tenuta ai fumi, un requisito determinante per porte resistenti ... - Epc.it

TENUTA AI FUMIDELLE PORTEno prima, con e dopo i fumi.A questo punto, poiché parliamodi porte e chiusure destinate ad assicurareuna separazione protettivacontro l’incendio, è necessarioricordare i requisiti tipici delle porteresistenti al fuoco già integratenella legislazione e nelle regoletecniche vigenti.Per ciò riportiamo laTabella di classificazione perE 15 20 30 45 60 90 120 180 240EI 15 20 30 45 60 90 120 180 240EW 20 30 60ove, dato per scontato il requisitodi “stabilità meccanica” già contraddistintodalla lettere R,– la lettera E indica la “tenuta” aigas caldi durante il tempo diprova;– la lettera I indica l’“isolamento”termico per la durata del tempodi prova;– la lettera W indica il contenimentodell’“irraggiamento termico”per la durata del tempodi prova; (da Decisione dellaCommissione del 3 maggio2000, attuazione della direttiva88/106/CEE, rif. A norme EN13501-2; EN 1334-1).Oggi i disposti che indicano laclassificazione minima di porte daporre a chiusura di vani, e lungo levie d’esodo citano, esclusivamente,i requisiti REI od RE, con valorivariabili da 15 a 120.Ora, però, abbiamo a disposizionegli altri due requisiti: l’S (Saed Sm) ed il W.Riprendiamo la via d’esodo di riferimento,la scala, illustrata nellaFigura 5.Nel disegno gli accessi al vanoscala sono esemplificati con portevetrate (è stata omessa la necessitàa ricorrere alla “doppia porta”costituente “filtro a prova di fumo”,spesso richiesta).Quali sono le condizioni ipotizzabilidi esercizio necessario in casodi emergenza?Proponiamo una condizione cheSe56C34f12jFigura 4 - Fase finale dell’incendioANTINCENDIO giugno 2006 91