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soprintendenza per i beni architettonici - Ufficio Studi MiBAC ...

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Direzione Regionale <strong>per</strong> i Beni Culturali e Paesaggistici della CampaniaCard Plus, suggerendo nuove “chiavi di lettura” del patrimonio culturale attraverso itineraria tema.Campania arte Card plus si colloca fra le prime es<strong>per</strong>ienze nel suo genere a livello europeo<strong>per</strong> l’estensione e l’integrazione dei servizi nonché <strong>per</strong> il complesso livello di concertazionetra amministrazioni pubbliche e private coinvolte.L’iniziativa “nasce” nel marzo del 2002 diretta al territorio della città di Napoli e da alloraha avuto una costante evoluzione sia sotto il profilo tecnologico sia dell’offerta culturale,con l’obiettivo mirato ad incrementare il flusso dei visitatori sui siti cosiddetti“minori” utilizzando le eccellenze della regione quali “traino”. Infatti una delle sfide chesi pone a chi approccia le problematiche relative al turismo e alla valorizzazione del territorioè data dalla necessità di “spalmare” l’ingente numero di visitatori (75-80%) chedi fatto si concentra su circa 30 siti del totale dei musei italiani (circa quattromila)Premiante quindi è stata l’idea di utilizzare i grandi attrattori della regione (Pompei, Ercolano,Reggia di Caserta, Museo Archeologico Nazionale di Napoli) <strong>per</strong> incrementare ilflusso sui siti minori realizzando così un rilancio del territorio, determinato dall’indottodei servizi al turismo, anche sotto l’aspetto economico.Campania Arte card Plus è stato progettato anche in un’ottica di “biglietteria diffusa”in quanto acquistabile presso rivendite sul territorio (edicole, stazioni, aeroporto, esercizicommerciali) con il vantaggio di evitare le file alla biglietteria del museo in quantola card, prima dotata di un chip ed oggi con banda magnetica, è“leggibile”direttamentedai tornelli appositamente installati presso i siti della rete della card (“un bip e via” eralo slogan di lancio). Inoltre grazie al sistema di informatizzazione della rete delle biglietterievengono acquisiti dati relativi all’utilizzo della card che può consentire l’analisidei flussi turistici della regione; a tal fine è in itinere la creazione, in sinergia con laRegione Campania, di un centro studi.Emanuele NatangeloI pubblici del <strong>MiBAC</strong> idea <strong>per</strong> un convegnoMaria Rosaria NappiConsiderando il Ministero e le sue strutture a livello locale, il primo tipo di pubblico alquale si pensa è il pubblico dei Musei: le file di visitatori in attesa di entrare <strong>per</strong> vedereesposizioni stabili o temporanee sono l’immagine che rimanda a questo tipo di pubblico.Tuttavia negli ultimi anni si è assistito in Campania ad una diminuzione dei visitatorie quindi dei flussi turistici di cui hanno sofferto particolarmente i Musei, tranneil Museo archeologico di Napoli. Maggiore tenuta hanno dimostrato le importanti localitàarcheologiche come Pompei.Ciò risponde ad una grande quantità di motivi e in particolare forse al fatto di non avermesso in campo sufficienti strumenti <strong>per</strong> lo studio di una realtà complessa come quelladelle <strong>per</strong>sone che si vorrebbe attirare.La Soprintendenza BAP di Napoli ha organizzato un convegno (Comunicare i Beni Culturali,a c. di P. Nicoletti, Electa Napoli, 2005) nel quale sono stati discussi da es<strong>per</strong>ti eamministratori i risultati di una serie di Focus Group sul tema del rapporto con il patrimonioculturale.Questo sondaggio ha <strong>per</strong>messo di individuare un tema rilevante: se non esiste integrazionefra cittadino e patrimonio è impensabile che si possano attirare visitatori dall’esterno.Questa integrazione va realizzata con strumenti di comunicazione adeguatia creare un diverso rapporto fra l’amministrazione e il cittadino.Infatti non solo piccole città come Benevento, Avellino, Salerno, dove questa integrazioneè meno compromessa, mostrano maggiori capacità di attrazione e in ogni caso la stannomigliorando,ma molti piccoli centri,dove l’integrazione è massima,si stanno promuovendoe aspirano ad inserisi nei circuiti del turismo regionale anche grazie alla Artecard.Per completare la descrizione dello stato delle ricerche in Campania va detto che recentementela Società SCABEC ha pubblicato i risultati di un sondaggio sul tema pubblico(Economia dei Beni culturali in Campania a cura di L. Solima, Milano 2006).Uno dei motivi <strong>per</strong> questa ricerca va senz’altro individuato nella politica, lentamente59

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