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Università degli Studi di Padova Effetti di livelli estremi di interazione ...

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icevono il maggior numero <strong>di</strong> manifestazioni aggressive. Indubbiamente, con il passaggio dalla<br />

pubertà alla maturità sessuale (che nel cane avviene attorno agli 8-12 mesi <strong>di</strong> età) e con il<br />

completamento della crescita corporea (circa intorno ad un anno e mezzo <strong>di</strong> età), aumentano le<br />

capacità competitive dell’in<strong>di</strong>viduo. In genere, i giovani a questa età tendono a <strong>di</strong>sperdersi,<br />

ammesso che le con<strong>di</strong>zioni ambientali lo consentano, e questo, inteso come allontanamento dal<br />

proprio gruppo natale, coinvolge soprattutto i cani maschi (Pal et al., 1998b). E’ in questo modo che<br />

si creano nuovi gruppi <strong>di</strong> cani, costituiti appunto da maschi e femmine allontanati dai rispettivi<br />

gruppi, che successivamente possono incrementare <strong>di</strong> numero con i cuccioli della coppia<br />

dominante (Pongraz et al., 2008).<br />

Tra i possibili fattori responsabili della competizione tra i cani del gruppo, il cibo rappresenta un<br />

elemento molto importante. Nei branchi <strong>di</strong> lupi, ad esempio, la carcassa dell’animale predato viene<br />

consumata prima dalla coppia dominante, che minaccia e allontana i giovani in<strong>di</strong>vidui che tentano<br />

<strong>di</strong> avvicinarsi, e poi dagli altri lupi, che si alimentano solo quando il maschio e la femmina alfa sono<br />

sufficientemente sazi e si allontanano per andare a sfamare i cuccioli (Mech, 1988). In tal caso,<br />

quin<strong>di</strong>, l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> accesso a una carcassa è correlato con le interazioni agonistiche (Packard, 1980).<br />

Invece, nei branchi <strong>di</strong> lupi costituiti da un nucleo familiare, l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> accesso al cibo è correlato<br />

con i comportamenti <strong>di</strong> pacificazione e non con le interazioni aggressive: i figli giovani, prima <strong>di</strong><br />

avvicinarsi al cibo, attendono che i genitori abbiano mangiato, e successivamente manifestano<br />

posture <strong>di</strong> pacificazione che riducono la probabilità del verificarsi <strong>di</strong> un conflitto.<br />

Anche l’accoppiamento è un fattore <strong>di</strong> competizione tra i maschi del gruppo e la dominanza sociale<br />

è sicuramente associata al successo <strong>degli</strong> accoppiamenti (Peterson et al., 2002). I maschi <strong>di</strong> alto<br />

rango hanno la priorità d’accesso alle femmine (Dewsbury, 1982), ma la riproduzione dei cani<br />

subor<strong>di</strong>nati non è soppressa dall’aggressione del cane dominante, cosa che invece avviene nel caso<br />

del lupo. Tuttavia, è stato osservato che, mentre il successo riproduttivo dei cani alfa è <strong>di</strong> circa il<br />

96%, nei cani subor<strong>di</strong>nati è solamente del 10%, e per altro raramente i cuccioli <strong>di</strong> una coppia non<br />

alfa sopravvivono oltre i 12 mesi (Pongraz et al., 2008).<br />

Per quanto riguarda invece i comportamenti affiliativi, anche questi potrebbero avere la funzione <strong>di</strong><br />

mantenere la coesione del gruppo (Natoli et al., 2001). Nei primati, subito dopo un’<strong>interazione</strong><br />

agonistica, i due opponenti spesso manifestano una serie <strong>di</strong> comportamenti affiliativi allo scopo <strong>di</strong><br />

riconciliarsi (Aureli et al., 1992). Tra i lupi, i cuccioli e gli in<strong>di</strong>vidui giovani assumono posture <strong>di</strong><br />

pacificazione all’avvicinarsi <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo adulto, che spesso è il genitore. Tali posture derivano<br />

da comportamenti infantili che hanno lo scopo <strong>di</strong> sollecitare le cure parentali e che in seguito<br />

probabilmente assumono la funzione <strong>di</strong> aumentare la tolleranza da parte <strong>degli</strong> adulti verso i giovani<br />

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