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28 Ordine Giugno 2002 - Ordine dei Giornalisti

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MARGARETH BOURKE WHITEQui sotto: Margaret Bourke-White,fabbrica e a fianco panoramadi New York dall’alto.A destra la copertina di “Life”con la fotografa al lavoro sulla sommitàdell’Empire State Building.A Firenze una retrospettivaUna donna fotografodalla fabbrica al frontedi Ingrid AltomareNella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio aFirenze è stata ospitata la mostra “MargarethBourke White”, dedicata alla famosa fotografaamericana, presentata da Contrasto, LifeGallery, assessorato alla cultura del Comune.La mostra ha raccolto le più belle fotografieche l’artista ha scattato nella sua lungacarriera, dagli anni Venti agli anni Cinquanta.La prima sezione ha proposto le fotografiescattate all’inizio di carriera che hanno comesoggetto prediletto il mondo industriale e lafabbrica, il lavoratore, la sua stanchezza e avolte anche la sua rassegnazione.Oltre a ritrarre “l’uomo al lavoro”, la fotografaha colto anche i momenti di riposo e di svago<strong>dei</strong> lavoratori delle fabbriche che era solitavisitare; un esempio è la foto intitolata Alloggidegli operai, scattata all’interno di undormitorio mentre gli operai trascorrono illoro tempo libero chiacchierando, fumando esuonando in compagnia.La Bourke White fin dai primi anni della suaattività è determinata a esplorare nuovi spazie nuove tecniche. Per scattare una fotografiadi un soggetto che la incuriosisce è dispostaa tutto: arrampicarsi su ponteggi traballanti,avvicinarsi a grandi colate di metallo fuso,riuscendo così a realizzare immagini alquantoinconsuete.Per questa sua determinazione, nel 1929,Margareth viene contattata da Henry Luce,caporedattore di Time, che la invita a trasferirsia New York per collaborare alla fondazionedi un nuova rivista illustrata, Fortune.La Bourke White non può rimanere indifferenteagli effetti devastanti provocati nellasocietà civile dalla Grande Depressione del‘29. Nelle fotografie di questi anni ritroviamoscene di vita quotidiana del sottoproletariatoamericano alle prese con la lotta per lasopravvivenza.Nel 1936 Henry Luce fonda Life e MargarethBourke White si assicura la prima pagina e ilreportage più importante del primo numero.Sono di questi anni le fotografie sulla diga diFort Peek e sull’alluvione avvenuta in Ohioper lo straripamento del fiume omonimo.Straordinaria la fotografia intitolata Fila per ilpane durante le alluvioni, in cui sono ritrattepersone di colore in fila sotto un cartellonepubblicitario che raffigura una famiglia dellamiddle class statunitense, su un’auto, chesorride, con la didascalia “Il tenore della vitain America è il più alto del mondo”.Nel 1941 la Bourke White si trova in Europaproprio mentre viene annullato il patto di nonaggressione fra Germania e Unione Sovietica.Le fotografie sono vietate per legge maMargareth sa quando e come fare buon usodel suo obiettivo a tal punto da assicurarsiuna esclusiva sessione fotografica conStalin. Quando nel 1942anche gli Stati Uniti entranonel conflitto mondiale laBourke White viene designatacome corrispondente diguerra: è la prima donnanella storia a ricoprire taleruolo.La Bourke White seguel’esercito americano sui varifronti. Molte foto ritraggonocittà italiane liberate. La fotografasembra essere stataattratta in modo particolareda Napoli: ha ripreso ragazziniche giocano nei vicolisemidistrutti sovrastati dallecorde <strong>dei</strong> panni stesi adasciugare, madri attorniatedai loro innumerevoli figlisulla soglia di rifugi antibombardamento,un bambinoche dorme sulle spalle delpadre. Il valore che vienetrasmesso da queste immaginiè quello della “continuità”:anche se la città èsotto assedio, i napoletaniaffrontano questa difficilesituazione continuando afare ciò che hanno semprefatto e in particolar modocontinuano a condividere i propri stati d’animo,di cadaveri accatastati, alcuni di essi con glile proprie paure e sofferenze insieme occhi ancora aperti e con l’espressione di chiagli altri.vuole dire qualcosa, alla sinistra una giovaneNella primavera del 1945 la Bourke White èdonna che voltata dall’altra parte piangeal seguito del generale Patton quando si per l’orrore che è costretta a vedere; dietroreca nel campo di concentramento di di lei ci sono uomini che conversano con iBuchenwald. Nella sua autobiografia scrive: soldati americani in modo naturale come se“Fu quasi un sollievo dover usare la macchinasi trovassero in mezzo ad una strada.fotografica: interponeva una sottile barrie-Negli anni del dopoguerra, da segnalare alcu-ra fra me e l’orrore che avevo davanti agli ni reportage, in India, con numerose immaginiocchi”. Esemplare l’immagine intitolata Cittadinidi Ghandi ritratto nella vita quotidiana, duran-Margareth Bourke-White, Cittadini tedeschi osservano i crimini della propria nazione,tedeschi osservano i crimini della te la guerra di Corea, nonché alcune splendi-aprile 1945.propria nazione: sulla destra una quindicina de vedute aeree di città americane. ■Qui a destra, Ghandi fotografato nel 1946. In alto, minatori del Sudafrica nel 1950.<strong>28</strong> (32) ORDINE 6 <strong>2002</strong>

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