48<strong>Campo</strong> de’ fiori
Le storie<strong>di</strong>Max<strong>Campo</strong> de’ fiori 49Mia Martini (Mimì Bertè)<strong>di</strong> Sandro AnselmiPochi forse ricordano che Mia Martini esordìnegli anni ‘60 con il nome <strong>di</strong> Mimì Bertè.Domenica Bertè, questo il suo vero nome,nata a Begnara Calabra, <strong>di</strong>mostra, già dabambina, quando esce vincitrice dai concorsicanori per nuove voci della sua zona,o riceve scroscianti applausi dal pubblicodegli spettacoli <strong>di</strong> piazza, <strong>di</strong> essere un verotalento. Sempre accompagnata dallamadre, Maria Salvina Donato, insegnante<strong>di</strong> scuola elementare, che credeva fortementenelle sue capacità, a <strong>di</strong>fferenza delpadre, Giuseppe Bertè, professore <strong>di</strong> grecoe latino, che avrebbe voluto un futuro<strong>di</strong>verso per la propria figlia, nel 1961 partealla volta <strong>di</strong> Milano, alla ricerca <strong>di</strong>sperata <strong>di</strong>qualche <strong>di</strong>scografico <strong>di</strong>sposto ad ascoltarla.Molti sono i no che si sente <strong>di</strong>re al telefono,ma quando ogni speranza sembraessere perduta, l’ultimo tentativo, quellocon il maestro Carlo Alberto Rossi, le aprela strada. Il noto compositore <strong>di</strong> brani <strong>di</strong>successo, come Acque Amare, AmoreBaciami, ‘Na voce ‘na chitarra e ‘o ppoco‘e luce, Quando vien la sera, Le mille bolleblu, e proprietario della Juke Box, cheaveva in pugno Joe Sentieri, Jenny Luna,Luciano Tajoli, Fausto Cigliano, svegliatopresto dalla telefonata e incuriosito dallaquin<strong>di</strong>cenne decide <strong>di</strong> darle una opportunitàe le concede un provino. La stoffa c’è,manca solo l’esperienza, per questo le dàl’opportunità <strong>di</strong> esibirsi in un suo locale <strong>di</strong>Rimini, accompagnata ogni sera dal pianistaVittorio Bacchetta, il violinistaPiergiorgio Farina e il clarinettista PupiAvati (ancora lontano dal cinema). Mimìacquista, così, maggiore sicurezza e, nell’autunnodel 1963, è pronta per registrareil suo primo 45 giri, presso gli stu<strong>di</strong>Fonorama <strong>di</strong> Milano, a<strong>di</strong>acenti l’abitazione<strong>di</strong> Rossi, composto da I miei baci non puoiscordare, versione italiana, elaborata daLaura Binnacchi, <strong>di</strong> You can never stop me(Loving you) <strong>di</strong> Johnny Tillotson, e Lontanidal resto del mondo, lanciato, originariamente,dal duo SteveLawrence ed Ey<strong>di</strong>eGorme, con iltitolo I want tostay here.Solo qualchemesedopo, utilizzandola stessavestegrafica, Rossi le fa incidere un secondo 45giri, con i brani Insieme (televisione conmamma e papà), cover <strong>di</strong> In Summer <strong>di</strong>Billy Fury, tradotta da Giorgio Calabrese, eLet me Tell You <strong>di</strong> Mark Anthony, in linguaoriginale, incisa, quasi contemporaneamente,nella versione italiana, da CockiMazzetti, come Ho perso la bussola. Arrivaanche il suo terzo <strong>di</strong>sco nella primaveradel ‘64, che le darà maggior successo esod<strong>di</strong>sfazione, con i brani Il magone e Semi gira l’elica, in<strong>di</strong>cato sull’etichetta comeLe scintille, composta al brioso tempo deltamurè, un nuovo ballo esotico delmomento, entrambi registrati con l’arrangiamento<strong>di</strong> Angelo Pocho Gatti.Finalmente le riviste del settore comincianoad interessarsi a lei, ed entra a farparte del gruppo <strong>di</strong> artisti che promuovonol’iniziativa “La Greffa”, patrocinatada Tuttamusica, una rivista per giovani,che l’ha vista posare, per qualchescatto, con Gianni Rivera, “glodenboy”del calcio e poi con Don Backy,altro astro nascente del momento.Anche la televisione le apre le porte,grazie al popolare show Teatro 10, acui partecipano Mina, Bobby Solo eSergio Endrigo. Nello stesso periodo Rossicompone E se domani, che Mimì vuolesubito registrare, talmente è affascinatadalla canzone. Quando la commissionesceglie il brano per il Festival <strong>di</strong> Sanremodel 1964, il <strong>di</strong>scografico lo assegna aFausto Cigliano, nonostante verrà portatoal successo da Mina. La Bertè si sente tra<strong>di</strong>tadal suo talentscout, che le consiglia <strong>di</strong>trovarsi un’altra etichetta in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfarla.Si rompe così il sodalizio cheaveva portato Mimì ad un primo successo,anche se, qualche anno dopo, lei stessariconoscerà che quella canzone non eraadatta ad un ragazza della sua età.continua sul prossimo numero...Che fiore è... Di lato è riportata la foto <strong>di</strong> un fiore. Sai <strong>di</strong>rci il suo nome?I primi tre che, telefonando in redazione, daranno la risposta esatta riceveranno un simpatico omaggioofferto da NONSOLO Intimo