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tenuta ai fumi, un requisito determinante per porte resistenti ... - Epc.it

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TENUTA AI FUMIDELLE PORTEtale Qspec a ∆ P espressi inm 3 /h ed i valori del Flusso di<strong>per</strong>d<strong>it</strong>a lineare Ql a ∆ P espressoin m 3 /h/m vengono “tabellati”ed esprimono la Classe Smdi <strong>tenuta</strong> della porta a tem<strong>per</strong>aturaambiente e <strong>per</strong> <strong>fumi</strong>“caldi”.Chiaramente le norma descrivele condizioni di realizzazione dell’apparecchiaturadi prova, comemon<strong>it</strong>orare i parametri, come condizionarei campioni, come condurrela prova (ad es. <strong>per</strong> pressionee <strong>per</strong> depressione), eccetera,eccetera; <strong>per</strong> le conoscenze pratichee l’impiego dei risultati l’essenzialeè quello riportato e concentratonelle “tabelle di classificazione”(schema 1).All’atto pratico, spesso, l’incendioinizia (Figura 2) all’interno di<strong>un</strong> ambiente (3) con <strong>un</strong>a fase “dicova” nella quale <strong>un</strong>a parte delmateriale combustibile (f), innescata,sviluppa, con ridotto apportodi ossigeno, <strong>un</strong>a combustionesenza fiamma (pirolisi), scaldandola massa del materiale stesso conemissione gas nocivi tra i quali, piùpesante dell’aria, il monossido dicarbonio CO.Questo può “viaggiare”, scenderel<strong>un</strong>go i vani verticali (scala)e, insinuandosi sotto le <strong>porte</strong>, raggi<strong>un</strong>gereanche ambienti lontani(2) ed aggredire, subdolamente<strong>per</strong>ché freddo e non avvertibile, le<strong>per</strong>sone, specie se immerse nelsonno.Quando l’incendio divampa (Figura3) l’ambiente è saturo di fiamme,il calore ed i <strong>fumi</strong> caldi chepremono (la pressione interna èaumentata) si possono diffondere,invadere il vano scale, e propagarsinei piani su<strong>per</strong>iori.Raffreddandosi <strong>fumi</strong> e gas si abbassano,si possono insinuare sinoad ambienti ass<strong>ai</strong> lontani (6) e,<strong>un</strong><strong>it</strong>i <strong>ai</strong> componenti tossici, aggredirele <strong>per</strong>sone, specie se non allertate.Nella fase finale (Figura 4) ilcombustibile residuo termina dibruciare in povertà di ossigeno esprigiona ancora calore e gas nocivianche pesanti, come il famigeratoCO, che può tornare a seguirela via prim<strong>it</strong>iva o, riscaldato,aggredire anche più in alto.Il tutto può essere accentuato inSe56C34f12jFigura 2 - Fase iniziale di <strong>un</strong> incendioANTINCENDIO giugno 2006 89

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