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la zona di taormina - Geologia e Turismo

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I PERCORSI GEOTURISTICI IN AREE DI GRANDE VALENZATURISTICA: LA ZONA DI TAORMINA – GIARDINI NAXOSBonfiglio L., Geremia F., Lanza S., Muscolino E., Randazzo G., Triscari M.Dipartimento <strong>di</strong> Scienze del<strong>la</strong> Terra - Salita Sperone 31, 98166 Messina-Sant’Agata (ME) - E-mail grandazzo@unime.itParole chiave: Geoturismo, Geomorfologia costiera, <strong>Turismo</strong> sostenibile, Taormina,RIASSUNTOTra <strong>la</strong> metà degli anni ‘80 e <strong>la</strong> fine degli anni ’90, sotto una forte spinta ambientalista,molte aree italiane, <strong>di</strong> notevole pregio naturalistico sono state sottoposte a vincolo.Questa attività, in Sicilia, ha portato al vincolo <strong>di</strong> quasi il 15% del territorioregionale, con <strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> 4 Parchi Regionali oltre a numerose riserve naturali; maall’attività vincolistica non è seguita una adeguata politica gestionale.Nel contempo, si è registrato un flusso turistico in continuo aumento masoprattutto si è riscontrata una maggiore <strong>di</strong>stribuzione nel corso dell’anno dellepresenze turistiche, con un decremento nei mesi <strong>di</strong> picco delle presenze straniere.In questo contesto è situata <strong>la</strong> realtà del comprensorio taorminese che deve <strong>la</strong>sua fama al clima mite, all’incomparabile panorama che spazia dal più alto vulcanoeuropeo alle splen<strong>di</strong>de coste ioniche, ed a un patrimonio archeologico e architettonicoche sintetizza <strong>la</strong> storia culturale <strong>di</strong> tutta <strong>la</strong> Sicilia, essendosi iniziata proprio in questiluoghi <strong>la</strong> colonizzazione greca del<strong>la</strong> Sicilia con <strong>la</strong> fondazione <strong>di</strong> Naxos (circa 734 a.C.)L’intero areale compreso tra le località <strong>di</strong> Taormina e Giar<strong>di</strong>ni-Naxos vanta una“storia” geologica che va dagli stu<strong>di</strong> paleontologici <strong>di</strong> G. Seguenza <strong>di</strong> fine ‘800, al<strong>la</strong>definizione <strong>di</strong> stratotipi ufficiali quali <strong>la</strong> “Formazione Taormina” e <strong>la</strong> “FormazioneVil<strong>la</strong>gonia”, all’estrazione storica in età romana del “marmor rubro” <strong>di</strong>ffuso in Sicilia eda Roma, ai ritrovamenti <strong>di</strong> faune fossili <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> mammiferi e <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti <strong>di</strong> etàpaleolitica, al<strong>la</strong> morfologia caratterizzata da terrazzi pleistocenici estesi a varie quotee da sistemi <strong>di</strong> grotte ad essi connessi. Sono evidenti quin<strong>di</strong> le molteplici potenzialitàdell’areale, all’interno del quale sono stati evidenziati numerosi percorsi “geoturistici”<strong>di</strong>versificati tra mare e monte, alternanti peculiarità geologiche, punti panoramici emonumentalità c<strong>la</strong>ssiche.INTRODUZIONELa città <strong>di</strong> Taormina è il più importante polo turistico siciliano, con <strong>la</strong> proposizione<strong>di</strong> un’ampia scelta che va dagli eventi culturali estivi, al<strong>la</strong> visita <strong>di</strong> monumenti storiciunici, al turismo da spiaggia e a quello da <strong>di</strong>scoteca. Inoltre in città esiste già unafiorente organizzazione <strong>di</strong> gite eco-turistiche verso il vicino monte Etna.Nel periodo compreso tra il 1991-2005, il flusso turistico in Sicilia è caratterizzatoda un trend positivo delle presenze e del<strong>la</strong> recettività degli alberghi che è passata da66,681 a 78,227 unità (REGIONE SICILIANA, 2003). In partico<strong>la</strong>re dall’analisi dei datistatistici, si evidenzia un incremento sino al 2000, anno in cui nell’area <strong>di</strong> Taormina siregistra una me<strong>di</strong>a giornaliera <strong>di</strong> 2,948 presenze (AAST-TAORMINA, 2002), esuccessivamente un periodo <strong>di</strong> deficit <strong>di</strong> circa il 5.44% rispetto agli anni precedenti,con<strong>di</strong>zionato da due importanti eventi quali il <strong>di</strong>sastro dell’11 settembre 2001 el’eruzione del vulcano Etna nell’ottobre-novembre 2001, che perdura sino al 2004.In questo contesto già copioso <strong>di</strong> visitatori, viene collocato un “itinerario geonaturalistico”attraverso uno dei più spettaco<strong>la</strong>ri scenari costieri del Me<strong>di</strong>terraneo.Diversi stop, lungo questo itinerario, permettono <strong>di</strong> apprezzare evidenzegeomorfologiche, paleontologiche e paesaggistiche che si collegano con <strong>la</strong> Riserva


Naturale Orientata dell’Iso<strong>la</strong> Bel<strong>la</strong>, inserita nel piano <strong>di</strong> Parchi e Riserve del<strong>la</strong> RegioneSiciliana.La finalità del <strong>la</strong>voro èquin<strong>di</strong> quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> contribuireal consolidamento del<strong>la</strong>proposta geoturistica comeun’opportunità in più chepuò costituire una validanicchia economica in untessuto ambientale in cui <strong>la</strong>vocazione turistica è giàassolutamente conc<strong>la</strong>mata,soprattutto con <strong>la</strong> proposta<strong>di</strong> una destagionalizzazionedel turismo c<strong>la</strong>ssico.osta <strong>di</strong> Taormina. L’ “Iso<strong>la</strong> bel<strong>la</strong>” connessa con <strong>la</strong> terraferma me<strong>di</strong>antembolo.AREA COSTIERA DI TAORMINAL’area costiera <strong>di</strong> Taormina si estende soltanto per 2 km ed è caratterizzata dadue spiagge (Iso<strong>la</strong> Bel<strong>la</strong> e Mazzarò) separate da tre promontori rocciosi <strong>di</strong>spettaco<strong>la</strong>re bellezza aggettanti nel Mar Ionio (Capo Taormina, Capo Sant’Andrea eCapo Mazzarò)Nel<strong>la</strong> parte centrale del<strong>la</strong> baia è collocata l’Iso<strong>la</strong> Bel<strong>la</strong>, simbolo <strong>di</strong> Taormina intutto il mondo, connessa al<strong>la</strong> terraferma me<strong>di</strong>ante un tombolo <strong>di</strong> sabbia e ciottoli.L’intero sviluppo costiero è stato control<strong>la</strong>to dal<strong>la</strong> intensa attività tettonicapleistocenica e olocenica che ha interessato le due sponde dello Stretto <strong>di</strong> Messina e<strong>di</strong>n partico<strong>la</strong>re tutta <strong>la</strong> Sicilia nord-orientale.PERCORSO TERRA MAREGli scenari geologici attualmente attraggono l’interesse <strong>di</strong> una certa “tipologia” <strong>di</strong>visitatori “colti” ma <strong>la</strong> loro presentazione in forma semplice e rigorosa potrà incentivarealcune forme <strong>di</strong> turismo re<strong>la</strong>tive al sistema geologico locale che possono <strong>di</strong>venire unaalternativa al<strong>la</strong> semplice fruizione del paesaggio in combinazione con altre attivitàculturali.Il progetto <strong>di</strong> itinerario geologico qui proposto con l’istituzione <strong>di</strong> un parcogeologico, vuole fare uso del patrimonio geologico per <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione del saperescientifico e del<strong>la</strong> cultura, creando peraltro ulteriori benefici al<strong>la</strong> comunità locale econtribuendo al<strong>la</strong> salvaguar<strong>di</strong>a dell’ambiente per le future generazioni (MASSOLI-NOVELLI, 2003).Nell’areale <strong>di</strong> Taormina sono stati evidenziate <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> percorsi “geonaturalistici”interessanti evidenze paleontologiche, paleoantropologiche, geologicogeomorfologichee persino legate alle georisorse usate in passato, tra i quali il percorso“Terra-Mare” è soltanto uno dei possibili itinerari nel circondario preso in esame,potendo imme<strong>di</strong>atamente - e con minima spesa per l’approntamento - <strong>di</strong>ventare unimportante test per questo nuovo approccio al turismo sostenibile.L’itinerario inizia da un punto panoramico (180 m s.l.m.) nel<strong>la</strong> città <strong>di</strong> Taormina,per ritornare nello stesso luogo dopo un tour guidato <strong>di</strong> circa 5 ore.

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