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Happenings - Zanotta SpA

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<strong>Happenings</strong>Anno 3 n.613 novembre 2008DAL DISEGNOAL PRODOTTODominoL’imbottito multiusodi Emaf Progettioffre sedute componibili,supporti per il sonnoe isole-relaxp.2PRODUZIONEQuestionedi pelleLe nuove pelli <strong>Zanotta</strong>Extra e Nappa:ancora più morbide,eleganti e naturalip.3L’INCONTROAlessandroMendiniUn grande inventoredel design conl’instancabile voglia disuscitare emozionip.4MONDO<strong>Zanotta</strong>Shop MilanoUn concept storein equilibriotra design innovativo,atmosfere creativee nuovi stili di vitap.5-6LIFESTYLEMercatiesclusiviDal boom dei pezzi unicie in serie limitata, alleaste favolose del design.Per sorprendere,investire, conquistarep.7NEWSMostre,eventi, autoriAppuntamentida non perdere nelmondo del designp.8DOMINO Design EmafProgetti (2008). Divanimonoblocco, con struttura inacciaio imbottita inpoliuretano/Dacron Du Pont.Cuscino seduta trapuntato erivestimento esterno sfilabilein stoffa o pelle (qui in tessutoStelvio). I trapuntini hannodoppia funzione comfortdecor.Pouf, vassoi e tavolinilibreriacompletano lecomposizioni (nella foto, inprimo piano, tavolino Time).


<strong>Happenings</strong>n.6/08 p.2DAL DISEGNO AL PRODOTTOGiocare col DominoIl nuovo imbottito multiuso genera un sistema modularee assemblabile a partire da elementi standard.Come spiega Francesca <strong>Zanotta</strong>, art director della collezioneComposizioneDomino in tessutoTilde nero, contavolino e vassoioin rovere naturale;a destraFrancesca <strong>Zanotta</strong>.Seguire l’iter del progetto Domino, la nuova serie di imbottitiday&night di <strong>Zanotta</strong>, è interessante perché coinvolge lafilosofia degli ultimi anni di produzione per l’area livingdell’azienda e insieme l’evolvere degli stili di vitacontemporanei. «Non a caso Domino è stato concepito come unsistema flessibile che si adatta e si trasforma a seconda delleesigenze della vita “nomade”, articolata e complessa del presente»,spiega Francesca <strong>Zanotta</strong> che, con la sorella Eleonora, firma l’artdirection della collezione del team Emaf Progetti. Già con le serieAlfa del 1999 e Kilt del 2006, Emaf Progetti aveva sperimentatoalcuni elementi che caratterizzano la tipologia dell’imbottito“trasformista”che assolve alle funzioni di relax e convivialità insoggiorno, ma anche nelle zone del riposo. Una ricerca che èproseguita in questi due anni e che ha portato alla nascita deicomponibili e letti Domino e che si inserisce in una tendenza didesign che consente e invoglia il cambiamento: nell’uso e nellaforma, nella stessa fruizione dello spazio. Naturalmente prima diarrivare alla formulazione attuale, Domino ha subito innumerevoliaggiustamenti di registro e modifiche, come racconta Francesca<strong>Zanotta</strong>. «In azienda prima di mettere a punto un progetto si passaalmeno un anno nella ricerca e sperimentazione… Domino era inprima istanza nato come letto, poi con l’aggiunta di un materassinotrapuntato supplementare è diventato anche divano. Infine, conl’idea di creare nuovi elementi funzionali e ad alto comfort come itavolini/libreria e i grandi vassoi in legno, si è completato il sistema.Che è ricco di varianti e molto duttile. Il divano oggi sta sempre piùassumendo configurazioni diverse dal tradizionale monoblocco a 2 o3 posti: sedute allungate, profonde e basse, composizioni ad angoloe terminali -spesso senza schienali- che si trasformano in isole egrandi pouf, evidenziano il diverso modo di utilizzo degli imbottitiper il relax. Si richiede la possibilità di sdraiarsi e di lavorarci sopra,oltre che di sedersi. Comunque di vivere in maniera più informale».Non a caso, la collezione Domino sia nelle versioni giorno, che inquelle per l’area notte, vive meglio in grandi spazi (loft, open-space,ampi soggiorni polifunzione), perché si possono creare situazioniarticolate e creative difficilmente raggiungibili con imbottiti piùtradizionali. «Anche in case private o comunque in situazioni didimensioni più ridotte l’accostamento di una base di divano Dominoalla panca ( con l’aggiunta magari del tavolino) crea unacomposizione insolita per chi vuole dare personalità ai propri spaziabitativi». Suggerisce l’art director di Emaf Progetti, che sottolineacome nell’ideare Domino abbiano avuto come “focus”«chi vive ilproprio spazio in maniera informale ma allo stesso tempo vuoledare un’impronta molto forte e sensibile all’ambiente».FRANCESCA ZANOTTADopo la laurea inarchitettura al Politecnicodi Milano, intraprendediverse esperienzenel mondo dellacomunicazione e deldesign. Dal 1998 ènell’azienda di famiglia,dove si occupa delladirezione artistica e delcoordinamento progettuale.


<strong>Happenings</strong>n.6/08 p.3PRODUZIONEQUESTIONEDI PELLELe nuove pelli <strong>Zanotta</strong>regalano ancora piùmorbidezza, eleganzae comfort naturaleRigorosamente diprovenienzaeuropea, appartenentiallo “stratofiore” (la parte più pregiatadi una pelle animale), sonoselezionate nei luoghi d’originee lavorate direttamentenegli stabilimenti conciari piùqualificati. Le nuove versionidelle pelli Extra e Nappaampliano la gamma dei rivestimentinaturali pregiati di<strong>Zanotta</strong>, per vocazione attentaalla qualità dei proprimateriali. Si tratta di due prodottial top di gamma per lascelta del pellame, la lavorazioneconciaria a basso contenutochimico, la naturalezzae morbidezza della superficie,la robustezza e la capacitàdi soddisfare una grandevarietà di esigenze stilistichee funzionali. Il trattamento“soft” del pellame, oltre adessere a basso impattoambientale, esalta i pregi e lecaratteristiche naturali dellamateria. In un’epoca in cuil’industria conciaria per l’arredamentoe la moda tende aricorrere alla chimica per trasformarepelli grezze dibasso valore in pelli esteticamentemanipolate e “perfette”,in cui ogni traccia dell’aspettonaturale originariosi perde, <strong>Zanotta</strong> sceglie lanobiltà della natura il piùpossibile integra e pura. Ognimanto conserva così la propriastoria in superficie: segnie venature, sottili differenzedi grana e di colore sonocaratteristiche che attestanoed esaltano l’autenticità e lanaturalezza della vera pelle.Queste imperfezioni sono ingenere più visibili nelle pellidi maggior pregio, in quantonon “coperte” ma volutamentetrattate con rifinizionipoco -è il caso della pelleNappa- o per nulla coprenticomenella pelle Extra.QUALITÀ NEL MIRINOLa pelle Extra rappresenta l’eccellenza digamma perchè: è ottenuta da mantigrezzi di primissima scelta (Europaoccidentale); è sottoposta a controllialtamente selettivi; è una pelle pienofiore tinta in botte con colorantiall’anilina pura; è assai morbida grazieagli ingrassi pregiati di tipo alimentare;non è rifinita e acquista bellezza colpassare del tempo; le tracce naturalicreano differenze di colore e sfumatureche garantiscono genuinità e fascino; èin 7 nuove colorazioni di tendenza.La pelle Nappa è una pelle di ottimaqualità perché: proviene da manti grezziselezionati dalle migliori provenienze(Europa occidentale); è pelle pieno fioretinta in botte all’anilina, rifinita conpigmenti fini dispersi d’alta qualità; hauna mano morbida e setosa che ricordala consistenza del manto d’agnello; è in29 colori classici e di attualità.Tra le immaginidi lavorazionedelle nuovepelli <strong>Zanotta</strong>,tre proposte incatalogo:poltroncinaHillroad,divano e poufKilt, sedia Ada.


<strong>Happenings</strong>n.6/08 p.4L’INCONTROMendiniin progressUn grande inventore del designci parla del suo rapporto con<strong>Zanotta</strong> e della sua instancabilevoglia di suscitare emozioniAlessandroMendini, classe1931, ha direttogiornali(Casabella,Domus, Modo e oggi Ollo),ha creato movimenticulturali e di innovazionefondati sul recupero e laMendini valorizzazione del sapereritratto da artigianale e sul designGittyDarugar radicale, ha progettatoe, sotto, edifici importanti neltavolosediadesigner Mendini lavora nelmondo. Architetto, artista eZabro per<strong>Zanotta</strong>suo Atelier milanese, colEdizioni fratello Francesco,(1984). realizzando mobili, oggetti,scenografie, quadri. Haricevuto il Compasso d’Oroe riconoscimentiinternazionali in Francia eStati Uniti.D. <strong>Zanotta</strong> ha ancora incatalogo mobili che lei hadisegnato fin dai primi anni’80 con un segno espressivoe poetico molto speciale.Ripensando a quellastagione, e a come èproseguita con le Edizioni,cosa ritiene che possaancora generare?R. È mia abitudine etradizione quella di disegnaremobili molto espressivi e dialta fattura artigianale. Stoprogettando anche adessocose di questo genere, che siinseriscono nella storia delmobilio e dell’arredamentovirtuoso milanese iniziatonon solo negli anni trenta,ma anche prima con il decò eil liberty. Si tratta di unapalestra linguistica ad ampioraggio, della quale fannoparte anche le mie operedell’epoca Zabro.D. Ha qualche ricordoemblematico degli annipassati al fianco di Aurelio<strong>Zanotta</strong>?R. Ricordo con nostalgia chetalvolta mi telefonava e midiceva: «ho realizzato unmobile che è proprio“Mendini”, vieni a firmarlo».Cosa che io facevo volentieri.D. Le è capitato di vedere ipezzi da lei disegnati nellecase di chi li ha scelti?Qual è il tipo pubblicoche compra i mobili ideatida Mendini?R. I miei sono mobili eoggetti da collezione, sonocercati dagli amatori.D. Innovazione tecnologica epropensione al “sentire” eall’intuizione: in chepercentuale si riconosce nelledue grandi componenti dellavoro del designer?R. Il mio lavoro è espressivo,il mio goal è la poesia, lanarrazione, l’emozione. Maquesti obbiettivi vannoraggiunti con linguaggiaggiornati, e pertanto conattenzione a tutte le novitàtecniche e ai materiali diricerca, oltre chenaturalmente alle tradizioni.D. La nozione di design stainvadendo campi insospettati,dalle nanotecnologie al cibo,dagli yacht ai bruciatori delgas. Secondo lei è perchè lorichiede il mercato o perchè ildesign aggiunge qualcosa diemozionale e funzionale altempo stesso, che fa viveremeglio la gente?R. Il design, nel senso piùlato, è il processo diformalizzazione del mondo.Perciò, nella miriade digeneri, di esigenze e ditipologie, il designappartiene a tutto, e tuttoappartiene al design. Il verodesign, sia nell’emozioneche nella funzione, non èmai “l'aggiunta di qualcosa”,ma è sempre una sostanza.D. La casa come spazio delleemozioni e come metaforadell’esistenza: sono paroleche ricorrono spesso neisuoi scritti sull'abitare.Quali case può esprimereil presente?R. Quello presente è unmondo della violenza, se siosserva la realtà in modoobbiettivo si vedono durezzae cinismo prima di ogni altracosa. La casa come metaforadi una “buona” esistenza èun’utopia, un miraggio cuitendere sapendo che non sipuò raggiungere.


MONDOZANOTTA SHOP MILANOUn concept store che evolve e si trasforma inequilibrio tra design innovativo, atmosfere creativee interpretazione dei nuovi stili di vita<strong>Happenings</strong>n.6/08 p.5Nel cuore della metropoli fulcro del design, unospazio che dà voce a proposte di qualità per l’abitarecontemporaneo. Lo <strong>Zanotta</strong> Shop è nellaMilano che fa da spartiacque tra la residenza elegante ediscreta e la parte storica della città. Le ampie e luminosevetrine su piazza del Tricolore sono un efficace sistemacomunicativo di quello che avviene in casa <strong>Zanotta</strong> mesedopo mese: dagli ultimi prodotti per l’interior design alleanticipazioni di tendenze e nuove finiture per la casa el’outdoor. Il negozio, aperto nel 2002, è uno dei più qualificatishowroom italiani, punto di riferimento per designer eprogettisti da tutto il mondo. E per quel pubblico colto esensibile, alla ricerca non solo di un punto vendita d’arredo,ma di un vero e proprio concept store. Qui si alternanosoluzioni d’arredo e visioni estetiche in una cornice rinnovatapiù volte l’anno. Perché vendere il design non è soloUna carrellata di immagini dello <strong>Zanotta</strong> Shop. Paretiattrezzate con mensole luminose si alternano a superfici dipregio per evidenziare materiali e forme delle collezioni.


<strong>Happenings</strong>n.6/08 p.6questione di qualità produttiva, esperienza e buona impostazionecommerciale: è anche saper fornire un servizio a360 gradi, che anticipi le evoluzioni del gusto e le esigenzedel pubblico, indirizzandolo alle scelte. Aspetti che gliesperti dello <strong>Zanotta</strong> Shop traducono in progetti funzionalie consigli personalizzati. Più volte l’anno, lo Shop diventaanche un luogo di riferimento culturale con eventi, mostree incontri in un calendario trasversale tra arte, design eattualità. Come la terza edizione del Premio InternazionaleTargetti Light Art, sul valore della luce artificiale; la mostra“Emozioni Italiane” col gallerista Jean Blanchaert e le inaugurazionidi collezioni d’autore, dalle Edizioni <strong>Zanotta</strong> allagamma 2008/2009 delle nuove pelli da rivestimento. O ifesteggiamenti per i quarant’anni di Sacco. Stesso imprintingnel negozio monomarca <strong>Zanotta</strong> ad Atene, nella centraleKolonaki. <strong>Zanotta</strong> Shop Milano, Piazza del Tricolore 2(tel. +39.02.76016445, www.zanotta.com).I progettisti del team <strong>Zanotta</strong> seguono il pubblicocon consulenze personalizzate, interpretandoesigenze funzionali e di impostazione stilisticaUn’altra area dello <strong>Zanotta</strong> Shop è impostata comeun guscio candido, dove mettere in risalto la varietà difiniture e rivestimenti che si rinnovano nel tempo.


LIFESTYLEDal boom dei pezziunici o in serielimitata enumerata, alleaste favolose deldesign. Persorprendere,investire,conquistareMERCATI ESCLUSIVILa ricerca crescente di personalizzazionesi traduce nel successodelle limited edition.Alcune storie esemplari, dallamoda al design. Sedici capidella collezione autunno/inverno 2008, conborse e calzature tutti in edizione limitata:sono all’asta sul sito internet Prada, chedevolve la somma alla Fondazione SanRaffaele. Parte del ricavato delle creazionidi Diane Von Furstenberg, capi uniciCapsule Collection, andrà alla Vital VoicesGlobal Partnership, per la formazione femminile.In collaborazione con Ai.Bi (amicidei bambini), il progetto T-Dream di Alessi:Uno dei40 Sacco<strong>Zanotta</strong>in edizionelimitata.t-shirt in piccole serie create da designerfamosi, per finanziare aiuti ai bambiniabbandonati di Perù, Nepal e Colombia.Dunque, limited edition per interventi eticamenteorientati. Altri segnali, ma di puraimmagine, arrivano da Christian Lacroix,Anna Molinari e Dior by John Galliano. Cosìnel mondo dei gioielli, degli orologi, delleauto: il lancio in casa Porsche della CaymanS “Porsche Design Edition”e da Fiat la 500“F1TM” Limited Edition by Elio Fiorucci, peresempio, e il nuovo cellulare Gold perMotorola limited edition di Dolce&Gabbana.Anche sul web le edizioni limitate hannosuccesso: www.20ltd.com è un negoziovirtuale specializzato nella vendita dioggetti in piccole quantità, dalle creazionidi Marcel Wanders alla moto Ecosse, dagliocchiali Oliver Goldsmith alle stampe dellefotografie di Bob Carlos Clarke. Nel campodel design, <strong>Zanotta</strong> con le sue Edizioni è trale prime importanti aziende ad affiancare(fin dal 1984) alla produzione corrente unagamma di oggetti dalla forte impronta artisticae artigianale in limited edition. Per unpubblico colto e sensibile. La prima fuZabro di Alessandro Mendini, a cui seguironocon l’art direction di Mendini eGuerriero la Nuova Alchimia (Mendini conBruno Gregori) e gli Animali Domestici diBranzi. Da allora molti altri mobili e complementidelle Edizioni <strong>Zanotta</strong> (che ottenneronel ’91 la segnalazione al Compassod’Oro) si sono aggiunti a comporre unacollezione unica al mondo, in quanto acomplessità e valenza espressiva. Comesottolinea Patrizia Scarzella «Sono mobilidelicati, oggetti di arte applicata da sceglieree amare così come si scelgono e siamano quadri, arazzi, tappeti, destinati avalorizzare espressivamente l’ambientedomestico». Nell’ultimo catalogo dedicato,le 28 Edizioni sono accompagnate dauna sezione di pezzi fuori produzione, conindicata la quantità prodotta di esemplarifirmati e numerati.<strong>Happenings</strong>n.6/08 p.7ALLE ASTELe aste milionarie celebrano eamplificano il valore unico del designd’autore. Da Sotheby’s, Phillips e allamitica Chriestie’s. La prima fu l’astaalla Galleria Ketter di Monaco nel1984, dove furono battuti a cifre dacapogiro mobili del modernariatoitaliano. Hanno fatto cronaca, in tempirecenti, l’asta newyorchese di Christie’sdel giugno 2005: un tavolo Reale diMollino del ’49 (ancora in catalogo<strong>Zanotta</strong> nella versione originale) fubattuto per la strabiliante cifra di 3,82milioni di dollari. Un record assoluto.Che surclassò l’ “asta-top” del 2000(sempre da Christie’s) di 1,8 milioni didollari per un set da scrivania diJacques-Emile Ruhlmann del ’29. CarloMollino resta la star incontrastata delleaste di design d’autore e in <strong>Zanotta</strong>vanno fieri di avere l’architetto torinesetra le proprie firme prestigiose. Comesono orgogliosi di avere in catalogopezzi di Ettore Sottsass, Joe Colomboe Bruno Munari tra i più gettonati alleaste del design anni ’60, ’70 e ’80.Intanto. Art Miami-Basel ospita dal2005 gallerie dove il design d’autoreappare come una delle forme d’arte(e d’investimento) più quotate.


NEWSDa non perdereMostre, eventi, autori<strong>Happenings</strong>n.6/08 p.8CASTIGLIONINEL MONDOLo Studio-Museo diAchille Castiglioni va inGiappone. L’occasione èofferta dalla TokyoDesigner Week che ospitauna mostra particolare: laricostruzione in scala 1:1dello studio del celebrearchitetto, attraversopannelli fotografici eoggetti da lui progettati.L’obiettivo è ancheriflettere sulle modalità difruizione e sullavalorizzazione delloStudio-Museo, che è statoaperto al pubblico dal2005 grazie all’interventodella Triennale di Milano edi un pool di industrie cheproducono alcuni tra i piùcelebri pezzi di Castiglioni(come <strong>Zanotta</strong> e Flos).Salvaguardare econservare lo studio nellaveste originale hapermesso lasopravvivenza di unpatrimonio di vitaleimportanza per la storiadel design. ShiodomeItalia Creative Center, finoal 30 novembre.MERLETTI D’AUTOREBruges, in fiammingoBrugge, è conosciuta nelmondo per l’eccellenteproduzione di pizzi emerletti. Una tradizioneche torna in voga e cheviene contaminata daldesign e dall’arte. Lacittadina belga diventauna cornice d’elezione, unvero set a cielo aperto perla mostra “Kantlijnen/Theface of lace”. Sulle traccedel ricamo vero e virtuale,di quello al laser e delpizzo fashion, del merlettoa pixel e di quello “trompel’oeil” si trovano teli,opere uniche, oggetti earredi. <strong>Zanotta</strong> è presentecon la sua seduta-origamiVeryround di LouiseCampbell (lamiera tagliataal laser tridimensionale,oggi in 7 musei delmondo). Musea Bruggeand Brugge Plus,fino al 1 marzo 2009(www.kantlijnen.be).GIOCHI DI PRESTIGIOIl centenario della nascitadi Bruno Munari ha vistomolte esposizioni edeventi dedicati al Maestro,dall’ottobre 2007 a oggi.Ma non è finita: la capitaleorganizza un’antologicaomaggioal geniale artistae designer milanese inuno dei suoi musei piùimportanti, l’Ara Pacis(fino al 22 febbraio 2009).150 fra sculture, opere digrafica, oggetti vengonoesposti in un percorsodiviso per aree tematiche ecompletato da laboratorididattici e creativi perbambini e adulti. Perribadire che la sua arte èleggerezza, conoscenza edivertimento insieme.Intanto al Museo Explora,sempre a Roma, è allestitala mostra-gioco “Vietatotoccare” (fino al 2febbraio). Per esplorarel’abc dell’immaginazionesecondo Munari.BURRI A MILANOLa Triennale di Milanopresenta una granderetrospettiva dedicata adAlberto Burri, uno deimassimi protagonistidell’arte del XX secolo.Attraverso le opere, i videoe le installazionifotografiche, la mostra siarticola in 2500mq dispostisu due piani. A Burri sideve l’avvio rivoluzionariodell’impiego di materialiextrapittorici nell’arte: icatrami, i sacchi, i legni e iferri -ormai famosissimi- e,più recentemente, leplastiche trasparenti, i“cellotex” colorati e oro. Inanteprima sono presentateanche le scenografie,attraverso i bozzetti del’75, per gli spettacoliteatrali alla Scala di Milanoe al Teatro dell’Opera diRoma. <strong>Zanotta</strong> è sponsortecnico della mostra, chesarà aperta al pubblico finoall’8 febbraio 2009.LE CITTÀRACCONTANO…“Design Cities, da Morrisa Muji, 150 anni del(meglio del) design”racconta la storia deldesign contemporaneoattraverso le chiavi dilettura di sette delleprincipali metropoli delmondo. Il focus èsull’anno dove ogni cittàha espresso la nascita delproprio filone espressivonell’ambito del design.Dalla Londra di WilliamMorris (1851), alla Viennadi Adolf Loos (1908), allaMilano di AchilleCastiglioni (1957). Perproseguire con Dessau,Parigi, Los Angeles eTokyo. L’esibizionecompone un panorama dioggetti, tessuti, mobili einclude alcuni classici deldesign industriale. Ogniprogettista, legatoall’atmosfera espressadalla sua città, mette inluce un’era stilistica esocio-culturale. DesignMuseum di Londra, fino al4 gennaio 2009.RISCOPRIRE MAX BILLHa progettato modi di vita,spazi, oggetti d’usoquotidiano e un interovillaggio come la scuola diUlm. Ha disegnato edificimodernissimi, caseprefabbricate e viadottiautostradali. Ha fatto quadrie sculture per luoghi pubblicidi molte città; ha scritto libriimportanti per lo studiocritico dell’arte e del design.Per conoscere il pensiero ele opere di Max Bill, ultimogrande razionalista dellacultura europea (tra glistorici designer di <strong>Zanotta</strong>)si consiglia una tappamilanese: alla galleriaSeno di Milano,fino al 25 novembre(www.galleriaseno.com;02.8692868).Progetto editoriale Giuliana ZoppisProgetto grafico S+GCoordinamento e supervisione <strong>Zanotta</strong> spaCopyright <strong>Zanotta</strong> spaL’utilizzo di testi ed immagini è subordinatoad autorizzazione di <strong>Zanotta</strong>Ufficio Stampa <strong>Zanotta</strong>tel. 0362.4981www.zanotta.itcommunication@zanotta.it

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