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Happenings - Zanotta SpA

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<strong>Happenings</strong>Anno 7 n.21 giugno 2012PRODUZIONENovità<strong>Zanotta</strong> 2012Protagoniste al 51°Salone del mobile,soluzioni belle,personalizzabili eattuali per stili divita che si evolvonop.2/4L’INCONTROJovan JelovacIdeatore dellaBelgrade DesignWeek, fa incontrareintelligenzecreative e industriep.5FOCUSIl vero lusso èsperimentare“Cià ch’el fèm”,mostra-evento diNaba, BoschElettroutensili e<strong>Zanotta</strong>: unlaboratorio d’ideee di progettop.6MONDOIl designcome fattorecompetitivoUno dei settori chiavedell’economia italianaè al primo posto perricerca, innovazione ecultura. A colloquiocon Martino <strong>Zanotta</strong>p.7DAL DISEGNOAL PRODOTTOSpillo diDamianWilliamsonIl top diventastruttura nella nuovaserie di tavolidisegnata per <strong>Zanotta</strong>p.8ON STAGECasa <strong>Zanotta</strong>Forza espressiva ecalore nel nuovoallestimento al Salonedel mobile, diBPM Studio e dips+a/PalombaSerafini Associatip.9NEWSMostre,eventi,autoriAppuntamenti danon perdere nelmondo del designp.10Composizione divanoAltopiano n.14 con pouf inpelle Extra e cuscinetti contessuti decorativi Treccia,Rombo e Quadretto.


PRODUZIONE<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.2Componibilitàe comfortLe collezioni <strong>Zanotta</strong> 2012,protagoniste all’ultimo Salone delmobile, aggiungono alla qualitàdei materiali, una ricerca formaleavanzata e un’ampia possibilitàdi caratterizzare l’arredo.TOIDesign SalvatoreIndriolo, 2012.Tavolino. Strutturain poliuretanorigido. Piano inmultistrato placcatoalluminio.Verniciatura neicolori bianco, nero,rosso o azzurro.Il piano superioreruotando a 360°permette l’accessoad un vanoportaoggettisottostante.Le novità che <strong>Zanotta</strong>aggiunge al suo vastocatalogo sono moltointeressanti perchépropongono soluzionibelle, personalizzabilie attuali per stili di vita che si evolvono.La semplicità delle linee si aggiungealla funzionalità degli elementi,all’ampia modularità e all’eleganza ditessuti e complementi. Caratteristicheche ritroviamo nei divani componibiliAltopiano, di Ludovica+RobertoPalomba. Un sistema di sedute per illiving, lineari e confortevoli, che consentonomolte soluzioni giocandosull’alternanza degli elementi imbottitie sulle diverse profondità. I divani, lepoltrone allungate, gli elementi terminalisenza braccioli, i pouf e i cuscini sipossono combinare secondo le esigenze:dal tradizionale divano monoblocco,ai componibili da 4, 6, 8 e piùposti. L’aggregazione degli elementipuò essere fatta in linea, ad angolo oin modo più articolato. La strutturadella seduta crea un effetto di forma >ALTOPIANODesign Ludovica+Roberto Palomba, 2012.Divani monoblocco, componibili, pouf.Piedini in acciaio verniciati colore grafite.Struttura in acciaio. Molleggio su nastrielastici. Imbottitura in poliuretano/DacronDu Pont. Cuscini schienale in poliuretano/Dacron Du Pont o in piuma d’oca.Rivestimento sfilabile in stoffa o in pelle.


<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.3>sospesa, grazie alla posizione arretratadei piedini e l’inedita bombatura delleparti imbottite garantisce un comfortergonomico eccezionale. Ampia la ricercatessile di Altopiano: qualità dellefibre -lino, cotoni tramati e tele grezzeeuna collezione di cuscini coordinati,a cui si aggiunge un set di 5 cuscinettidecorativi in piuma d’oca confezionaticon cura artigianale. Altra nuova collezioneimportante per l’area giorno<strong>Zanotta</strong> è la serie di divani componibiliParty disegnati da Gabriele Rosa, cheintroduce un nuovo concetto d’uso dinamicoe multifunzionale. Pensato perl’abitare contemporaneo e per un pubblicoche sul divano spesso vive, leggee lavora con ritmi e orari informali efluidi, Party è caratterizzato dal tagliodiagonale di sedute e fianchi e da unaserie di elementi d’arredo da inseriresul retro dello schienale o sul fronte>SPILLINODesign Damian Williamson, 2012.Tavolino. Gambe in lega dialluminio lucidato o verniciatocolore bianco o nero. Piano incristallo temperato trasparente,oppure in marmo biancodi Carrara, in abbinamentosolo alle gambe bianche.PARTYDesign Gabriele Rosa, 2012.Divani componibili e pouf. Struttura in acciaio.Molleggio su nastri elastici. Imbottitura inpoliuretano/Dacron Du Pont. Cuscinischienale con imbottitura in Dacron Du Ponto in piuma d’oca. Rivestimento sfilabile instoffa o in pelle. Scrittoio e libreria. Struttura epiani in acciaio verniciato colore cromo onero. Piani ricoperti in cuoio pigmentato 90.DÉCOR ESCLUSIVO NEL TESSILE I nuovi tessuti per gli imbottiti<strong>Zanotta</strong> costituiscono una vera e propria linea di prodotto.Fibre pregiate, lavorazioni materiche e ricerca cromatica per 5collezioni uniche nel panorama dell’arredo contemporaneo: Vivo,tela di cotone strutturata, con tocco morbido e fresco e vastapalette di colori; Tuareg, tessuto operato effetto mélange(cotone, lana, viscosa e lino), il frisée di lino e lana pettinatadona una mano ideale per rivestire linee e curvature imbottite;Corvara, tessuto matelassé con decoro a treccia dall’effettotridimensionale, il mix cotone-poliestere garantisce un buonrapporto qualità-prezzo; Santorini, 100% lino extra compatto aspeciale battitura per una struttura fresca e omogenea, coloriin sintonia con i toni naturali del lino; Tangeri, morbidi filati 100%poliestere Trevira Cs, resistente al fuoco e adatto al contract.TESSUTI DECORATIVI Solo per i cuscinetti, 4 rivestimentidecorativi: Treccia, Rombo e Quadro, tessuti jacquard in purocotone 100% con disegni geometrici in rilievo e gammacromatica ispirata ai toni della terra. Quadretto, tessuto misto atelaio jacquard con piccolo decoro a quadri. A completamento,un set di 5 cuscinetti in piuma o piumino d’oca confezionaticon cura artigianale su disegno di Ludovica+Roberto Palomba:Zip, Romance, Micky, Gru cotone e Gru lana (impunturati, conbordature e cuciture tono su tono o a contrasto).


<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.4>della seduta: scrittoio-consolle e piccolalibreria con struttura verniciata e pianicon rivestimento in cuoio pigmentato.Del designer inglese DamianWilliamson, entra in catalogo il tavoloSpillo (con il tavolino Spillino): designessenziale e innovativo sistema costruttivo.Le sottili gambe a sezionesemi-circolare in fusione d’alluminiosono fissate a speciali piastre sotto ilpiano di cristallo o (per il tavolino) inmarmo di Carrara, con un sistema d’incollaggiocon polimerizzazione a raggiultravioletti. Stabilità e leggerezza formalesi accompagnano ad una grandeeleganza estetica. Il giovane designerSalvatore Indriolo firma per <strong>Zanotta</strong> ilnuovo tavolino Toi in poliuretano, conrinforzo interno d’acciaio, stampato inun pezzo unico senza cesure tra piano,base e asta. La parte superiore del pianoin multistrato placcato alluminio,ruotando di 360°, racchiude un vanoportaoggetti. A completare le novità2012, un pezzo presentato in anteprimaal Now! Design à vivre di Parigi: lapoltroncina Nuvola di Noé DuchaufourLawrance. Una seduta per outdoor inpolietilene che s’ispira a due poltroneideate precedentemente dal designerfrancese per <strong>Zanotta</strong> (Derby e Calla),accentuandone comodità e accoglienza,pur in assenza di imbottitura e molleggio.Linea organica e studio ergonomicofanno di Nuvola una propostasensuale ed elegante.SPILLODesign DamianWilliamson, 2012.Tavolo. Gambe in legadi alluminio lucidato overniciato colore biancoo nero. Piano incristallo temperato,trasparente.NUVOLADesign NoéDuchaufourLawrance, 2012.Poltroncina. Strutturain polietilene peresterni, colore biancotraslucido, marrone,grigio o rosso.


L’INCONTRO<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.5Jovan Jelovac organizzada anni incontritra intelligenzecreative, industrie edesperti di design.Per liberare ideeplanetarie di grandeforza e bellezza.L’architettoe animatoredella BDWJovanJelovac eil logodell’eventodi giugno2012.Architetto, fondatore e direttore diBelgrade Design Week (BDW),Jovan Jelovac regala alla sua cittàe al mondo un’occasione perdiscutere i temi caldi del design edel progetto. La 7° edizione (4-10 giugno 2012),raduna ancora una volta i più interessantipensatori in una conferenza al “top” del settore.D. Il titolo della prossima BDW è Freedom 2(al quadrato). Cosa significa?R. In certi momenti della storia, insituazioni di crisi, si creanospostamenti di paradigmadall’ordine prevalente. E cosìdev’essere, i trend negativi possonoessere rovesciati. Storicamente, lacomunità creativa ha laresponsabilità’ dei nuovi modi dipensare, didar vita aBELGRADOLIBERALE IDEEconcetti chesfociano inlibertà nuove. Abbiamovoluto creare il programma2012 attorno alla figura dinotevoli personaggi emarchi industriali chepossano identificare ideeinedite e liberatorie peruno stile di vita futuro.Questa è Freedom al quadrato.D. La BDW si basa su conferenzee workshop, una formula diversada quella del Salone di Milano.R. I due eventi hanno caratteristichecomplementari ideali: a Belgrado manca ilbusiness e a Milano il tempo. Insiemepresenterebbero un’offerta perfetta quasisurreale. Crediamo che ciò che le unisce sia ilfatto che sono le più importanti nel loro settore,con una differenza chiave: Milano con I Saloni èil centro del mondo del design, ma qui nessunoha sentito parlare della BDW, tranne chi già laconosce. Il passaparola oggigiorno èvelocissimo e per questo diciamo: va bene, seiandato a Milano, Londra, Colonia, Miami, NewYork e hai visto tutte le novità, adesso vieni aBelgrado e incontri i pensatori, le intelligenzecreative più importanti del 21° secolo.D. Le invita molte archistar, perché?R. Le archistar sono tali, forse non senza unmotivo. Il mondo intero e il business creativogira attorno a loro. Persone come PatriziaUrquiola o Konstantin Grcic riescono a muovereindustrie, creare posti di lavoro, varare ideecapaci di cambiare il mondo… È interessante ilmotivo per cui, tra tutti i posti del mondo, hannoscelto proprio Belgrado per venire e rilassarsiuna volta all’anno, incontrare altre persone econdividere le loro conoscenze con noi.D. Ritiene possibile, nel presente, sviluppareun connubio migliore tra ambiente, design eproduzione?R. Lascio queste valutazioni ai leader creativi eagli esperti. Il mio compito è di creare condizioniche rendano possibile uno scambio di pensieri.Alla BDW abbiamo una missione: lavorare per lacrescita di una “società della sapienza” in unaregione che ha sofferto molto. Per raggiungerequest’obiettivo, dobbiamo piantare i semi percoltivare una cultura della conoscenza, perché lagente possa cominciare a usufruire di saperi einformazioni come base per lo sviluppo dellasocietà. Non si può immaginare quanto siaimportante per il Sud-Est dell’Europa, anche sesembra strano per chi viene dall’Occidentesviluppato. Il design e le industrie creativepossono essere dei catalizzatori per creare unasocietà e un ambiente migliori.D. Si descrive la zona balcanica come una“piccola Cina” per i mercati europei, cosa nepensa?R. Con tutto il rispetto, troppi politici nei Balcaniusano questa espressione oggi e temo che nonsi riferiscano al fatto che la regione possa essereuna nuova culla di cultura, un ambientemoderno per un business che va a passi dagigante verso una società e un’economia libere.Si riferiscono, piuttosto, alla “piccola Cina”come un Eldorado da sfruttare, conmanodopera a bassi costi. Pur rispettando glisforzi mirati alla creazione di occupazione ebenessere, crediamo che il futuro dei Balcaniconsista nello sviluppare propri centri creativiinsieme a realtà intellettuali capaci: brand,etichette di qualità, centri di conoscenza e,perchè no, archistar come modelli dicomportamento per giovani e imprese. Unoscambio attivo col mondo intero.D. Sappiamo che lei apprezza <strong>Zanotta</strong>, haqualche ricordo o pezzo preferito?R. Tutti noi amiamo <strong>Zanotta</strong>. Come il nostroamico Dusan la definisce (il mio socio,presentatore dell’intervento di Gianluca Borgesidi <strong>Zanotta</strong> a BDW 2010), “vera e rara classemilanese”, nel senso di avanguardia eispirazione. Rompendo le regole, ridefinendo ilbusiness attraverso la sua storia e lavorandocon personalità così numerose ed eccellenti,<strong>Zanotta</strong> ha creato qualcosa di unico. È il motivoper cui siamo stati orgogliosi di invitare <strong>Zanotta</strong>a Belgrado, e non ci ha deluso. Spero saràancora con noi, con i suoi speciali oratori (unestratto delle parole dell’arch. Borgesi resta sulnostro sito) e con un “portfolio” ricco di oggettiiconici con i quali siamo cresciuti e chesogniamo. Penso al mio designer preferito ditutti i tempi - Achille Castiglioni - e a un pezzoche per me resta insuperato, disegnato con ilfratello Piergiacomo, il leggendario sedile Sella.Fresco, provocante e commovente comesempre. Forse sono prevedibile, ma finalmentene ho appena ordinato uno per casa mia!


FOCUS<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.6Il vero lusso èsperimentareUn modo diverso diguardare alle cose dadisegnare, produrre,usare. È la sfidalanciata da “Cià ch’elfèm”, mostra-eventolaboratorioa cura diNaba, BoschElettroutensili e<strong>Zanotta</strong>.Sopra, gli studenti di NABA alleprese con la costruzione deiprototipi di “Cià ch’el fèm”.A destra, i tre prodotti vincitori.Per il Salone CREATIVITÀ LIBERA E OPEROSA2012 si è svoltaallo <strong>Zanotta</strong> dizione milanese e italiana del de-Il progetto è un omaggio alla tra-Shop Milano sign, come racconta Marcola mostra “Cià Ferreri: «I 23 lavori sono nati dach’el fèm”, una sperimentazione didatticaespressione milanese per dire che ha consentito ai ragazzi di“Dài, che lo facciamo”, frase che partecipare fase dopo fase, dall’ideaal prototipo». I prototipiAchille Castiglioni ripeteva perincoraggiare chi lo stava assistendo.“Cià ch’el fèm - Works stati sottoposti anche al voto delesposti allo <strong>Zanotta</strong> Shop sonoof heart, made by hands” è nata pubblico, che ha partecipato adalla sinergia di NABA (Nuova un’asta silente per aggiudicarsi leAccademia di Belle Arti Milano), opere; i proventi sono stati devolutia www.doppiadifesa.it, Fonda-Bosch Elettroutensili e <strong>Zanotta</strong>,sotto la guida di Marco Ferreri e zione Doppia Difesa, onlus per ilAlessandro Guerriero (Direttore sostegno alle vittime di discriminazioni,violenze e abusi. «Con ledel biennio specialistico inDesign e Presidente dell’AdvisoryBoard di NABA). Hanno la-condiviso idee e voglia di fare. Laaziende Bosch e <strong>Zanotta</strong> abbiamovorato insieme per costruire prototipidi design nati dalle idee e seconda la storia e il supporto delprima ha fornito gli strumenti, ladalle mani degli studenti guidati buon design da imitare. Un’esperienzaper me molto positiva, per-dagli esperti Bosch. Come spiegaGuerriero: «La scuola fa cose eccezionaliquando gli studenti per imparare. È stata anche unaché insegnare è il miglior modosono liberi d’ideare con bravi docentie con imprese che trasferi-che fare con i “paletti” dati dal-sfida: gli studenti hanno avuto ascono know-how ed esperienza. l’impiego degli elettroutensili eInsegnando a fare autoproduzione,diamo loro gli strumenti persa.Il cui fondatore Aureliocon le icone di una grande imprechéimparino cose utili, anticipatoriedel loro futuro ruolo nel chi si è inventato questo modo di<strong>Zanotta</strong> resta uno dei capisaldi tramondo del lavoro».fare design industriale».And the winner is:Il 17 maggio, nella sede milanesedi Bosch, si è svolto il finissagedel progetto “Cià ch’el fèm”:un'occasione per passare inrassegna le opere dei giovanidesigner di NABA e per conoscerei risultati delle votazioni dipubblico, giornalisti e comitatod'onore. 2700 persone, presso lo<strong>Zanotta</strong> Shop Milano e suwww.ciachelfem.it, hanno sceltoil progetto di maggior gradimento:Happy carretto di Sara Ricciardi(1). 90 giornalisti di stampa, tv eweb hanno dato la loro preferenzaal Tavolino+- di Michele Muggiani(2). E un comitato d’onore,composto da Lorena Bianchetti(architetto e giornalista tv),Gerhard Dambach (AD RobertBosch Spa), Elio Fiorucci(designer, testimonial FondazioneDoppia Difesa), ElisabettaGalasso (direttrice NABA), NinaYashar (Galleria Nilufar), Eleonora<strong>Zanotta</strong> (art director <strong>Zanotta</strong>), hasegnalato come meritorio ilPuntada Table di Agustina Bottoni(3). Tre progetti validi, benindirizzati dal team capitanato dalpirotecnico Marco Ferreri, tre belleidee nate dall’osservazione delleicone dei grandi maestri.E, ci auguriamo con Eleonora<strong>Zanotta</strong>, foriere di nuova creativitàe sogni da realizzare.123


<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.7MONDOA sinistra, allestimento <strong>Zanotta</strong> perla Fiera; sotto, il Presidentedell’impresa, Martino <strong>Zanotta</strong>.Il designcome fattorecompetitivoIn uno dei settorichiave dell’economiaitaliana, responsabilitàe impegno sono alprimo posto, seguitidalla passione perla ricerca e la cultura.A colloquio conMartino <strong>Zanotta</strong>.La capacità dioperare in manierasemprepiù flessibile,facendo levasull’alto livello dei processiindustriali da una parte esull’impiego di tecniche artigianalid’eccellenza, dall’altra.La disponibilità adassumersi l’impegno dicontinuare nella direzionedi un’innovazione i cui costigravano soprattutto sull’impresa.L’abilità e, nel caso di<strong>Zanotta</strong>, la vocazione naturalea dialogare con i designer,la filiera produttiva, gliarchitetti d’interni, i rivenditori.Questi i capisaldi diun’azienda i cui prodottid’arredo rappresentano daoltre cinquant’anni unabandiera del made in Italynel mondo. Come affermaMartino <strong>Zanotta</strong>: «Il settoreè un vanto per il nostroPaese, che si colloca tra iprimi a livello internazionaleper numeri dell’esportazionee per qualità dell’offerta.Non dimentichiamoche, in piena crisi, nel 2011la vendita di mobili e complementiha contribuito all’economiaitaliana con oltre8 miliardi di euro di venditeall’estero. La commitenzaè sempre più esigente,sia in termini di qualità,sia di rapporto tra questa e iprezzi: occorre saper risponderea richieste di funzionalità,stile, durata e personalizzazionein tutti icampi, dall’interior designal contract. Per quanto riguarda<strong>Zanotta</strong>, siamo soddisfattidei risultati ottenuti:il 96 per cento della produzioneè venduta tramite i rivenditori,il 4 per cento direttamentealle forniturecontract. L’export vale il 76per cento delle vendite.Certo, se anche il nostromercato fosse più collaborativoandrebbe ancora meglio».La riflessione con ilPresidente di <strong>Zanotta</strong> portainevitabilmente sul frontedell’eccellenza italiana nelcampo del design d’arredo,di cui l’azienda è uno deirappresentanti più prestigiosi.Non a caso, come ènoto a chi segue il settore,tutti i maggiori designer delmondo lavorano con industrieitaliane. «Ma bisognaprendersi la responsabilitàdi formare nuovi progettistie di puntare sui giovani»,afferma Martino <strong>Zanotta</strong>.«Per uno come me che ècresciuto sulle ginocchia diarchitetti e creativi comeMax Bill, Enzo Mari, EttoreSottsass e con un padre chetestava i prototipi direttamentenelle stanze di casa,guardare alle nuove leve ènaturale, oltre che necessario.Lo dimostrano le iniziativedegli ultimi anni, concui <strong>Zanotta</strong> ha collaboratoattivamente e grazie allequali ha avuto occasionid’incontro con giovaniemergenti. Mi riferisco alconcorso Cristalplant®, peresempio, e all’avventuraTrans-Forma con Fabrica e igiovani designer capitanatida Sam Baron. Quest’annoabbiamo avuto un ruolo avvincentecon il laboratoriodidattico di NABA e BoschElettroutensili e ancora unavolta siamo convinti checollaborare con la scuola ela ricerca sia il modo miglioreper garantire un futuro aldesign». Sul fronte della distribuzione,<strong>Zanotta</strong> si presentaoggi con quattro negozimonomarca (Milano,New York, Miami e Atene) econ un numero crescente dipunti vendita nel mondo,che annoverano il catalogodell’azienda nel pacchettodei favoriti. «Ci arrivanosempre più conferme chelavorare con <strong>Zanotta</strong> forniscealte garanzie di qualità econtinuità nelle forniture,nell’assistenza, nei servizi.Che sono poi gli aspetti chepiù contano in un settore di«Siamoconvinti checollaborarecon lascuola e laricerca siail modomigliore pergarantireun futuroal design»beni di lunga durata. Anchei nuovi strumenti di venditapresentano buone prospettive,mi riferisco ai siti deigrandi negozi d’arredamentoe ai canali multimedialicome Yoox. Ciò che più conta,però, è la flessibilitàdell’offerta e il fatto di trasferire,con i prodotti, la culturadella bellezza e dellacreatività. Non dimentichiamoche in tutti i più importantimusei del mondo, sono inostri pezzi a testimoniareun percorso unico, ricco divalore, dai primi anni del secoloscorso a oggi».


DAL DISEGNO AL PRODOTTOIL TOP CHEDIVENTASTRUTTURA<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.8Il designer inglese Damian Williamson, entratonell’equipe <strong>Zanotta</strong> nel 2010 con la fortunataserie d’imbottiti William e con la sedia Ella e nelcatalogo 2011 con il letto Talamo, firma tra lenovità dell’azienda 2012 il tavolo Spillo, con ilcorrispettivo da salotto, tavolino Spillino. Il progetto sidistingue per il disegno puro ed essenziale e perl’innovativo sistema di realizzazione. «Il top del tavolodiventa elemento strutturale in sé. Il segreto sta nelsistema d’incollaggio polimerizzato a raggi tra lepiastre sotto il piano del tavolo e le gambe a sezionesemi-circolare in fusione d’alluminio», spiega ilprogettista. «Ho immaginato una collezione di tavoliingannevolmente semplice, che riprendesse lasoluzione allora avveniristica impiegata nel tavoloMarcuso ideato nel 1970 dall’architetto Marco Zanuso.Con Spillo ho l’onore di aver raggiunto un risultatoNella nuova serie di tavoli Spillo, diDamian Williamson per <strong>Zanotta</strong>,l’innovazione costruttiva rende possibileuna forma al massimo della purezza.analogo di notevole robustezza, con una leggerezzaaerea di grande eleganza formale. Cercavo unasoluzione lineare e “invisibile” che garantisse lastabilità delle gambe sotto il piano». L’assenza disupporti invasivi si traduce per tavolo e tavolino inun’estetica dove il piano può essere in sottile cristallotrasparente temperato, con gambe d’alluminiolucidato o verniciato color bianco o nero, oppure (peril tavolino) in marmo di Carrara 20mm abbinato agambe bianche. Per il disegno e la realizzazione dellegambe, Williamson rivela: «in un primo momento, nelprototipo, le gambe erano pensate con un sistema aestrusione che forniva i 2 pezzi da congiungere. Allafine, però, ha vinto la soluzione del sistema “solido”,in lega d’alluminio stampata in pressofusione». Spilloe Spillino sono disponibili con forma rettangolare oquadrata, in ben 11 dimensioni.Foto e schizzo deltavolo Spillo di <strong>Zanotta</strong>(da cui deriva Spillino).A destra, il designer.DAMIAN WILLIAMSONNato a Londra nel 1974, si laurea nel 1998alla Kingston University, presso ilDipartimento di Product Design con una tesisui “materiali avanzati”. Inizia la sua attivitàlavorando su numerosi progetti di design ecollaborando con diversi studi fino a che, nel2004, fonda il suo studio di design con sedea Stoccolma. È oggi impegnato a coniugarericerca tecnologica e innovazione; i suoiprogetti sono spesso caratterizzati da unsenso d’inventiva e qualità poetica. Dal 2005ricopre il ruolo di tutor ospite del corsod’Industrial Design presso l’Università LTHin Svezia. Collabora con <strong>Zanotta</strong> dal 2010.


ON STAGE<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.9Casa<strong>Zanotta</strong>Il nuovo allestimento<strong>Zanotta</strong> al Salone del mobileha visto il duplice contributodi BPM Studio per la parteprogettuale e dips+a/Palomba SerafiniAssociati per lo stylingdelle aree prodotto.Forza espressiva e calore gliingredienti principali.Una struttura architettonica forte,raccolta e trasparente, simulaun edificio contemporaneo:è “Casa <strong>Zanotta</strong>”.L’atmosfera del nuovo stand èquello di una vera casa, ricca edecorata nel suo vissuto ditutti i giorni. Il risultato nascedalla sinergia tra BPM Studio, coordinato dall’architettoFabrizio Bertero e dallo Studio ps+a/PalombaSerafini Associati. «BPM ha voluto dare un fortesenso di continuità tra le diverse aree strutturali edespositive, uniformando l’allestimento con un coloregrigio sabbia su pavimenti, pareti e soffitti», spiegal’architetto Bertero. «Particolare attenzione nellascelta delle finiture: sulla superficie interna un feltrogrigio chiaro e per la zona dedicata ai prodotti outdoordelle porzioni in doghe dilegno». Quanto al contributodello Studio ps+a/PalombaSerafini Associati per lo stylingdelle aree dispositive, affermanoLudovica+Roberto Palomba:«Molti prodotti <strong>Zanotta</strong>sono icone di design. L’aziendaha la capacità di generarecult e proporre scenari che diventano‘stili di vita’. Conquest’allestimento abbiamovoluto raccontare il mondo<strong>Zanotta</strong>. L’idea era di spiegarela complessità e la ricchezzadella proposta in modo dinamicoe non troppo istituzionaleo didascalico. Lo stand èstato suddiviso in tre aree. Laprima, un laboratorio dovespiegare i temi cari all’aziendae il suo modo di lavorare. L’abbiamo fatto attraversoprodotti storici, mixati a prototipi e pezzi più recentiposizionati su una serie di tavoli Leonardo di AchilleCastiglioni. Nella seconda area, dedicata alle novità,abbiamo creato una zona da vivere, dando la possibilitàdi entrare in reale contatto con i prodotti: toccarli,utilizzarli… L’ultima area, “Casa <strong>Zanotta</strong>”, èstata ideata per far convivere linguaggi diversi.Un’esplosione di eclettismo. Il prodotto diventaprotagonista di quella che è una vocazione: “faremobili per abitare”. Non solo oggetti iconici, ma sistemidi vita». Sulla parete di fondo si snoda dunqueun racconto per macro-aree, con oggetti, prototipi,schizzi e prodotti storici a sottolineare il forterapporto di continuità fra i 5 decenni dell’azienda eil nuovo percorso di progetto. Con particolare considerazioneper alcuni designer che hanno segnatola storia di <strong>Zanotta</strong>, come i fratelli Castiglioni edEnzo Mari. La parte centrale dello spazio, una sortadi piazza, come zona espositiva aperta al pubblico,con i nuovi prodotti. Particolare rilievo è dato ai duesistemi d’imbottiti firmati da Ludovica+RobertoPalomba e da Gabriele Rosa e al tavolo Spillo diDamian Williamson.Nelleimmagini,tre scorcidello stand<strong>Zanotta</strong> al 51°Saloneinternazionaledel Mobilealla Fiera diMilano-Rho.


NEWSDa non perdereMostre, eventi, autori.<strong>Happenings</strong>n.2/12 p.10L’ITALIA IN CINASi è aperta il 28 aprile alPadiglione italiano aShanghai la mostra“Tradizione e Innovazione.L’Italia in Cina”, curatadalla Triennale di Milano(Davide Rampello e StudioCerri & Associati, perl’allestimento). Una mostrad’arte, artigianato, design etecnologia made in Italy, atestimonianza del proficuoscambio tra due paesi chestanno costruendo intensilegami culturali, sociali edeconomici. In occasione diShanghai Expo 2010, ilpadiglione italiano è stato ilsecondo più visitato dopoil cinese, con un’affluenzadi 7.000.000di visitatori. Il Governoitaliano ha donato ilpadiglione al Governo dellaRepubblica popolare cinesecon la garanzia cherimanesse nell’attualecollocazione come centroculturale permanente.Di <strong>Zanotta</strong> è in mostra lasedia Celestina di MarcoZanuso (1978). ShanghaiItalian Center, fino al 31gennaio 2013.LA FORTUNADEL KITSCH«Esiste un kitsch buono,accettabile, che fasorridere, come la piccolagondola veneziana diplastica, che si trova sullebancarelle di cianfrusaglieper turisti. Ed esiste unkitsch pericoloso, cheeduca al cattivo gusto… Èla cultura a stabilire cosa èdi buon gusto e cosa dicattivo». Gillo Dorfles, 101anni compiuti, decanodegli studiosi di estetica inItalia e autore nel 1968 delcelebre saggio “Il Kitsch-Antologia del cattivogusto” (Mazzotta editore),è il curatore della mostra"Oggi il Kitsch" allaTriennale di Milano, dove<strong>Zanotta</strong> è nella selezionedei prodotti storici tradesign, moda e ironia conun Bunch of Tools (<strong>Zanotta</strong>Edizioni), trasformazionead opera di CaterinaCarreiras del celebreappendiabiti Sciangai diDe Pas, D’Urbino eLomazzi (1973). Dal 5giugno al 26 agosto 2012.I 20 ANNI DI ALTAGAMMAÈ dal 1992 che la FondazioneAltagamma riuniscele aziende dell’eccellenzaitaliana i cui marchi sonofamosi a livello internazionale(nei settori trainanti daldesign alla moda, all’arte,agli alimentari, all’ospitalità,alla gioielleria, alla velocità ealla cura della persona).<strong>Zanotta</strong> è lieta e orgogliosa diessere nel pool delle industrieitaliane che portano avantiquesta missione di cultura ebellezza. Per festeggiare ilventennale, è avviato ilprogetto fotografico “ItalianContemporary Excellence”,dove dieci importantifotografi italiani selezionatida Contrasto colgonol’essenza delle impreseAltagamma. Ne sono nati:un libro edito da RizzoliInternational e una mostraitinerante (prima tappa asettembre, durante la settimanadella moda a Milano), entrambicurati da Cristina Morozzi,con la collaborazionedi Denis Curti.TRANS-FORMAIN AUSTRIALa mostra dei 17 pezzistorici della collezione<strong>Zanotta</strong> reinterpretati inchiave contemporaneadai designers di Fabricaè al gran completo nelloshowroom Wetscher aFügen/Zillertal, Tiroloaustriaco. Un percorsotra i pezzi-icona delcatalogo <strong>Zanotta</strong> che,sotto la guida delfrancese Sam Baron -designer e art-directordel laboratorio di ricerca,sono stati decodificati inchiave metaforica daicreativi del gruppo.Dall’appendiabitiSciangai alla poltronagonfiabile Blow, allospecchio Milo, al tavoloBieder, al sedile Sellaalcuni intramontabilimobili e complementidell’azienda, con formee funzioni imprevedibili,sono oggi nelle <strong>Zanotta</strong>Edizioni in 9 esemplarinumerati. Dal 15 maggioal 31 agosto 2012.PROGETTI NECESSARIMostrare oggetti cheassolvono la funzioneprimaria del design:trovare soluzioni aproblemi e dare risposte aesigenze primarie. “Bornout of Necessity”, espostaal MOMA di New York,offre un panorama dioggetti che rispondono anecessità anche urgenti eineludibili. La mostra, acura di Paola Antonelli(con Kate Carmody, delDipartimento diArchitettura e design),presenta accessori,complementi, apparecchipensati per abitanti deipaesi industrializzati,come per quelli in via disviluppo. Interessante losviluppo di casi esemplari,che esaminano progetti disalvaguardia di etnie arischio (causa catastrofinaturali), altri per portatoridi handicap, altri ideati“su misura” per glianziani. Buone idee chepossono migliorare la vitadi molti di noi. Fino al28 gennaio 2013.I LIBRI DI SOTTSASSAl museo Les Art Decoratifs diParigi, area della biblioteca, c’èun’esposizione dedicata a unuomo che ha segnatoprofondamente il designmoderno. S’intitola “Le livresd’Ettore Sottsass” (a cura diGiorgio Maffei e Bruno Tonini) eriunisce le pubblicazioni delcelebre personaggio che fu attivoin molteplici campi comeceramista, saggista, fotografo,scrittore di racconti, progettista,designer industriale, artista. Eche trovò la chiave per diffonderela cultura attraverso l’emozione el’ironia, rifiutando la logica dellemode, del marketing e delconsumismo. Accompagnal’evento il nuovo volume “I libridi Ettore Sottsass” edito daCorraini; fino al 27 luglio 2012.Progetto editoriale Giuliana ZoppisProgetto grafico Stefania GiarlottaCoordinamento e supervisione <strong>Zanotta</strong> spaCopyright © <strong>Zanotta</strong> spaL’utilizzo di testi ed immagini è subordinatoad autorizzazione di <strong>Zanotta</strong>Ufficio Stampa <strong>Zanotta</strong>tel. 0362.4981www.zanotta.itcommunication@zanotta.it

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