Trapianti d’organo: una manifestazione di civiltàNella settimana che intercorre fra il 9 ed il 16 maggiosi celebrano in tutta Italia le giornate nazionalidella “Donazione e trapianto d’organi”.Qualcuno potrà chiedersi come mai un simile argomentoviene trattato sul giornale delle <strong>Acli</strong> essendo un argomentoda addetti ai lavori o da specialisti. La nostra risposta è chele gravi nefropatie (malattie dei reni) possono colpire tutti equindi tutti devono essere coinvolti nelle risposteterapeutiche a questi gravi processi morbosi. Tutti noi conosciamopersone sofferenti.Qui vogliamo sottolineare il disagio che devono sostenerele persone colpite da insufficienza renale cronica eche per sopravvivere devono sottoporsi alla dialisi. Di questostrumento frutto della scienza e della tecnologia, si saqualcosa, ma come funziona e a cosa serve, le informazionisono confuse. Dobbiamo dire che solo nel nostro Trentinogli ammalati di reni seguiti dall’ambulatorio di Nefrologiadell’Ospedale S. Chiara di Trento sono circa mille, mentre ipazienti dializzati sono trecento. Di questi quaranta sono inattesa di trapianto e centosettantacinque vivono grazie adun trapiantato di rene. Sono dati che fanno riflettere se pensiamoche la dialisi costringe le persone a trattamenti diquattro - cinque ore a giorni alterni ad essere legati ad unamacchina che praticamente depura il sangue, lo stessolavoro che fanno i nostri reni. E questo per sempre se noninterviene un trapianto renale.In campo trapianti bisogna dire che vi sono due sistemi: iltrapianto da donatore vivente o l’utilizzo di un rene di unapersona deceduta. Evidentemente per fare ciò è necessariauna adeguata preparazione e sensibilità ed esprimere,possibilmente ancora in vita, il proprio assenso al prelievodegli organi a decesso avvenuto e scientificamente certificato,anche per togliere una responsabilità ai familiari inun momento di grande dolore. E qui crediamo debba entrarein circolo una nuova visione della vita e una diversacultura. Il nostro mondo Trentino sta lentamente superandogli stereotipi che da secoli ci portiamo dietro, frutto anche diuna posizione, oggi superata, della Chiesa. Del resto undecesso, spesso tragico, può contribuire a salvare dellevite umane ed in ogni caso a permettere ad un’altra personadi vivere una vita normale.Per contribuire a cambiare il nostro modo di vedere ecomprendere il problema del trapianto operano, in collaborazionecon le strutture sanitarie, varie associazioni qualil’Aido e l’Aned che promuovono iniziative per illustrare leprocedure e i risultati della donazione e del trapianto edanche la legislazione italiana si è adeguata a queste nuoviorientamenti. Per quanto riguarda la nostra regione i puntidi riferimento per effettuare gli interventi di trapianto sono ilLA SETTIMANA NAZIONALE “DONAZIONE ETRAPIANTO DI ORGANI” - IN PROGRAMMAQUEST’ANNO DAL 9 AL 16 <strong>MAGGIO</strong> - SI PONE COMESTRUMENTO DI INFORMAZIONE ESENSIBILIZZAZIONE, AFFINCHÉ SEMPRE DI PIÙVI SIA DISPONIBILITÀ DI ORGANIPoliclinico di Milano e la Clinica Universitaria di Innsbruckove, una apposita convenzione con le province di Trento eBolzano favorisce gli interventi alle persone affette dapatologie croniche irreversibili ed iscritte in lista di attesa.Nei nostri ospedali regionali la struttura per i trapianti nonpuò essere attivata vista la complessità dell’organizzazioneed il numero ridotto della casistica, mentre invece èattivato il servizio di prelievo di organi che poi vengonoinviati nei centri specializzati per il trapianto.È evidente che se sono pochi i prelievi di organi altrettantopochi sono i trapianti.La settimana nazionale “Donazionee trapianto di organi” si ponecome strumento di informazione esensibilizzazione, affinché sempredi più vi sia disponibilità di organi.Abbiamo titolato questo nostropezzo: trapianto d’organi, manifestazionedi civiltà. Siamo convintiche una società civile deve farepropria questa cultura e ognuno dinoi deve sentirsi coinvolto affinchèla donazione di organi diventi patrimoniodi tutti.Paolo CavagnoliL’ANED - Associazione Nazionale Emodializzati Onlus,riunisce e rappresenta i cittadini affetti da malattie renalicroniche (nefropatici e dializzati) ed i trapiantati di rene.Da 32 anni si batte per promuovere e tutelare i loro diritticivili, migliorare le loro condizioni di vita e diffondere lacultura della donazione, del trapianto e della solidarietà.Il Comitato Trentino è l’organismo di decentramento dellasede nazionale e di espressione della realtà locale.Chi fosse interessato per maggiori informazioni puòcontattarci presso la nostra sede in Viale dei Tigli, 17 - Trento,al n. 0461.916404 (telefono e fax) o mediante posta<strong>Acli</strong> trentine - Maggio <strong>2004</strong>elettronica: anedtrentino@virgilio.it29
segue da pag. 12 - La legalità non è semplice osservanza formalericazione sull’altro per il proprio vantaggio e interesse.Detto con altre parole: la legge è anche oggi, per molticittadini, sempre più una dichiarazione di intenti (di “buoni”propositi) e sempre meno uno strumento per realizzareun obiettivo; per loro essa finisce con l’essere più declamatache efficace nel regolare la vita della società: chenon ha interesse a seguire la legge sa che immancabilmentecondoni, amnistie, sanatorie a ripetizione premierannola furbizia, legittimeranno il “fai da te”, sancirannoche il possesso vale il titolo, fino ad affermare che viola lalegge proprio chi cerca di attuare la legge! Qui l’ipocrisiaetica di tanta gente raggiunge il vertice.Forse mai come in questo momento sarebbe necessariodiffondere accanto ad una carta dei diritti anche unacarta dei doveri. Scrive in proposito Alfredo Carlo Moro,autorevole uomo di legge: “Se si vuole ricostruire una soddisfacentevita comunitaria appare indispensabile porreun freno all’alluvionale proliferazione dei diritti, per cui,oggi, tutto rischia di diventare diritto, anche le attese, idesideri, i bisogni particolari, che non hanno reale esigenza,né possibilità di essere legittimati e di avere coperturapubblica.Si realizza così il pericolo che tutto divenga generico esfumato con la formazione di galassie di attese che sonosoggettivamente avvertite dal singolo come diritti, ma chespesso confliggono con i diritti degli altri e talvolta con lasfera dei propri doveri.” (in “Quando la profezia si fa progetto”,pag. 90).(1.) continua Marcello Farinasegue da pag. 15 - 1° maggio: le <strong>Acli</strong> solidali con i lavoratori in difficoltàvero avvertimento che ci viene spessoproposto. Quindi a livello provincialele cose come stanno? Ci sonole condizioni affinché ciò possa avvenire?Si purchè ci sia un mutamentodi rotta anche in Italia e l’Europaritorni ad essere locomotiva per tutti.Da parte nostra possono essere vantatidiversi punti che si possono definireforti: in primis l’esistenza in Trentinodi una buona scolarizzazione, dallaformazione professionale, allascuola superiore tecnica, all’università.L’offerta in loco di ampie possibilitàformative per l’acquisizione di abilitàe competenze utili nell’ambito dell’eserciziodelle attività imprenditoriali.Ci chiediamo però: esiste una politicaindustriale trentina? Esistono progettidi costituzione di reti industriali?Per la sua conformazione e la sua ricchezzaambientale, il nostro territorioesige rispetto e opportunità lavorativeequamente distribuite sul territorioonde evitare lo spopolamento dellevalli o pendolarismi forzati.Economisti ed analisti in prospettivaci consigliano. Bisogna insisteresull’insediamento in loco di industriamanifatturiera dal momento che è inessa che il processo tecnico - scientificotrova le sue più decisive applicazioni.L’industria manifatturiera non ècosa del passato. Al contrario è aumentatanel tempo l’interdipendenzafra il settore dei servizi e quello manifatturiero.Può offrire adeguata occupazionead una vasta gamma di professionalitàe di ruoli. Può dare giustavalorizzazione alle capacità tradizionalidella nostra gente così come allevariegate competenze acquisite daigiovani tecnici e laureati. Tale soluzionepuò altresì diversificare con vantaggiol’economia di zona.Un provvedimentotempestivoAlcuni giorni dopo la decisa presa diposizione operaia il presidente dellagiunta Lorenzo Dellai, molto opportunamenteha onorato la nostra buonatradizione solidaristica con le prerogativedi intervento previste dalla nostraautoautonomia legislativa ed esecutivaannunciando l’istituzione di unfondo per il pagamento provvisoriodello stipendio delle maestranze estromessedalle aziende in difficoltà.Soluzione tampone sicuramente utilema nel tempo non sufficiente. Il mondodel lavoro si aspetta una decisa revisione- aggiornamento dei compitidi chi si deve preoccupare istituzionalmentedello sviluppo.Il ruolo delle <strong>Acli</strong>Le <strong>Acli</strong> sono una associazione dellasocietà civile che, anche senza delegadiretta, intende rappresentare gliinteressi generali dei lavoratori perchécredono nel lavoro e nella dignitàanche materiale delle persone.Continueranno quindi a sostenere lepreoccupazioni occupazionali dellagente in ogni sede competente, e inmancanza di proposte di iniziativa privatacercherà di proporre forme di partecipazioneeconomico-sociali piùavanzate.30 <strong>Acli</strong> trentine - Maggio <strong>2004</strong>