria, contratti) e <strong>per</strong> la gestione degli uffici prepostialla tutela e valorizzazione del patrimonio storico-artistico (catalogo, restauro,prestiti, vincoli, furti ) distribuito su un territorio di 273 comuni.La sede di Napoli, con un organico di tre storici dell’arte, un capotecnico e tre assistentitecnici restauratori, due assistenti tecnici, due A.V.A. oltre ad avere competenza specificasulla tutela del patrimoni d’arte della Provincia di Napoli (costituito da 91 comuni),è stata la sede logistica e organizzativa degli uffici e delle attività intraprese dallanuova Soprintendenza.Tale <strong>per</strong>sonale, ancora non dotato di attrezzature e mezzi economici e dovendo prioritariamentecostruire tutta la complessa macchina burocratica richiesta <strong>per</strong> la creazionedi un apparato statale, ha comunque reso possibile l’avvio di tutte le attività di tutela evalorizzazione che ogni Soprintendenza è chiamata a svolgere sul proprio territorio.I settori propulsivi dell’attività di tutela e valorizzazione sono stati il catalogo e il re-114

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