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BIMESTRALE D'INFORMAZIONE DELL 'AGENZIA DELLE DOGANE

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Luglio 2006EDITORIALEL’Ambasciatore Americano in ItaliaRonald P. Spogli con Mario Andrea GuaianaFin dalla sua costituzione, l’Agenziaha assunto tra i suoi obiettiviprioritari quello di assicurareche le attività di controllo non intralcinola fluidità dei traffici commerciali.Accanto alla semplificazione delleprocedure, perciò, abbiamo puntato apromuovere strategie integrate per lalotta ai traffici illeciti sui versanti comunitarioe internazionale, con un’intensaattività rivolta a rafforzare la cooperazionecon i Paesi Terzi, con quelliaderenti all’Organizzazione Mondialedelle Dogane e con quelli del G8.Proprio in quest’ottica si inquadra ilcordiale e costruttivo incontro avutocol rappresentante del Governo degliStati Uniti in Italia, l’AmbasciatoreRonald P. Spogli.Una visita ufficiale che ha contribuitoa rinsaldare l’unità di intenti fra le Amministrazionidei nostri due Paesi, i cuiscambi commerciali si attestano ai primiposti per qualità, quantità e sicurezza.Particolare rilevanza assume, al riguardo,il ruolo dell’Agenzia nell’Iniziativa sullaSicurezza dei Container (C.S.I.), sviluppatadagli Stati Uniti in seguito agli attacchiterroristici dell’11 settembre 2001,e nell’analoga Cooperazione doganalecontro il terrorismo (C-TPAT), a beneficiodell’incremento dei traffici commercialicon gli Usa tramite i porti italiani.La “Dichiarazione di Intenti”, va ricordato,fu firmata a Washington il 6 novembre2002, per rafforzare la collaborazionegià in atto con gli Usa e salvaguardareil commercio marittimo mondiale dapotenziali attacchi terroristici.Nella stessa direzione, l’intesa di cooperazionedoganale contro i traffici illecitiavviata col Governo del Paraguay, inoccasione dell’incontro svoltosi col suorappresentante, l’Ambasciatore Jorge Figueredo,che sta per essere formalizzatacon uno specifico accordo intergovernativo.A fianco dell’impegno internazionale,rimane tuttavia imprescindibileper l’Agenzia la costante ricerca di ottimizzazionedella qualità nella programmazionee nell’erogazione dei servizi aicittadini e agli utenti.Una strategia fortemente orientata ai risultatie alla “soddisfazione” del cittadinopuò essere perseguita solo mediantel’adozione di programmi costantementemonitorati sotto il profilo dell’efficacia.Così, proprio allo scopo di sperimentareun sistema standardizzato di valutazionedelle performance a livellointernazionale, abbiamo partecipato al“Premio Qualità delle AmministrazioniPubbliche 2006”.Al termine del percorso di selezionee valutazione, l’Agenzia delle Doganesi è aggiudicata il primo postotra tutte le Amministrazioni delloStato. Il prestigioso riconoscimentodi Mario Andrea GuaianaDirettore dell’Agenzia delle Doganedel Premio Qualità PP.AA. ci è statoconsegnato in occasione del convegnoconclusivo del "Forum P.A. 2006", qualeconferma dell’impegno posto in esserenel pubblico interesse.Sempre in argomento, nel mese di giugnoabbiamo avuto altri due importanti riconoscimentiinternazionali: il Global Anti-Counterfeiting Award, assegnato dallepiù importanti associazioni di produttorioccidentali, e il WCO Trophy 2006, riconoscimentodato dall’OrganizzazioneMondiale delle Dogane, fra le Dogane di169 Paesi, entrambi per i risultati ottenutinella lotta alla contraffazione. L’Agenziasta adeguando i propri sistemi alla domandadi efficienza e semplificazione chele giunge dai Cittadini e dagli Utenti.L’immagine dell’Agenzia si va radicalmentetrasformando: da controparte incombentee autoritaria, a partner che siaffianca e consiglia, per instaurare unrapporto collaborativo e di confronto traCittadino e Amministrazione, teso allamassima trasparenza.Al fine di codificare questi comportamenti“virtuosi”, è in via di pubblicazione lanostra Carta dei Servizi, che fornirà aiCittadini informazioni complete sui nostriservizi e sugli strumenti per accedervi.Sarà un’ulteriore occasione di confrontoa cui non vogliamo sottrarci.Ringrazio quindi tutto il Personale che,con dedizione e competenza, sta consentendoil necessario passaggio dal”vecchio” al “nuovo”, facendoci superarecon successo le numerose difficoltà propriedi un cambiamento tanto radicalequanto epocale.bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 1


AMMINISTRAZIONE FOCUSTributiSul podio a Torinoi principi di efficienza task force Doganeed efficaciasupporta l’eventoin DoganainternazionaleINCONTRIForum“Premio Qualità”all’Agenzia delleDoganeEUROPAConsuntivii gemellaggiamministratividell’AgenziaDALLE REGIONILa parola ai Direttoriil punto su Veneto,Trentino Alto Adigee LombardiaCover I 24-07-2006 9:54:58SOMMARIO anno IV numero 2-34101418181216EDITORIALE DEL DIRETTOREMario Andrea GuaianaINCONTRIEventi“Premio Qualità” all’Agenzia delle DoganePRIMO PIANOCommercio e InformazioneLe sfide internazionali e la comunicazione dell’AgenziaFOCUSAnche l’Agenzia sul podio a TorinoIl contributo delle Dogane nell’organizzazione dei giochi olimpici invernaliCOMUNICAZIONERiflessioniTutto quello che c’è da sapere sulla nomenclatura tariffariaPUBBLICA AMMINISTRAZIONETributiEfficienza ed efficacia in DoganaEUROPAConsuntiviI gemellaggi amministrativi tra l’Europa e il MediterraneoDALLE REGIONIVeneto, Trentino Alto Adige e LombardiaIl punto dei Direttori regionali dell’AgenziaRubriche3 NEWS6 SUPERDOGANA24 COME ERAVAMOOLTRE FRONTIERAanno IV numero 2-3 luglio 2006Realizzazione:Bimestrale d’informazione dell’Agenzia delle DoganeAnno 2006 - Numero 2-3 - Registrazione: Tribunaledi Roma n. 477/2003 dell’11/11/2003A cura dell’Ufficio Comunicazione e Relazioni EsterneAgenzia delle Dogane - Via Carucci, 7100143 Roma - Tel. 06 50246562 - Fax 06 50957312dogane.comunicazione@agenziadogane.itwww.agenziadogane.gov.itDirettore: Francesco NapoletanoHanno collaborato:Alessio Anastasi, Paola Chiocchi, Majka Cortese,Gianni Di Tommaso, Enzo Giagnotti, LorenzoPisoni, Piero Antonio Scapin, Vincenzo SorrentinoComitato tecnico-scientificocomposto dai Direttori:Mario Andrea Guaiana,Teresa Alvaro, Maria GraziaArtibani, Cinzia Bricca,Corrado Caruso, BernardoCoccoli, Walter De Santis,Paolo Di Roma, GiuseppeFavale, Mirella Levato,Mario Vittorio Mancini,Francesco Napoletano,Giuseppe Peleggi,Salvatore Vecchio<strong>BIMESTRALE</strong> D’INFORMAZIONE <strong>DELL</strong>’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong>ART Servizi Editoriali S.p.A.Via Porrettana, 111 - 40135 BolognaTel. 051 6163870 - Fax 051 6163970redazione.periodici@art.bo.it - www.art.bo.itChief Operation Officer Daniela BortolottiProgetto grafico Marina BaldisserriCoordinamento redazionale Federico LaccheRedazione grafica Daniele MonariPhoto Editor Leonardo TorchiSegreteria di redazione Anna Paola VolontéStampa Golinelli Industrie Grafiche S.p.A.Formigine - Modena2 Oltre Frontiera


Luglio 2006NEWSPacchi postali più sicuri con ilnuovo piano per le spedizioniPer far fronte al pericolo di spedizioni dimateriale illecito o non controllato provenienteda Paesi esteri, l’Agenzia delleDogane e le Poste Italiane hanno messo apunto un piano di intervento a tutela dellasicurezza e della salute dei cittadini. Il pianopassa attraverso la ricerca di prodotticontraffatti, di medicinali non autorizzati,di giocattoli non a norma e che possonorisultare dannosi per la salute e la sicurezzadei bambini, di armi e di stupefacenti,come pure di animali o di loro parti.La decisione di intensificare i controllisui pacchi internazionali, affermano idue Enti, nasce anche dalla constatazionedella forte crescita del numero dicolli giunti in Italia da Paesi quali StatiUniti, Cina e Taiwan, aree particolarmenteinteressate dal commercio on line.Per garantire una maggiore velocità delleoperazioni, è importante che: le spedizioniriportino correttamente sul bollettinopostale che accompagna la mercele indicazioni del mittente, il destinatario,il valore e la natura dell’oggetto e ilcodice tariffario. Dogane e Poste Italianericordano inoltre che la persona cheacquista merce contraffatta, anche sea sua insaputa, incorrerà nelle sanzionipreviste dalla legge doganale e dalCodice penale, e invitano pertanto icittadini ad accertarsi preventivamentedell’origine della merce acquistata,richiedendo anche al fornitore di allegarealla spedizione copia della transazione.L’Unione Postale Universale hapoi stabilito il divieto di introdurre inL’Agenzia a convegnoItalia, a mezzo posta, determinate merci,il cui elenco è consultabile negli Ufficipostali: tali prodotti verranno, quindi,rispediti al mittente. Agenzia e Poste sisono dotate di ulteriori scanner per ilsistema dei controlli.Tutela del Made in Italy, Audit doganale delle imprese, normative fiscali e lotta alla contraffazione. Sono questi alcuni dei temianalizzati nei convegni e nei seminari a cui negli ultimi mesi ha partecipato l’Agenzia delle Dogane. Ruolo e gestione dei marchi nel settore enologico, il 7 marzo a Torino, a cura dell’Organizzazione Interprofessionale per la Comunicazionedelle Conoscenze in Enologia. Tutela del Made in Italy, 8 marzo a Lucca, organizzato dalla Direzione Regionale della Toscana dell’Agenzia e dalla Camera diCommercio di Lucca. L’Audit Doganale delle Imprese, il 16 marzo a L’Aquila, organizzato dalla Direzione Regionale dell’Abruzzo. Normativa fiscale in materia di accise, il 29 marzo a Roma, organizzato dall’UTF di Roma. L’Audit Doganale delle Imprese e i Laboratori chimici, il 19 aprile a Trapani, a cura della Direzione Regionale della Sicilia. La Dogana nella storia, il 28 aprile a Livorno, organizzato dalla Direzione Regionale della Toscana e dal Trofeo dell’AccademiaNavale di Livorno. Falstaff, il 10 maggio a Roma, organizzato dall’Ufficio Comunicazione e dall’Ufficio Tecnologie per l’innovazione dell’Agenziadelle Dogane di Roma. Lotta alla contraffazione, l’11 maggio a Roma, a cura dell’Istituto del Commercio Estero, dell’Alto Commissariato per la Lottaalla Contraffazione e organizzato nell’ambito del Forum delle Pubbliche Amministrazioni.bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 3


INCONTRI anno IV numero 2-3EventiForum delle Amministrazioni:“Premio Qualità” all’AgenziaIl percorso che ha portato al prestigioso riconoscimento. L’obiettivo è ora allargare lasperimentazione a livello territoriale per dare continuità al processo di miglioramentoa cura di Mirella LevatoDirettore dell’Ufficio per la Pianificazione strategica Il palco dei premiatidella manifestazione Particolare della sala convegni del Forum P.A.nel secondo semestre2005, ha partecipato allaL’Agenzia,selezione del Premio Qualitàdelle Pubbliche Amministrazioni, istituitocon bando della Presidenza delConsiglio dei Ministri, per valutare ilpercorso di miglioramento delle performancecon un sistema standardizzato alivello europeo.Il “Premio” è stato promosso dal Dipartimentodella Funzione Pubblica e dalFormez, in collaborazione con l’AssociazionePremio Qualità Italia, il ConsiglioNazionale Consumatori e Utenti eConfindustria, allo scopo di diffonderee sostenere, nelle Amministrazioni pubbliche,una nuova cultura managerialeorientata alla qualità, anche attraversoun percorso metodologico – ispiratoal modello CAF (Common AssessmentFramework) – volto a valutare, attraversonove criteri, l’organizzazione, il funzionamentodelle Strutture e i risultaticonseguiti. In particolare, si tratta di unapproccio “integrato” in cui i criteri dall’1al 5 (Fattori) descrivono le modalità concui dovrebbero operare le organizzazionieccellenti e i criteri dal 6 al 9 (Risultati)descrivono le aree in cui un’organizzazioneeccellente deve tenere sotto controllole proprie prestazioni.Dopo una preselezione effettuata, nelmese di settembre, da parte del Comitatodel Premio, che ha ammesso alle successivefasi 180 Amministrazioni, l’Agenziadelle Dogane, secondo l’iter proceduraleprevisto, ha predisposto, nel mese di dicembre2005, il proprio documento di partecipazioneal “Premio” (disponibile sullaintranet nella sezione “Agenzia-Qualità”),che descrive gli approcci, le iniziativemesse in atto e i risultati conseguiti per ilmiglioramento dell’organizzazione, sia insettori trasversali (pianificazione, gestionerisorse, ecc.) che nel core-business.In sintesi, si è trattato di un processo diautovalutazione interno all’organizzazionenel suo complesso. A gennaio 2006, ilDipartimento della Funzione Pubblica hacomunicato l’ammissione dell’Agenzia,insieme ad altre 40 Pubbliche Amministrazioni,all’ultima fase del “Premio” ecioè alla valutazione della prestazioni,mediante interviste dirette ai rappresentantie al personale dell’Organizzazione,da parte di un team internazionale diprofessionisti.Lo scorso 28 marzo con la visita dei valutatori– che si è svolta parallelamentepresso la sede centrale dell’Agenzia epresso la Direzione Regionale di Milano– si è concluso il percorso previsto per lapartecipazione al Premio.Il 27 aprile il Formez ha comunicato lachiusura ufficiale delle fasi di valutazione eselezione della prima edizione del PremioQualità PP.AA. Il Comitato di Premiazione– nominato dal Ministro per la FunzionePubblica – ha individuato le 15 amministrazionivincitrici, tra le quali è rientratal’Agenzia delle Dogane, per la categoria“Pubbliche Amministrazioni Centrali”.4 Oltre Frontiera


Luglio 2006INCONTRILa premiazione finale si è svolta il 12maggio nell’ambito del Forum P.A., allapresenza dei vertici istituzionali di Formez,CNCU, Confindustria e Dipartimentodella Funzione Pubblica che hannoconsegnato il Premio.Il risultato conseguito dall’Agenzia appareparticolarmente significativo in quantol’istituzione del Premio è finalizzata ariconoscere e valorizzare nelle organizzazionipubbliche italiane l’adozione dimodalità di gestione che mirano all’eccellenza,attraverso la pratica, sistematica,dell’autovalutazione e del miglioramentopianificato e continuo.L’esperienza maturata è importante ancheperché offre l’opportunità di ottenere prezioseinformazioni per pianificare nuovi interventied acquisire una sempre maggioreconsapevolezza e conoscenza delle aree dimiglioramento possibili. Il riconoscimentoottenuto è patrimonio di tutta l’organizzazione;un vivo apprezzamento è indirizzatoal personale tutto, il cui impegno ha consentitoil raggiungimento degli obiettividi miglioramento previsti dall’Agenzia. Unparticolare riconoscimento va al personaleche ha direttamente curato le attività dipartecipazione al Premio per l’impegnoprofuso e per la professionalità dimostratanell’affrontare questa nuova esperienza.Il coinvolgimento e l’interesse suscitatodall’iniziativa danno lo spunto per affermareche tale partecipazione deve essereripetuta, allargata a livello territoriale, ancheper mantenere incisivo il rapporto sinergicotra tutte le Strutture, nel processodi miglioramento già avviato. “Il risultato ottenuto conferma modalitàdi gestione che mirano a pratiche di eccellenza”Parigi, cerimonia di assegnazione del Global Anti-Counterfeiting Award Marc-Antoine Jamet, Presidente dell’Union des Fabricants, seduto al tavolo.In piedi da sinistra: un delegato delle Dogane Cinesi, Michel Danet, SegretarioGenerale OMD, Giuseppe Peleggi, Responsabile dell’Agenzia per la lottaalla contraffazione e Silvio Paschi, Segretario Genarale INDICAMAll’Agenzia premiinternazionali perla lotta allacontraffazioneL’impegno e i risultati conseguitidall’Agenzia sono stati premiaticon importanti riconoscimenti dilivello internazionale.Il Global Anti-CounterfeitingGroup, che riunisce le più importantiassociazioni per la lottaalla contraffazione dei maggioriPaesi occidentali (ACGinglese, APM tedesco, Andemaspagnolo, Union des Fabricantse Comité Colbert francesi,IACC americano, ecc.) e di alcuniPaesi dell’est del mondo (Cina,India), ha assegnato infattiall’Agenzia delle Dogane il GlobalAnti-Counterfeiting Award.Il premio è stato consegnato loscorso 14 giugno, nel corso diuna cerimonia che si è tenuta aParigi presso l’avveniristico RenaultSquare CommunicationsCentre, dal Segretario Generaledell’OMD, Michel Danet al responsabiledell’Agenzia per lalotta alla contraffazione, GiuseppePeleggi.Dopo quello dei produttori unaltro importante riconoscimentoè giunto dal mondo doganale:l’Organizzazione Mondialedelle Dogane, che associa169 Paesi, ha infatti premiatol’Agenzia (insieme alle doganedi Corea, Ungheria e Francia).Il WCO Recognition Award 2006è stato consegnato a Bruxellesil 30 giugno, dal Segretario Generaledell’OMD, Michel Danet,al Direttore dell’Agenzia, MarioAndrea Guaiana, in occasionedella prima edizione del WCOTrophy 2006.bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 5


SUPERDOGANA anno IV numero 2-3a cura della redazioneDogana record a TarantoI funzionari della Dogana di Taranto, in collaborazione con i militari del locale Comandodella Guardia di Finanza, hanno sequestrato 3.549.950 penne a sfera modello“Cristal”, primo sequestro al mondo di prodotti Bic per numero di pezzi e per valorecommerciale. La merce, stimata per un valore di 1.027.485 euro, era trasportata inun container proveniente da Ningbo (Cina) e diretto ad Algeri. Il maxi sequestro hacompreso anche: 18.108 paia di calzature sportive recanti i marchi “Puma”, “Adidas”e “Nike”, del valore di 2.172.960 euro, scoperti in un container proveniente da Chiwan(Cina) e diretto a Bar (Montenegro);·8.637.600 CD e DVD vergini recanti ilmarchio “Princo”, in violazione dei dirittidi privativa industriale della società produttrice olandese Philips, rinvenuti in 7container provenienti da Taiwan e del valore di 6.118.400 euro. Rendendo noti irisultati, il Direttore Regionale delle Dogane per la Puglia e la Basilicata, Paolo Pantalone,ha sottolineato che solo grazie all’attività preventiva di analisi dei documentiin possesso della Dogana è stato possibile individuare le partite “a rischio”, sulle qualisono stati disposti gli accertamenti del caso. Pantalone ha altresì messo in evidenza laprofessionalità dei funzionari doganali che, anche grazie ai sofisticati mezzi tecnologicidell’Agenzia, hanno raggiunto un elevatissimo livello di efficienza.Operazione “Come back”:maxi sequestro a TriesteCirca 100 chilogrammi di eroina, per un valore commerciale di quasi 50 milioni dieuro, sono stati sequestrati nel punto Franco Nuovo del porto di Trieste. Si tratta dell’Operazione“Come Back”, effettuata dai funzionari della Circoscrizione Doganaledi Trieste e dai Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.La droga viaggiava in un Tir, sbarcato dalla Motonave “Adryatik”, proveniente dalporto di Istanbul e diretto nel Nord della Germania.La sostanza stupefacente era composta da 190 panetti, occultati all’interno del cassonedel rimorchio e stoccata in una stretta intercapedine, tanto da poter superare icontrolli ai raggi X.Il veicolo trasportava, come riportato sui documenti doganali, sacchi di sodio collocatisu bancali e scaricabili solo con carrelli per l’elevato peso delle palette.La persona che si è presentata al porto per ritirare l’automezzo e per condurlo a destinazioneè stata tratta in arresto. Sequestrato l’automezzo e altro materiale di cuil’individuo era in possesso.Il ritrovamento è stato tuttavia possibile grazie all’attività investigativa e di analisi delpersonale della Dogana e della Guardia di Finanza nel periodo natalizio, oltre al sostanzialeaiuto delle Unità Cinofile della Guardia di Finanza, che hanno manifestatoun certo interesse verso la sottostante struttura del rimorchio.Lo sforzo di queste ultime, tra le diverse difficoltà incontrate, era contrastato dallapersistente bora che imperversava sulla zona nel momento delle operazioni.Il resto lo ha fatto la caparbietà degli uomini addetti alle ricerche e ai controlli, iquali non si sono scoraggiati quando, successivamente allo scarico completo dellamerce, si sono trovati di fronte a una perfetta struttura del rimorchio che occultava inumerosi panetti di eroina.L’ipotesi di violazione contestata è “traffico internazionale di stupefacenti”. Sottostretto riserbo, sono in corso le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia pressola Procura della Repubblica di Trieste.Evasione fiscale nelcommercio di autoI Funzionari della Circoscrizione Doganaledi Milano I, al termine di unacomplessa attività di verifica nata daun’approfondita analisi dei rischi e supportatadalla documentazione inviatadagli omologhi organi europei, hannoaccertato una rilevante evasione IVA nelsettore del commercio di autovetturenuove per una somma di 5.276.000 euro.La società a responsabilità limitata unipersonaleitaliana, oggetto dei controlli,acquistava autovetture da diversi fornitoricomunitari, omettendo di presentarela prevista dichiarazione fiscale e diversare l’IVA dovuta all’Erario.6 Oltre Frontiera


Luglio 2006SUPERDOGANAAntifrode informatica a UdineA seguito di una mirata analisi dei rischi compiuta sulle aziende operanti sul territorio,i funzionari della Dogana di Udine hanno scoperto una frode all’IVA intracomunitarianel settore del commercio dei prodotti informatici (software e parti dicomputer) per 5.291.903 euro. Due diverse società, facenti capo a una medesimapersona, con sede legale a Roma ma operanti in provincia di Udine, hanno emessofatture per operazioni inesistenti utilizzando, al contempo, fatture intestate afornitori poi risultati sconosciuti. La frode messa in atto consentiva alle società inquestione di aumentare fittiziamentei costi, traendo dalle operazioni unindebito vantaggio fiscale. Al contempo,permetteva ad altri soggetticoinvolti nelle indagini di ottenereanaloghi risultati illeciti. Una dellesocietà comunitarie individuate èrisultata far parte di un cosiddetto“carosello fiscale”. Ulteriori indaginisono ancora in corso. Il fatto è statosegnalato alla Magistratura, con notiziadi reato a carico del legale rappresentantedelle due società.La Carta della Qualità dei ServiziL’Agenzia delle Dogane si doterà entro settembre della Carta della Qualità dei Servizi,strumento che consentirà di informare ogni utente dei servizi disponibili, sulle modalità diaccesso, dei diritti derivati e di come poterli esercitare, garantiti ai cittadini dalla Direttivadell’allora Presidente del Consiglio Ciampi, del 1994. La Carta della Qualità dei Servizi rappresentaanzitutto l’impegno che l’Agenzia assume per rendere la propria azione “trasparente” edal servizio del consumatore. Nella Carta ci sarà un breve cenno storico sulle Dogane, sulle loroattività e sulla struttura organizzativa con cui operano sul territorio, sulla strategia del servizio,sui canali di relazione, sulle modalità di erogazione, sugli impegni per il miglioramento dellaqualità delle prestazioni e sui diritti del Cittadino. L’Ambasciatore del Paraguay,Jorge Figueredo con Mario Andrea GuaianaAccordo antillecitiin vista col ParaguaySi sono incontrati lo scorso 19 maggio,presso la sede delle Dogane di Roma, ivertici dell’Agenzia e la rappresentanzadiplomatica del Paraguay in Italia. Il Direttoredell’Agenzia delle Dogane, MarioAndrea Guaiana, ha accolto gli ospiticon la consueta cordialità, in compagniadi Roberta De Robertis, Direttore Regionaleper la Campania e la Calabria, CinziaBricca, Direttore dell’Ufficio Antifrode,Francesco Napoletano, Direttore dell’UfficioComunicazione e Relazioni Esterne,e Natalina Cea, Direttore dell’Ufficioper la Cooperazione in sede Comunitaria.In rappresentanza della Repubblica delParaguay, hanno preso parte all’incontrol’Ambasciatore Jorge Figueredo, il MinistroJuan Ignacio Livieres ed EdgarErnesto Villalba, Responsabile del serviziodi verifica delle Dogane del Paraguay.L’argomento principale della riunione èstato la richiesta di scambio di informazionirelative a un rilevante carico di cocaina,scoperto con altra merce di origineparaguayana in un container nel portodi Gioia Tauro. Su proposta del Direttoredell’Agenzia, Mario Andrea Guaiana,subito accolta dai diplomatici paraguayani,l’incontro è stato quindi consideratoun’occasione per discutere di un futuroaccordo di cooperazione doganale tra idue Paesi, finalizzato a rendere ancora piùefficace la lotta ai traffici illeciti su scalainternazionale. Tutto questo, soprattutto,alla luce del fatto che l’Italia è il maggiorimportatore di materie prime dal Paraguay,quindi porto di transito di grandeimportanza strategica e commerciale pertutto il mercato europeo.bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 7


Luglio 2006PRIMO PIANOInformazioneTra molte conferme e mille novitàDai riconoscimenti prestigiosi in ambito europeo ai nuovi strumenti di comunicazionedi Francesco NapoletanoDirettore dell’Ufficio Comunicazione e Relazioni EsterneLa globalizzazione dei mercati, lavelocità vertiginosa dei mutamentinella società odierna impongonoil raggiungimento di obiettivisempre al passo con l’evoluzione dei tempi.Oggi, l’Agenzia delle Dogane si inseriscein questa realtà in divenire con costantedinamismo e vigore, e l’Ufficio Comunicazionee Relazioni Esterne è il testimonialdel grande impegno profuso dall’Agenziaper la tutela dell’Azienda Italia.In tal senso, il nostro scopo primarioè quello di mantenere viva l’immaginedell’Agenzia, evidenziandone i differentiaspetti, anche attraverso la diffusionedei risultati e dei traguardi raggiunti consempre maggiore slancio ed efficacia,nel rispetto delle regole del commerciointernazionale.In questo numero di Oltre Frontiera,abbiamo dato più spazio ai contributitecnici dei nostri Direttori di Area e delleDirezioni Regionali.Il Premio Qualità PP.AA. 2006 nellacategoria “Amministrazioni Centrali ePeriferiche dello Stato”, ricevuto nell’ambitodel Forum P.A. 2006, rappresentail riconoscimento del processo di miglioramentocontinuo delle perfomancedell’Agenzia, volte alla soddisfazione delcittadino/utente.Il Global Anti-Counterfeiting Award,ricevuto a Parigi e consegnato dal SegretarioGenerale dell’OMD, Michel Danet,dimostra l’impegno e i risultati raggiuntinella lotta alla contraffazione da partedall’Agenzia delle Dogane, che si collocaal primo posto tra le dogane europee peril maggior numero di sequestri di prodotticontraffatti, di cui oltre 11 milionisolo nel 2005 (come messo in risaltonella motivazione letta durante la consegnadel premio).L’e-Europe Awards, Oscar europeo2005, menzione d’onore ottenuta dalprogetto Falstaff, tra le migliori iniziativedi e-government in ambito europeo.Il successo di tali risultati è frutto dellamaggior efficacia dei controlli operatidall’Agenzia delle Dogane e viene ricondottoa due fattori:• lo sviluppo di una banca dati multimedialedei prodotti autentici nel sistemainformativo doganale (progetto Falstaff);• l’efficace dialogo con tutti i titolari diinteressi dei diritti di proprietà intellettuale.Un accenno anche ai nuovi progetti.La Carta dei Servizi dell’Agenzia, chepermette di creare un “filo diretto” traente erogatore ed utenti, in base a precisistandard qualitativi e/o quantitativi, è ormaiin via di pubblicazione. Tale strumentoconsentirà agli utenti di avere a disposizioneun agile mezzo di consultazioneper orientarsi sui modi per accedere alleinformazioni, sui servizi e sui propri dirittiin materia doganale.La realizzazione della Carta è tra le attivitàpreviste nell’ambito del progetto dell’Agenzia,denominato “Qualità – Sistemidi ascolto e Comunicazione”.ITA.C.A. ITAlian Customs Agency saràtra breve il nostro nuovo Portale.Unico punto d’ingresso ai contenuti e alleapplicazioni dell’Agenzia, sarà una vera epropria scrivania di lavoro a disposizionedi quanti fra noi vorranno usufruirne conun motore di ricerca, una rubrica con idati di tutti i dipendenti dell’Agenzia,un forum di discussione su temi di particolareinteresse. Consentirà, inoltre, lacondivisione di aree e cartelle, e permetterà,infine, la creazione di un mercatinoutilizzabile quale piccola Porta Porteseper i dipendenti delle Dogane.Sarà, di certo, un idoneo mezzo di partecipazionealla vita dell’Agenzia da parte deicolleghi degli Uffici periferici, molti deiquali, inviando un gran numero di e-mailal nostro Ufficio Comunicazione, hannogià voluto esprimere consenso e soddisfazioneper le iniziative già promosse.Un sentito ringraziamento a tutti loro, daparte mia e dei miei collaboratori, perchéquesto consenso è la “benzina verde” checi serve a percorrere tutta la strada, spessoin salita, che abbiamo davanti! bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 9


FOCUS anno IV numero 2-3Anche l’Agenzia delle Dogane sulpodio delle Olimpiadi a TorinoAlla buona organizzazione dell’evento internazionale ha contribuito anche l’efficacelavoro svolto dagli uffici doganali della città che ha ospitato la XX edizione dei Giochidi Michele Branca, Direttore Regionale del Piemonte e della Valle d’AostaIl grande successo ottenuto dallamanifestazione sportiva, confermatodalla massiccia affluenza dispettatori e riconosciuto dal Presidentedel CIO Jacques Rogge, è stato fruttodi una macchina organizzativa ottimamentegestita dal TOROC (Comitato perl’Organizzazione dei XX Giochi OlimpiciInvernali Torino 2006).Alla buona organizzazione dell’evento hacontribuito anche l’efficace lavoro svoltodall’Agenzia delle Dogane, in particolaredagli Uffici della città ospitante i Giochi.Il 26 novembre 2004 il Direttore Regionaleper il Piemonte e la Valle d’Aostaha costituito un “Gruppo di Coordinamento”finalizzato alla trattazione conil TOROC delle problematiche connesseall’organizzazione della manifestazionesportiva. Sono state convocate riunioniperiodiche per esaminare le varie richieste,aventi rilevanza doganale, pervenutedal TOROC. L’attività svolta dal “Gruppodi Coordinamento” congiuntamente alComitato Organizzatore ha portato allaemanazione, il 20 settembre 2005, dellacircolare contenente i principali istitutiprocedurali applicabili alla movimentazionedelle merci e dei passeggeri perla manifestazione olimpica. Successivamente,in data 6 dicembre, è stato redattoil “Manuale operativo” per uniformareil modus operandi degli Uffici doganalicoinvolti nell’evento, inviato dal TOROC,in lingua, a tutte le delegazioni sportive.La Dogana di Torino e la Dogana aeroportualedi Caselle Torinese hannosaputo conciliare le esigenze di speditezzadelle operazioni doganali con gliobblighi di osservanza delle disposizioninormative comunitarie in campo tributarioed extratributario. La cerimonia di apertura dei giochi olimpici invernali di Torino 2006 Michele BrancaInfatti, l’eccezionalità dell’evento e l’enormeaggravio di lavoro che ne è derivatonon hanno colto impreparati gli Ufficiche, dimostrando grande duttilità, hannosaputo adattarsi repentinamente allenuove esigenze garantendo il pieno svolgimentodelle pratiche doganali.Ciò è stato possibile grazie alla consolidataprofessionalità dei funzionari coinvolti,nonché all’introduzione di opportuni accorgimentiche hanno consentito di rimodularel’attività doganale per adattarla allestraordinarie esigenze della macchinaorganizzativa della manifestazione.In particolare, presso la Dogana di Torino,sono state create corsie “preferenziali”dedicate alle merci “olimpiche”, sonostate costituite opportune “task forces”di pronto impiego ed è stato prolungatol’orario di lavoro sino a tarda sera al finedi agevolare l’effettuazione delle operazionidoganali.Considerato il ruolo operativo-strategicodella Dogana aeroportuale di CaselleTorinese, si è provveduto a rafforzarnel’organico con personale distaccato10 Oltre Frontiera


Luglio 2006 005FOCUSdalla Dogana di Torino e dall’UfficioTecnico di Finanza di Torino in relazioneall’attivazione di 24 nuovi “check-in”attraverso i quali sono transitati circa321.000 passeggeri; in particolare la Famigliaolimpica era composta da 25.000membri accreditati.Il considerevole flusso di viaggiatori hacomportato un’accentuata richiesta, daparte dei viaggiatori extra Ue, di apposizionedel “visto uscire” sulle fatture relative abeni acquistati in Italia, destinati all’usopersonale e trasportati fuori del territoriodoganale dell’Unione europea: nel periodosono stati vistati 3.114 documenti.L’introduzione nel territorio comunitariodelle merci destinate alle Olimpiadi èavvenuta utilizzando la procedura dell’importazionein franchigia, prevalentementeper i bagagli al seguito dei viaggiatori,e dell’ammissione temporaneaper le restanti merci.Quest’ultimo regime doganale ha consentitonotevoli semplificazioni per lafluidità delle operazioni doganali. È stato,infatti, estremamente facilitato l’ingressonel territorio doganale dell’Unioneeuropea delle attrezzature necessariealla realizzazione dei servizi radiofonicie televisivi, che hanno contribuito allacopertura mediatica in tutto il mondodell’evento sportivo.Nel dettaglio, in questo periodo sono Una veduta notturnadella Mole Antonelliana, a Torino Personale delle Dogane in servizio all’aeroporto di Torino-Casellestate effettuate in aggiunta all’ordinariaoperatività: 225 operazioni di introduzione verbaledi materiale audiovisivo di società qualiNBC, Canadian Broadcasting Corporation,Panasonic, General Electric, MatsuhitaElectric Industrial e TV Azteca; 422 dichiarazioni doganali relative amerci varie quali abbigliamento e attrezzatureper le varie discipline sportive,altoparlanti e materiale elettrico, metaldetector, zaini e borse, computer, videoregistratorie schermi a cristalli liquidi; 278 temporanee importazioni usufruendodelle agevolazioni previste dall’utilizzodel Carnet ATA.Molta attenzione è stata rivolta all’attivitàantifrode, al traffico di armi, di esplosivi edi stupefacenti e al rispetto delle normein tema di sicurezza alimentare.Nell’ambito dell’azione di contrasto aitraffici di sostanze stupefacenti sono statirafforzati, presso la Dogana di Caselle, icontrolli sui cosiddetti “charter della neve”,considerati maggiormente a rischio.I controlli effettuati durante il periodoolimpico sui turisti in transito, con il supportodei cani antidroga della Guardia diFinanza, hanno portato alla scoperta dihashish e marijuana, nascosta in thermos,scarponi e racchette da sci, conconseguenti sanzioni a carico di 32 turisti.Degna di nota è la scoperta di 10 kg di cocainaabilmente occultata in un bagaglio“smarrito” appartenente a un viaggiatoreproveniente dal Brasile.In tema di controlli sulla sicurezza diprodotti destinati al consumo, particolareattenzione è stata prestata aiviaggiatori provenienti da paesi del SudAmerica e dalla Cina, giunti a Torino viaMadrid e Londra. Tali controlli hannoportato al sequestro e alla successiva distruzionedei seguenti prodotti: 35 kg dicarne, 34 kg di pesce, 13 kg di formaggi,22 kg di altri alimenti.Pari attenzione è stata rivolta al contrastodelle violazioni alla normativa valutariae i relativi controlli hanno portatoal sequestro di 21.636 euro.Per il settore medicinali sono state rilasciate,dall’Ufficio Sanità Aerea di Caselle,particolari autorizzazioni agevolativeall’importazione di medicinali ad uso deicomponenti dei Comitati Olimpici di GranBretagna, Kazakistan, Bielorussia, Coreadel Sud e Cina, che hanno consentito disnellire ulteriormente le operazioni disdoganamento. I Giochi Olimpici Invernalidi Torino 2006 hanno rappresentatoun’irripetibile esperienza, affrontata comeuna stimolante sfida, che ha arricchito ilbagaglio professionale del personale doganalecoinvolto, che ha meritato senz’altroun posto sul podio morale di questeOlimpiadi per avercela… messa tutta! bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 11


COMUNICAZIONE anno IV numero 2-3RiflessioniTutto quello che c’è da saperesulla nomenclatura tariffariaLe attività e il know how espressi dagli uffici e dai Comitati del settore sono ancoratroppo poco noti, nonostante rivestano un ruolo strategico per l’intero “sistema Italia”di Paolo Di RomaDirettore Area Centrale Gestione Tributi Paolo Di Romadella nomenclatura tariffariasi occupa di un settoreL’Ufficioche, probabilmente, non suscitala curiosità di molti, in quanto ritenutoun ambito strettamente tecnico e la cuistessa definizione non esercita alcuna attrazionesubliminale.Ci sembra invece utile spiegare, con semplicità,ma con chiarezza si spera, comeanche in questo Ufficio si contribuiscaa proteggere e a valorizzare gli interessieconomici nazionali nonché a facilitare glioperatori commerciali nell’espletamentodelle loro attività.L’esemplificazione magistrale è rappresentatadalla partecipazione dei funzionaridell’Agenzia ai Comitati della nomenclaturatariffaria per i vari settori in cui questa èarticolata: Comitato del settore Agri-Chimica,del settore Tessili e del settore Meccanicae Varie. Comitati che si svolgonoperiodicamente nelle sedi comunitarie, inoccasione dei quali occorre assicurare allesfaccettate dinamiche che si intersecanola scansione più idonea, strumentale alleposizioni che si intendono sostenere.La dogana è il luogo in cui transita ognimerce che possa essere oggetto di negoziazionecommerciale, proprio come laporta di uscita e di entrata di uno sterminatomercato in continuo mutamento.Ciò avviene in base a regole precise: innumerevoliaccordi tra Organismi, Stati eAssociazioni di categoria. Regole che peròrichiedono un continuo aggiornamento.Detto così può sembrare un’attività diroutine. Nella realtà significa riuscire aspuntarla con i colleghi d’Oltralpe, adesempio nel settore della Meccanica, oveconfluiscono le più astruse diavolerie dell’elettronicae dell’informatica o i più sofisticatimarchingegni della domotica, suiquali gli interessi nazionali dei singoli Statimembri non sempre coincidono. I colleghicomunitari, tra l’altro, spesso sono degliingegneri o dei periti elettronici, all’occorrenzaaffiancati da consulenti esterni, ingrado di esprimere il massimo livello dellaspecializzazione tecnica.Per trarre le dovute conclusioni circa“Ciò che conta è lacapacità di argomentarele proprie motivazioni”l’aspetto strategico derivante dalla partecipazioneattiva a tali Comitati, basterebbeconsiderare che, “riuscire a spuntarla” inalcuni casi può significare “spuntare” undazio zero contro un dazio del 6% a favoredi un produttore nazionale. È evidenteche portare a casa un siffatto risultatopossa essere considerato meritorio. Glistessi scenari riguardano i Comitati tecnicidell’Agri-Chimica e dei Tessili, entrambialle prese con problemi di classificazione,relativi ai prodotti di ultima generazioneche richiedono soluzioni normative semprenuove.Nessuno dei funzionari doganali responsabilidei suddetti settori può dichiararsiinquieto e diffidente nell’apprendere i progressidella scienza e della tecnica, perchéè scontato ritenere che, di lì a breve, nuovi“arnesi” con caratteristiche inimmaginabiliai comuni mortali verranno commercializzatima, prima, saranno oggetto di disputee argomentazioni nei relativi Comitati. Èfacile intuire come anche la semplice letturadi Focus o la visione di una trasmissionedi Piero Angela potrebbero risultarecontroindicate nelle ore serali.Continuando ad essere semi-seri, va dettoanche come in alcuni dibattiti si possa incredibilmente,talvolta, dimostrare tutto eil contrario di tutto, un po’ come la filosofia,la politica o... l’astrologia. Quello chespesso conta è la capacità dialettica di argomentarele proprie motivazioni, il guizzoe la prontezza nel ribadire alle osservazionidi quelli che in un certo senso sono degliantagonisti. Va ribadito, comunque, chel’impegno e le capacità dei funzionariincaricati di seguire i settori in questionetalvolta permettono di riportare a casavittorie significative per l’amministrazione,nonché soddisfazioni personali per glistessi, insieme alla consapevolezza di averdato un contributo alla causa del “sistemaPaese”, che risulta quanto mai non essereun semplice slogan. 12 Oltre Frontiera


Luglio 2006COMUNICAZIONEArea PersonaleFacciamo il punto sulle ultimenovità del settore reclutamentoProcedono a ritmi serrati le azioni di assunzione da parte dell’Agenzia delle Dogane.I profili professionali già operanti e tutte le procedure concorsuali attualmente in attodi Bernardo CoccoliDirettore Area Centrale Personale e Organizzazione Bernardo CoccoliÈ imminente, inoltre, l’inizio dello stageprevisto per i concorsi per l’assunzionea tempo indeterminato di 60 funzionaritributari e 20 chimici, essendo già stateespletate tutte le prove scritte e, per ichimici, il prescritto colloquio di linguastraniera.Procedono a ritmi serrati anche le altreazioni di reclutamento dell’Agenzia.Quattro sono i nuovi concorsi banditi ainizio anno: a febbraio sono state avviatele procedure concorsuali autorizzatecon DPCM 4 agosto 2005 per il reclutamentodi 70 dirigenti, 50 operatoritributari, 20 operatori sala macchinee 20 ingegneri. Per queste ultime dueprocedure, nei mesi di maggio e giugnosi sono tenute le prime prove.Ulteriori ingressi di personale potrannoderivare da altre procedure già previsteper il prossimo futuro dal documentodi programmazione del fabbisogno dipersonale 2005-2007.A tal fine, è in corso di formalizzazionela richiesta al Dipartimento della FunzionePubblica per l’avvio di ulterioriconcorsi per il personale della terza areae dell’area dirigenziale.Infine, per quanto riguarda la possibilitàdi assunzioni in deroga, a fine aprile2006, come previsto dalla vigente normativa,sono state completate le proceduredi assunzione sulla base delleautorizzazioni ottenute dall’Agenzia nelcorso del 2005. data lo scorsoanno alle azioni di reclutamentoinizia a offrire i primi L’accelerazionetangibili frutti.Il nuovo anno ha infatti portato nuoveassunzioni presso gli uffici dell’Agenziadelle Dogane.Sono state immesse in servizio le 300unità di personale con contratti di formazionee lavoro, reclutate con le seiprocedure selettive avviate a tal finenello scorso settembre 2005. Queste lenuove professionalità assunte:150 collaboratori tributari70 assistenti tributari25 chimici25 assistenti tecnici di laboratorio20 programmatori di sistema10 collaboratori statistici“Ulteriori ingressidi personale potrannoderivare da iniziativegià previste peril prossimo futuro”Il 27 luglio ed il 1° di agosto sono le datestabilite rispettivamente per la provapre-selettiva del concorso dirigenziale eper la seconda prova degli ingegneri.La procedura relativa ai 50 operatori tributariè prevista invece per il 12 settembre,in quanto l’elevatissimo numero dicandidati (circa 19.000) ha comportatotempi tecnici evidentemente non brevi. Alcuni giovani duranteun corso di formazione13bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 13


PUBBLICA AMMINISTRAZIONE anno IV numero 2-3TributiEfficienza ed efficacia in DoganaUn clima di incertezza coinvolge l’erogazione dei servizi alle frontiere e la tutela deipubblici interessi. Tra le possibili soluzioni, seguire la via della Conferenza dei servizidi Pasquale De Felice, Direttore Regionale del VenetoSe è vero che il rilancio dell’economiadi un Paese passa ancheattraverso la capacità dellostesso di “assecondare”, con l’azionedello Stato-amministrazione e dello Stato-apparato,la “corsa” delle imprese, èdi tutta evidenza la “mission” alla qualesiamo chiamati dalle forze produttivee commerciali con cui ci confrontiamoogni giorno: erogare servizi, espletarecontrolli e tutelare i pubblici interessi, dicarattere tributario ed extra-tributario,in maniera sempre più dinamica, contestualizzandola nostra azione con quelladegli altri soggetti pubblici che operanoin dogana.Facciamo l’esempio del Porto di Venezia.Esso movimenta, mediamente, 30 milionidi tonnellate di merci, con sbarchi edimbarchi di navi in costante aumento,oramai superiori alle 5.000 unità annue.Pensiamo, ancora, al movimentocontainer: si è passati dai quasi 100.000del 1982, agli attuali 300.000, mentreil traffico passeggeri, quasi totalmente Personale delle Dogane in servizio in aeroporto“L’allargamento dell’Unione europea ha lanciato”nuove sfide che richiedono più organizzazionecrocieristico, supera il milione di passeggeriogni anno. Innanzi a simili cifre,è facile comprendere il diffuso malessereche il ceto economico-commercialee gli operatori delle spedizioni manifestanonei confronti di una ripartizionedelle competenze, tra organi e ministeridiversi, che determina una inevitabilemoltiplicazione degli interventi operativi,un aumento esponenziale dei costi diverifica e di movimentazione dei prodotti,una dilatazione dei tempi di sosta deitrasporti e di quelli di esecuzione delleoperazioni doganali, in un clima di confusionee di incertezza, con inevitabilieffetti negativi per l’utenza.Pensiamo all’analisi della sfera merceologicadei beni di origine animale evegetale. Per il loro sdoganamento, devonointervenire, oltre agli uffici doganali,gli organi dei Ministeri della Salutee delle Politiche Agricole e Forestali. Gliuffici periferici della Sanità Marittima,Aerea e di Frontiera (USMA) sottopongonotutte le partite di merci di interessesanitario, compresi gli alimenti diorigine non animale destinati al consumoumano, provenienti da Paesi extraeuropei,ad un controllo igienico-sanitario.Direttamente sulla merce, quindi,il personale tecnico dell’USMA effettuacontrolli sanitari, ispettivi e/o analiticivolti a evitare che prodotti contaminati,adulterati, tossici o non rispondentialle vigenti normative sanitarie possanoessere commercializzati in Italia e neglialtri Paesi dell’Unione. Quindi, l’USMArilascia il nulla-osta all’importazionee all’introduzione nel territorio comunitario.Se le merci vengono dichiarate“non ammissibili” all’importazione,vengono contestualmente informati glialtri USMA e tutti gli Stati membri dell’Unione.Il Corpo forestale dello Stato, invece,espleta il servizio CITES (Conventionon International Trade of EndangeredSpecies), per tutelare talune specie dipiante e animali minacciate di estinzioneimpedendone l’entrata e l’uscita dalterritorio nazionale.In Italia, l’attuazione della Convenzioneè affidata a diversi Ministeri (Ambiente,Finanze e Commercio con l’Estero), ma laparte più importante è svolta dal Ministerodelle Politiche Agricole. Quest’ultimo èstrutturato in un Centro di Coordinamen-14 Oltre Frontiera


Luglio 2006PUBBLICA AMMINISTRAZIONEto, presso la Direzione Generale in Roma,e in 40 uffici periferici.Questa breve analisi offre la chiara visionedi come una serie di organi, anchein tempi distinti e con modalità differenziate,vengono chiamati ad agire inordine alla medesima spedizione. Il sistemaè dunque caratterizzato da evidentidiseconomie procedurali, conseguentialla necessità di attendere l’arrivo di unamolteplicità di autorità per dare esitodoganale a specifiche merci. Ognuna diesse compie un segmento del complessoprocedimento di accertamento, con l’inevitabileconseguenza di arrecare disagiai trasportatori, generare costi aggiuntivialle transazioni e causare tempi di attesae di sosta non tollerabili dal vorticososvilupparsi del commercio estero. Inoltre,mentre gli uffici doganali sono dislocatilungo il territorio nazionale in correlazionealle esigenze emergenti dal mondodella produzione e del commercio, glialtri dicasteri sono presenti con articolazioniperiferiche solo in limitate areeterritoriali del Paese.Basti pensare che gli uffici di Sanitàmarittima si trovano solo in 15 città,lasciando il resto del territorio senza ilnecessario presidio. A titolo esemplificativo,si pensi che il funzionario dell’ufficiodi Sanità di Venezia, competenteper il Veneto e il Trentino-Alto Adige,deve affrontare, se chiamato a visitaremerce dichiarata in importazione pressola dogana del Brennero, un percorso di640 chilometri tra andata e ritorno, riversandosull’importatore le relative spesedi missione e di certificazione.Un’ulteriore distonia è nel disallineamentodelle modalità con cui gli Uffici svolgonoi propri compiti. Mentre infatti l’Agenziadelle dogane, nel rispetto del D.P.R.8.5.1985 n. 254 attuativo della direttivacomunitaria n. 83/643, deve assicurare ilpassaggio delle frontiere ai veicoli e allemerci 24 ore su 24, nonché il disbrigo delleformalità di sdoganamento per almenodieci ore giornaliere, altri uffici limitanol’orario di servizio dalle 8.00 alle 14.00,cosicché gli interventi richiesti oltre taleambito temporale vengono rimandati algiorno successivo. La rapidità degli scambiinternazionali, specie nell’era dellacrescente globalizzazione dell’economiae dei mercati, non può subire similistrozzature.Urgono, allora, una profonda razionalizzazionedelle attività pubbliche e ladefinizione di un assetto organizzativoche assicuri reale efficienza all’apparatoamministrativo dello Stato. Va anche ribaditoche l’alluvionale produzione legislativae l’ipertrofia burocratica finisconoper cristallizzare situazioni di debolezzae di incapacità del sistema a risponderecon efficienza alle sfide rese più delicatedall’allargamento dell’Unione.In conclusione, diventa indifferibile concentrarein un solo centro di responsabilitàpiù competenze, dotandolo dellenecessarie professionalità. La stradapercorribile potrebbe essere un ampliamentodelle funzioni degli attuali LaboratoriChimici delle Dogane, in strettacorrispondenza con le necessità dellerealtà locali, assicurando però le risorseumane indispensabili attraverso il trasferimentodi personale in esubero deiministeri interessati, ovvero mediantel’immissione di forze nuove dall’esterno.In tal modo, si ridurrebbero gli oneri digestione degli apparati amministrativicoinvolti e le spese di gestione delleunità lavorative attualmente impiegate.Iniziative del genere non sono nuove nelnostro ordinamento. L’art. 1 del citatoD.P.R. n. 254/1985, infatti, ha previstola sinergica azione dei Ministri competentiallo scopo di concretizzare unadelega delle rispettive funzioni agli ufficidoganali. Inoltre, l’art. 126 del D.Lgs.31.2.1998 ha statuito la possibilità, per ilMinistero della Salute, di avvalersi delleaziende USL per conferire i controlliigienico-sanitari delle merci, da esperireall’atto dell’attraversamento dellefrontiere dello Stato. Bisogna inoltrerammentare che la Finanziaria 2004 haprevisto, all’articolo 4, c. 57, l’istituzionedello “Sportello unico doganale” persemplificare le operazioni di importazioneed esportazione e per concentrare itermini delle attività istruttorie, anche dicompetenza di amministrazioni diverse,connesse alle predette operazioni. Essoè destinato a concentrare, ai sensi delsuccessivo c. 58, tutte le istanze inviateanche in via telematica dagli operatoriinteressati e a inoltrare i dati raccolti aglienti pubblici interessati. I provvedimentilegislativi anzidetti non hanno avutopratica attuazione, verosimilmente perun conservatorismo amministrativo, voltoalla difesa delle specifiche competenzee prerogative dei singoli uffici.Per sconfiggere le resistenze interne agliapparati si dovrebbe seguire la via dellaconferenza di servizi, presieduta daautorità politiche di rilievo, con ampipoteri decisionali, sorrette dalla profondaconvinzione di snellire le proceduree incrementare l’efficienza dell’apparatopubblico nelle sue varie espressioni. bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 15


EUROPA anno IV numero 2-3ConsuntiviI gemellaggi amministrativitra l’Europa e il MediterraneoNati come istituti primari per favorire l’adesione comunitaria dei Paesi dell’Europacentrale, si articolano soprattutto in attività di formazione e di assistenza tecnicadi Paolo Ferrari, responsabile della Task Force per i gemellaggi La delegazione per il Gemellaggiocon la Slovacchia, con i Project LeaderPavol Ruza e Domenico TribuzioLo strumento dei gemellaggiamministrativi – istituito dallaCommissione europea nel 1998nell’ambito del programma PHARE, alloscopo di fornire aiuti economici a favoredella Polonia e dell’Ungheria (Polandand Hungary Assistance for Restructuringof the Economy) – ha costituitoinizialmente uno degli istituti primaridella cosiddetta “strategia di preadesione”,con l’obiettivo finale dell’adesioneall’Unione europea dei dieci Paesidell’Europa centrale (Bulgaria, Estonia,Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia,Repubblica Ceca, Romania, Slovacchiae Slovenia).Le attività dei gemellaggi sono caratterizzatedalla combinazione di vari strumentidi formazione e assistenza tecnicaquali, a titolo esemplificativo: missionidi breve o medio periodo di esperti nazionalidello Stato membro che si recanonel Paese beneficiario; attività di consulenzae di drafting normativo; seminarie tirocini o visite di studio di funzionaridel Paese beneficiario nelle Amministrazionidello Stato membro.A seguito dei risultati ampiamente positiviregistrati in tale ambito, i gemellaggisono stati estesi anche agli Stati destinataridella cosiddetta “Politica Europeadi Vicinato”, attingendo le relative risorsefinanziarie – oltre che dal citato programmaPHARE – anche da altri specificiprogetti di cooperazione ed assistenza,quali CARDS, TACIS e MEDA.In particolare, il programma CARDS èrivolto ai Paesi dei Balcani occidentali(Albania, Serbia-Montenegro, BosniaErzegovina, ex Repubblica Jugoslava diMacedonia).Il programma MEDA si riferisce ai Paesimediterranei che hanno concluso conl’Ue un accordo cosiddetto “Euromediterraneo”,al fine di assicurare una correttaed efficace attuazione degli Accordidi associazione.Infine, nel programma TACIS, rivolto allaCSI, ovvero ai Paesi dell’ex URSS, e allaMongolia, l’istituto in questione è direttosoprattutto alla modernizzazione e alrafforzamento delle Pubbliche Amministrazionidi tali Paesi, con la creazionedi un IBPP, “Institution building partnershipprogramme”.Lo strumento dei gemellaggi amministrativiè tuttora operante nei riguardidei dieci nuovi membri dell’Ue, anche senon più nel quadro del programma PHA-RE, bensì a titolo di Transition Facility.L’attività dell’Agenzia nel 2005Nel corso del 2005, l’Agenzia delle Doganesi è aggiudicata cinque progetti digemellaggio, quattro dei quali con Paesidell’area MEDA (Regno del Marocco, RegnoHashemita di Giordania, Repubblicadel Libano e Repubblica della Tunisia) euno nel quadro della Transition Facility(Repubblica della Slovacchia).Tutti i progetti prevedono l’organizzazionedi numerose attività, quali corsi e seminarispecifici, affiancamento nella redazione ditesti legislativi e regolamentari, visite distudio presso gli Uffici centrali e perifericidell’Agenzia e la fornitura di software finalizzatialla gestione e alla semplificazionedelle procedure doganali.Attualmente, sono in corso il gemellaggiocon il Marocco, che ha avuto inizio adicembre 2005, e quello con la Tunisia(partito alla fine di febbraio), mentrea breve partiranno anche le attività diformazione e di assistenza tecnica alleDogane libanesi e giordane.Più in dettaglio, il progetto di gemellaggiocon il Marocco, della durata di dueanni, preparato anche in collaborazionecon il Ministero delle Attività Produttive,prevede la messa in opera di un vastoprogramma di attività per la modernizzazionee la semplificazione delle proceduredoganali e del commercio, al fine dimigliorare l’interscambio internazionale,anche con i Paesi dell’Unione europea.Il gemellaggio con la Tunisia, delladurata di un anno, riguarda, oltre all’adeguamentodella legislazione tunisinanei settori dell’origine delle mercie dei regimi doganali economici, ancheil rafforzamento della comunicazione internaed esterna dell’Amministrazionedoganale tunisina.16 Oltre Frontiera


Luglio 2006EUROPA Incontro tra i Direttoridella Comunicazione delle DoganeTunisine e ItalianeIl gemellaggio con la Giordania, delladurata di due anni, si inserisce nell’ambitodella messa in opera dell’Accordo diAssociazione tra il Regno Hashemita diGiordania e l’Unione europea, con particolareriguardo all’aspetto del supportoper la stabilità nel settore economico econ l’obiettivo di medio termine dellacreazione di una zona di libero scambiocommerciale euro-giordana.In tale contesto, l’Agenzia delle Dogane,mediante i propri esperti, forniràun efficace programma di assistenzatecnica e formazione per rafforzare la“capacity building” delle Dogane giordanee per permettere l’adozione degli attilegislativi e regolamentari indispensabiliall’introduzione dei cambiamenti tecnicinecessari. Nello specifico, sarannodelineate le strategie per l’attuazione diun’efficace politica di gestione delle risorseumane, finanziarie e tecnologiche,attraverso specifici progetti finalizzatia migliorare l’efficienza della strutturadoganale e le performance del personaledoganale, con una adeguata pianificazionestrategica.Sarà inoltre previsto un pacchetto di interventifinalizzato, da un lato, a incentivarel’introduzione di sostanziali semplificazioninelle procedure doganali a favore delcommercio lecito e, dall’altro, a garantirela corretta applicazione della normativadoganale e l’individuazione e la repressionedelle frodi e dei traffici illeciti.Ancora, sempre nel quadro dell’Accordodi Associazione tra il Libano e l’Unioneeuropea, il progetto di gemellaggio conil Libano si prefigge l’obiettivo di rafforzaree modernizzare il quadro legislativo eregolamentare, semplificare le proceduredoganali e migliorare l’efficacia dei controllinel settore dell’importazione, dellatrasformazione e della commercializzazionedegli oli minerali.Da ultimo, si è recentemente conclusoil gemellaggio con l’AmministrazioneDoganale slovacca, avviato lo scorso mesedi gennaio e finalizzato ad assicurarela corretta e uniforme applicazione dellanormativa comunitaria sul territoriodei nuovi Stati Membri dell’Unione europea,attraverso le opportune modifichealle strutture organizzative e un adeguatotraining rivolto al personale doganale. Inparticolare, gli esperti dell’Agenzia delleDogane hanno effettuato specifiche azionidi assistenza tecnica mirate alla formazionedei funzionari doganali slovacchinell’applicazione del diritto comunitarionel settore della Politica Agricola Comunee nel settore delle accise.I risultati e i programmi futuriDi recente, il Ministero degli Affari Esteriha diramato le statistiche – discussee approvate anche in sede comunitaria– sulle attività di gemellaggio relative albiennio 2004-2005.Dalle citate elaborazioni risulta evidenteil rilevante successo ottenuto dall’Agenziadelle Dogane, che ha contribuitoad alzare notevolmente la mediadei successi italiani.In particolare, grazie ai quattro gemellaggivinti dalla sola Agenzia delleDogane nel corso del 2005, l’Italia è attualmente,insieme alla Francia, al primoposto con 9 gemellaggi aggiudicatiin ambito MEDA, seguita a distanza daPaesi come il Regno Unito, la Germaniae la Spagna.L’Italia è, inoltre, l’unico Stato membrodell’Unione a essere presente in tutti iPaesi dell’area MEDA (Marocco, Tunisia,Giordania e Libano).Sempre con riferimento all’anno 2005,l’Agenzia delle Dogane ha la più altapercentuale (100%) di gemellaggi propostie assegnati (cinque), rispetto a“L’Agenzia ha segnato la più alta percentualedi progetti proposti e assegnati, rispetto a tuttele altre amministrazioni centrali, regionali e locali” Il Consigliere Residente in Maroccodell’Agenzia delle Dogane, Natalia Iorio,e alcune rappresentanti delle Doganedel Maroccotutte le altre Amministrazioni nazionalicentrali, regionali e locali.Sulla scia dei successi ottenuti l’annoscorso, l’Agenzia delle Dogane, in rispostaad un bando comunitario, harecentemente presentato una propostaper un gemellaggio con la Slovacchia.Avrà una durata di otto mesi, e si focalizzeràsulle materie relative allo svolgimentodei controlli sulla sicurezzagenerale dei prodotti importati dai Paesiterzi, con particolare riferimento aicontrolli sui giocattoli, sugli apparecchie dispositivi elettrici, sugli apparecchi agas, sui recipienti semplici a pressionee sui prodotti tessili, come da Regolamento(CE) n. 339/1993 e D.Lgs.n. 172del 2004. bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 17


DALLE REGIONI anno IV numero 2-3VenetoUn modello economico modernoche ricalca antiche vocazioniI distretti industriali e il loro respiro internazionale sono le carte vincenti del sistemaproduttivo della regione. Intervista al Direttore regionale dell’Agenzia delle Doganea cura di Franco Beniamino ToddePasquale De FeliceDirettore regionale per il Venetodell’Agenzia delle DoganeNato in Calabria, Pasquale DeFelice si è laureato in giurisprudenzaa Bari ed è cresciutoprofessionalmente “in dogana”.Nel 1988, ha assunto le funzioni di Capodella Circoscrizione doganale di Fortezza(Bolzano), prima di essere nominato,un anno più tardi, Direttore Compartimentaleper il Trentino Alto Adige e, dal1999, per il Veneto ad interim. Dall’aprile2001 è a capo della Direzione Regionaledi Venezia. È stato anche giudice tributarioe vice presidente della Sezione dellaCommissione Tributaria di I grado diBolzano, oltre che componente del Comitatodirettivo dell’Agenzia. Oggi, anchecome attuale membro del Comitatodi gestione, gli abbiamo rivolto alcunedomande sulla realtà veneta.Quali sono, a suo parere, le vicendestoriche che hanno visto il Venetoprotagonista? Questa regione deve la sua dinamicitàeconomica anche alla particolare collocazionegeografica, nello snodo strategicodel Nord-Est d’Italia, principale puntodi passaggio tra Mediterraneo ed EuropaSettentrionale e Orientale. Abitata giànella preistoria, nell’età del Bronzo (IImillennio a.C.) vide l’insediamento degliEuganei. Successivamente, giunse dall’attualeTurchia il popolo dei “Veneti”, diorigine indoeuropea, dopo la distruzionedi Troia. Allora come oggi, era una popolazionepacifica, interessata a mantenerebuoni rapporti commerciali, a coltivareuna propria lingua ed una forte religiosità.Già nel I millennio a.C. commercializzavanol’ambra, allora ricercatissima,dai Paesi baltici verso gli Etruschi e iGreci. Il loro centro principale era Este, aipiedi dei colli Euganei, ma avevano unacerta importanza anche Padova e Verona,Treviso e Altino, Montebelluna, Asolo e,nella valle del Piave, Mel e Calalzo nelCadore. Latinizzato con l’arrivo della dominazionedi Roma, verso il 200 a.C., sottol’Imperatore Augusto il Veneto entròa far parte dell’Impero col nome DecimaRegio Venetia et Istria. Ma alla cadutadell’Impero fu invaso e saccheggiatoda numerosi popoli barbari. Rifugiatisisulle lagune costiere, i veneti fondarononuovi centri, quali Chioggia, Caorle,Grado e Venezia. Quest’ultima iniziò lasua gloriosa avventura sul mare, e già altempo della prima Crociata (1100 d.C.),con Genova rivale, diviene una grandepotenza marinara. Un fiorente commerciotra l’Oriente (Costantinopoli, Egitto,Terra Santa), l’Italia e il Nord Europa leassicurò ricchezza e prestigio.È il periodo delle leggendarie esplorazioniveneziane? Sì. Marco Polo giunse per primo inCina. I veneziani Giovanni e SebastianoCaboto esplorarono le coste del Nord eSud America, il vicentino Pigafetta accompagnaMagellano nel giro del mondo.Verso il 1500, Venezia era al massimodel suo splendore, seppur continuamenteminacciata da altri Stati europei,gelosi della sua potenza, e dall’ImperoOttomano. Nella famosa battaglia diLepanto, dove la flotta turca fu distruttadefinitivamente, buona parte della navicristiane erano veneziane. Seguì unlungo periodo di pace e prosperità perla Repubblica di S. Marco, fino al XIXsecolo.18 Oltre Frontiera


Luglio 2006DALLE REGIONIQuali attività culturali hanno reso famosaVenezia nel mondo? In questo periodo le arti ebbero particolareimpulso: la pittura della ScuolaVeneta, con Tiziano e Giorgione, Veronese,Canaletto e Tiepolo; l’architettura,con il Longhena ed il Palladio, creatoredelle celebri Ville Venete; la letteratura,con Goldoni e Casanova; la scultura conCanova, la musica con Vivaldi, Monteverdie Tartini. Peraltro, la Serenissimagià si avviava ad una lenta decadenza,fino all’arrivo di Napoleone che posefine alla millenaria Repubblica.Ma questa è stata anche terra di forteemigrazione? Entrata a far parte del Regno d’Italia,con la grave crisi economica di fine Ottocentoe inizio Novecento e con le successiveguerre mondiali, la regione registròuna forte depressione economica.Ciò spinse tanti veneti ad emigrare, recandosiin Argentina e in Brasile e poinegli Usa, in Canada, in Australia e inaltri Paesi europei, dove si sono fattionore con la laboriosità che li contraddistingue.Il miracolo economico del Venetoquando ha dunque avuto inizio? Solo a partire dagli anni Sessanta.Grazie alle aperture commerciali a livelloeuropeo e mondiale, all’operositàdella sua gente, al dinamismo dei nuovicapitani d’industria, principalmente neisettori della meccanica, del legno edei mobili, delle calzature, dell’abbigliamentoe dell’oreficeria, degli occhialie nel settore dell’agricoltura e dei vini,il Veneto è tornato alla sua vocazionepiù antica: un ponte tra il Mediterraneo,l’Europa e gli altri continenti. Uno scorcio del Canal Grande a VeneziaQual è lo scenario odierno? Quello di una delle realtà economichetra le più solide in Italia, soprattuttoalla luce della capacità di resistenzaalla congiuntura recessiva degli ultimianni. Il Veneto vive di occupazione eproduzione vera, poco dipendente dalsettore pubblico e fortemente indirizzataverso i mercati internazionali.Alla base del successo di questa economiavi sono anche le doti di iniziativae flessibilità operativa della classe imprenditoriale,in particolare delle piccolee medie imprese, che hanno saputocogliere le opportunità offerte dalla rapidaespansione del mercato mondialedopo la crisi del 1981-1983.Anche i numeri confermano questoquadro? Il Veneto conta meno di 5 milionidi abitanti, poco più di 2 milioni deiquali occupati: il 4% in agricoltura, il39% nell’industria e il resto negli altrisettori. Il tasso di disoccupazione è del4,2%. Il numero delle imprese attive èpari a quasi 454.000. Anche il turismo èun settore assai rilevante nell’economiaveneta, con un numero totale di presenzepari a 55,1 milioni, di cui 30,8 milioniprovenienti dall’estero.Quali sono le peculiarità del sistemaproduttivo regionale? In esso convivono elementi di innovazionee modernizzazione accanto adaspetti più tradizionali. I principali fattoriche lo caratterizzano sono la piccola-mediaimpresa, la convivenza tra produzionitradizionali e attività tecnologicamenteinnovative, l’internazionalizzazione deimercati e la flessibilità organizzativa.“I beni prodotti ed esportati dal Veneto sonoappetibili per il loro contenuto di “terziario”, ovverodi servizi tecnologici, commerciali e finanziari.”E cosa caratterizza il cosiddetto modelloveneto? I distretti industriali, aree ristrettepopolate da imprese che producono lostesso bene. Essi presentano due caratteristicheprincipali: una quota dell’industriasul valore aggiunto e sull’occupazionesuperiore alla media nazionalenonché una vocazione esportatrice moltoaccentuata. La concentrazione geograficain zone ben precise consente alle impresedi godere di interessanti sinergie intermini di razionalizzazioni, ricerche eservizi. Più che un agglomerato casualedi imprese piccole e medie, il distretto èuna vera e propria formula di industrializzazione.Nella zona di Verona sonoconcentrate le imprese specializzate nel-bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 19


DALLE REGIONI anno IV numero 2-3la lavorazione del marmo, nel segmentodolciario e delle paste lievitate (pandoro,panettoni, colombe pasquali).Nella Bassa veronese (triangolo Bovolone-Cerea-Isoladella Scala, che sconfinanel Padovano) più di 400 aziende produconomobili d’arte.La zona di Legnago è famosa per latermomeccanica, quella della Valle delChiampo, nel vicentino, per le concerie,che valgono quasi la metà della produzionenazionale. Più di 1.200 impreseorafe, tra Vicenza e Bassano, fatturanooltre 3.100.000 euro l’anno. Schio, Thienee Valdagno sono specializzate nel tessile,mentre più di 300 aziende lo sono nel settoredelle pellicce a Montegalda, CervareseSanta Croce e Selvazzano, tra Vicenzae Padova. Circa 1.000 imprese produconopiù di 19 milioni di scarpe l’anno, lungola Riviera del Brenta.La zona di Montebelluna è nota per lescarpe e gli scarponi sportivi (circa 420ditte), con una produzione di più di 38milioni di paia all’anno. Belluno e ilCadore sono terre di occhiali, mentre Venezia,oltre al settore chimico e petrolchimico,è famosa anche per le produzionidei “vetri di Murano”.E ancora gli impianti di refrigerazione diCastelfranco, i mobili “classici” di Bassanoo per ufficio di Treviso, le ceramicheartistiche nel Vicentino.I settori produttivi caratteristici dell’economiaveneta sono legati al gruppo delleindustrie manifatturiere non metalmeccaniche(alimentari, tessili, abbigliamento,calzature, mobilio e altre), che sonorappresentate da oltre 40.000 unità locali,per più di 340.000 addetti.Quali sono, in tal senso, le eccellenze? Il comparto dell’abbigliamento (vestiarioe calzature), inserito in un coordinato“sistema moda”, con elevato orientamentoall’esportazione, che dà luogo ad unvalore aggiunto di 5.150 milioni di euro;quello del legno e del mobilio (con produzionistrettamente collegate all’arredamento),che conta circa 13.000 impresee rappresenta il 30% della produzioneitaliana e il 22% dell’export nazionale.Eccellono anche il settore del tessile,ben ristrutturato dopo la crisi di sovraproduzionedei primi anni Settanta, el’area metalmeccanica, con oltre 24.000ditte. Particolare importanza rivestono isettori relativi alla costruzione, installazionedi impianti e riparazione di materialeelettrico.E per quanto attiene ai rapporti con imercati internazionali? A partire dai primi anni Ottanta, l’industriaveneta ha saputo cogliere leopportunità dei mercati esteri, il cui pesonella formazione del reddito è pari a pocomeno del 50%.“Operosità, dinamismoe senso d’impresa: sonoqueste le carte vincenti”della regione VenetoIn particolare da trasformatrice di materiee semilavorati importati, l’economiaveneta è diventata esportatrice netta. Ciòha condotto a una crescente integrazionenei mercati internazionali.I beni prodotti ed esportati dal Venetosono appetibili per il loro elevato contenutodi “terziario”, ovvero di servizitecnologici, commerciali e finanziari.Sotto il profilo squisitamente doganale,quali sono i dati su traffico passeggerie traffico merci inerenti ai porti, agliaeroporti e agli interporti veneti? Il porto di Venezia è interessato da untransito di oltre 1.120.000 passeggeri eda un transito merci di oltre 30 milioni ditonnellate, 2 milioni per quanto riguardail porto di Chioggia.Gli aeroporti “Marco Polo” di Venezia,“Catullo” di Verona e “S. Giuseppe” diTreviso registrano insieme un transitodi quasi 8.500.000 passeggeri, con unaspecifica incidenza del 62,5% per lo scaloveneziano, del 29% per quello scaligero edell’8,5% per quello della Marca.Quanto agli Interporti, quello di Padovasegna un transito merci di 2.450.000 tonnellate,che diventano quasi 5.325.000nel caso dell’Interporto “Quadrante Europa”di Verona.Infine, quali sono i valori dell’importexport? L’export appare orientato principalmenteverso l’Europa, soprattutto Germaniae Francia, Gran Bretagna, Spagnae Austria.Tra i principali partner commerciali tradizionalifigurano gli Usa, anche se menorispetto al passato. Recentemente si èverificato un aumento delle esportazionivenete in Asia, specie verso il Giappone,Hong Kong e la Corea del Sud, la Cinae Taiwan. Inoltre, è stata raccolta lasfida rappresentata sia dai nuovi mercatidelle Repubbliche della Csi e deiPaesi dell’Europa Centro-Orientale, siadai mercati dell’America latina. Il valoredell’import è così pari a 30.984.000 euro,l’11% di quello nazionale.L’export si attesta sui 39.316.000 euro,con un’incidenza su quello nazionale del14%. Il saldo import-export è dunquepari a 8.332.000 euro. Un’illustrazione con la Sede Doganaledi Venezia nella copertina del volumeLa dogana nella storia, De Luca Editorid’arte, Roma, 200420 Oltre Frontiera


Luglio 2006DALLE REGIONITrentino Alto AdigeTempo di cambiamentoGli eventi che hanno determinato mutamenti nellarealtà regionale e tutte le iniziative pronte in cantierea cura di Giancarlo Venturelli, Direttore Regionale per il Trentino Alto Adigedelle frontiereinterne tra gli Stati membriL’abbattimentodell’Unione europea, avvenutaagli inizi del 1993, e l’adesioneall’Unione di altri 10 Paesi, avvenuta nel2004, sono stati due eventi che hannodeterminato un profondo cambiamentonella consistenza numerica e nella realtàoperativa di tanti uffici doganali delVecchio Continente. Non sono stati prividi conseguenze anche per quelli ubicatinella regione Trentino Alto Adige e, inparticolare, per quelli della provincia diBolzano.Tutti ricordano quanto fosse protagonista,sulle pagine dei quotidiani nazionali,la dogana posta al Valico del Brennero,vuoi per le manifestazioni sindacalidel personale doganale o degli altri entipreposti ai controlli di confine, vuoi peri blocchi e le azioni di protesta dei trasportatori,che ostacolavano la regolarepercorribilità di quella importante arteriaeuropea che è l’autostrada A22, checollega l’Italia al Nord Europa.Oggi, il traffico su gomma e su rotaiaè rimasto ed è anzi aumentato, ma alladogana si fermano, ormai, soltantoquei trasporti che provengono dai Paesiterzi e che, volontariamente, scelgonodi effettuare le operazioni doganali aCampo di Trens-Freienfeld, la ben notastazione posta all’interno del territoriodello Stato, a qualche chilometro dallalinea di confine con l’Austria. Analogarealtà è quella che si presenta lungo glialtri tratti del medesimo confine come,ad esempio, al Valico di Resia-Rescheno a quello di San Candido-Innichen.L’ultimo presidio rimasto è il Valico diTubre-Taufers alla frontiera con la Svizzera,interessato soprattutto da flussituristici e, maggiormente, nel periodoestivo, perché consente di raggiungere ilterritorio extra-doganale di Livigno conrelativa facilità. In questo scenario, si èperò presentata nel 2001, e da protagonista,l’Agenzia delle Dogane.Un nuovo soggetto con le carte in regolaper rendere al Paese e alle comunitàlocali un servizio sempre più qualificatoe rispondente alle esigenze del mondoeconomico e imprenditoriale regionale.Motore dell’innovazione è stata la DirezioneRegionale per il Trentino AltoAdige che, seguendo gli indirizzi dell’amministrazionecentrale, ha riorganizzatoi servizi e formato il personale in modosempre più incisivo e qualificante, informatizzandogli uffici, per corrispondereefficacemente e in tempi rapidi alle pressantidomande della clientela. L’ultima,decisiva operazione è stata l’istituzionee l’attivazione, a decorrere dal 14 luglio2005, dei due Uffici delle Dogane di Trentoe Bolzano che, dal punto di vista dellecompetenze per materia e territoriali, haposto su un piano paritario l’assetto istituzionaleed operativo degli uffici ubicatinelle due province.Diverso è soltanto il numero delle SezioniOperative Territoriali: una a Trento edotto a Bolzano dove, in considerazioneanche della realtà orografica, occorrevamantenere una precisa presenza in particolaricomprensori.Con tale nuova organizzazione, che hacoinvolto, nessuna esclusa, tutte le sedi diservizio ubicate in regione e ha dato attuazionecompleta all’art. 7 del Regolamentodi amministrazione dell’Agenzia delledogane, le esigenze degli operatori conl’estero e degli imprenditori interessati allaproduzione o al commercio dei prodottisoggetti ad accisa hanno trovato la possibilitàdi un più immediato e facile riscontro,essendosi creato, a livello provinciale,un unico interlocutore. In Trentino, cosìGiancarlo Venturelli“In forte espansioneanche il mercatodei prodotti energeticie delle esportazioni”come in Alto Adige, sono numerose le iniziativedi ricerca delle opportunità economichecon i Paesi dell’ex blocco sovietico,quali la Russia, la Bulgaria, la Romania, ocon nazioni emergenti come la Cina e l’India.A Bolzano e a Trento si moltiplicanogli incontri di studio, nel corso dei quali siesaminano le possibilità di cooperazione,tanto è vero che, secondo i dati ISTAT, nelprimo trimestre del 2005 si sono registrati,per il Trentino Alto Adige, incrementi nell’esportazionedel 5,9%.Degni di sottolineatura sono anche l’espansionedel mercato dei prodotti energetici,tra cui emerge quello dell’energia elettrica,e l’interesse con cui le Camere di commerciodi Trento e Bolzano seguono l’evoluzionedelle esportazioni.A causa del crescente aumento del trafficosull’autostrada A22, a Bolzano è vivo ildibattito sulla realizzazione del tunnel ferroviariodi base sull’asse del Brennero, chebimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 21


DALLE REGIONI anno IV numero 2-3scavato sotto la catena alpina, ostacolonaturale ai rapporti fra le popolazioni delnord e sud del continente, avvicinerà ancorpiù le economie degli Stati membri dell’Unioneeuropea, favorendo il processo diintegrazione. È proprio di questi giorni lapubblicazione, sulla G.U. n. 70, della leggen. 115/2006 che ha ratificato l’Accordotra la Repubblica italiana e la Repubblicad’Austria per la costruzione di questa imponenteopera dell’ingegno umano che,lunga circa 56 km, da Innsbruck a Fortezza,con stazioni sotterranee di emergenza e diservizio ed accessi laterali, dovrebbe entrarein attività entro il 2015.In questo vivace quadro evolutivo, l’Agenziadelle dogane si è egregiamente inseritanon solo riconoscendo, a richiesta, affidabilitàdoganale a sette ditte appositamentesottoposte ad AUDIT che, va sottolineato,è uno strumento di valutazione finalizzatoa dare all’operatore economico corretto unsostegno allo sviluppo delle proprie attività,ma anche svolgendo un’attenta azioneantifrode, tesa a escludere dal mercato glioperatori scorretti, individuati attraversola conoscenza delle realtà territoriali e unaperspicace analisi di rischio.I successi registrati in questo campo sonostati notevoli e hanno avuto una vasta ecosulla stampa nazionale e locale, sia perla notorietà dei soggetti coinvolti, sia perl’elevato ammontare delle imposte evase.Basta, a questo proposito, citare la vicendadell’importazione di banane con certificatiAgrim spagnoli falsi, quelle dei carosellifiscali nell’ambito della commercializzazionedi autovetture di grossa cilindrata,di autovetture usate e di materiale informaticoo quelle relative a frodi nell’ambitodelle accise sul gasolio.In materia di caroselli fiscali, la competenzaacquisita dai funzionari dei locali serviziantifrode è tale che, nell’aprile del 2005,dei loro encomiabili risultati si è parlatopersino nel corso della trasmissione televisiva“Report”, andata in onda sulla terzarete della RAI. LombardiaSotto il segno della collaborazioneLo scambio di conoscenze favorisce la sensibilità verso le esigenze degli operatori e gliinteressi dell’economia locale e nazionale. Il punto del Direttore Regionale dell’Agenziadi Alessio Fiorillo, Direttore Regionale per la LombardiaAlessio FiorilloDirettore Regionale per la LombardiaLa principale caratteristica deltessuto economico-sociale lombardorisiede nella capacità diadattarsi rapidamente alle esigenze delmercato globale. Questa incessante evoluzioneimpegna tutti i fattori produttiviorientati alla ricerca di soluzioni e strumentiin grado di dare risposte efficaci aesigenze sempre maggiori e diverse traloro. Per tale ragione, il compito che laDirezione Regionale per la Lombardia èchiamata istituzionalmente a svolgererisulta particolarmente connesso allarapidità di cambiamento delle richiesteche provengono dal proprio ambito territoriale.Diventa quindi determinante laconoscenza approfondita dei fenomeni,perseguita attraverso forme opportunee proficue di collaborazione con ilmaggior numero possibile di soggettiqualificati e rappresentativi che interagisconoin ambito economico-produttivo.È per questo motivo che la DirezioneRegionale della Lombardia è membrodell’Osservatorio Fiscale Milanese e delCIM (Centro Istituzionale Milanese perla tutela della legalità) insieme ad altriOrgani delle P.A., Forze dell’ordine, Entilocali, Ordini di liberi Professionisti eAssociazioni dei Consumatori.L’Osservatorio Fiscale è un tavolo diconfronto e studio che tende al perfezionamentodel sistema tributario localeattraverso il miglioramento dei rapportitra le P.A. e l’Utenza.Il CIM – del quale fanno parte Prefetto,Comune e Camera di Commercio diMilano, Agenzia delle Dogane, Assolombardae Unione del Commercio, Cameradella Moda e Federdistribuzione – ricercae promuove efficaci azioni di contrastoal fenomeno della contraffazione esi propone di sensibilizzare l’opinionepubblica sui rischi per i consumatori esui gravi danni economici che ne derivano.Parallelamente, ma con analogaintensità, la Direzione Regionale dellaLombardia ha promosso e coordinatoazioni di supporto all’attività istituzionaledi tutela degli interessi erariali e dicontrasto degli illeciti attraverso formedi cooperazione e di coordinamento con22 Oltre Frontiera


Luglio 2006DALLE REGIONIaltri Uffici locali della P.A. Ne costituisceun esempio paradigmatico il TavoloTecnico Regionale per il contrasto allefrodi IVA, istituito a febbraio, al qualesiedono, accanto alla Direzione Regionaledelle Dogane per la Lombardia, laDirezione Regionale dell’Agenzia delleEntrate e il Comando Regionale dellaGuardia di Finanza. Per altro verso, loscambio di conoscenze accresce la sensibilitàverso le esigenze degli operatoriche, nell’interesse dell’economia localee nazionale, l’Amministrazione tende adagevolare nello svolgimento degli obblighiistituzionali. Lo strumento principaledi compliance è costituito dall’attività diAUDIT alle imprese, che culmina con ilrilascio di attestazioni di affidabilità.Tra le realtà certificate in Lombardiafigura l’ENI Spa, Divisione Gas & Power.Le azioni intraprese hanno contribuitoa maturare un enorme “bagaglio di conoscenze”sul tessuto socio-economicodel territorio, che ha consentito di svolgereuna efficace analisi dei rischi supossibili frodi o evidenziare eventuali“pieghe” procedurali che lascino spazioa fenomeni illeciti in materia tributariaed extra-tributaria. Di ciò ne è provala lunga serie di sequestri di sostanzestupefacenti, prodotti contraffatti, nonconformi alle normative sulla sicurezzao con false o fallaci indicazioni di originee provenienza, effettuati dalle Dogane apresidio dei punti nevralgici del territorio.Allo stesso modo, gli Uffici Tecnicidi Finanza hanno raggiunto considerevolirisultati nel recupero di imposta neisettori dei prodotti petroliferi e alcolici edell’energia elettrica.Al raggiungimento di questi risultati haspesso contribuito in modo determinantel’opera altamente specializzata delLaboratorio chimico regionale, strutturache ha fornito la propria competenzaanche alle Forze dell’ordine e – sul liberomercato – a soggetti privati.Notevoli sono stati gli accertamenti effettuatiin materia IVA negli scambi intracomunitarie le attività di Polizia Giudiziaria,eseguite di iniziativa e su delegadell’Autorità Giudiziaria. Una veduta del Duomo di MilanoIl lavoro svolto dall’insieme degli ufficiche dipendono dalla Direzione Regionaledella Lombardia ha rappresentato,infine, un valido contributo ai fini del riconoscimentodel “Premio Qualità 2006”per le Amministrazioni centrali conferitoall’Agenzia delle Dogane nel corso del“Forum della P.A. 2006” di Roma. Alcuni risultati dell’attività svolta da Uffici in LombardiaCircoscrizione di Milano II – Consuntivo 2005Sequestro stupefacenti:cocaina g 808.594marijuana g 14.476hashish g 42.568eroina g 657anfetaminici g 591Tutela proprietà intellettuale, “made in italy”e sicurezza prodotti:314.699 pezzi per un valore di oltre un milione di euroIlleciti valutari:valori sequestrati (valuta, titoli) per oltre 319 milioni di euroViolazioni Cites:8 sequestri costituiti da animali vivi e oggetti derivatiCircoscrizione di Milano I – Consuntivo 2005Tutela proprietà intellettuale, “made in italy” e sicurezza prodotti:66.523 pezzi contraffatti per € 920.000835.588 pezzi con falsa o fallace indicazione di origine e provenienzaper € 410.00023.580 pezzi non conformi alla normativa sulla sicurezza del valoredi € 32.000Lotta all’evasione tributaria:accertamento di maggiori diritti (dazi e iva) per complessivi€ 2.386.000Circoscrizione doganale di Como – Consuntivo 2005Sequestro stupefacenti:cocaina kg 10marijuana kg 20Sequestri di valuta per 1.250.000 euroTutela proprietà intellettuale, “made in italy” e sicurezza prodotti:13.000 pezzi di elettronica di consumo del valore di € 2.275.000908 pezzi di mini-moto per € 23.000200 tv a lcd per € 17.000600 accumulatori per € 2.000merce varia di provenienza cinese: lampade, tagliacapelli, giocattoli,elettrodomestici vari, ecc.Sequestri per contrabbando:capi di abbigliamento per € 400.00061.068 orologioro e argento per complessivi kg 25IVA Intracomunitaria Milano I – Consuntivo 2005Marzo 2006:evasione nel settore del commercio del latte per € 14.000.000settore dell’energia elettricaAprile 2006:evasione nel settore del commercio di autoveicoli per € 5.276.000Settore Energia elettrica UTF Bergamo – Aprile 2006accertata evasione di imposte di consumo e addizionale provincialeper complessivi € 440.536bimestrale d’informazione dell’AGENZIA <strong>DELL</strong>E <strong>DOGANE</strong> 23


COME ERAVAMO anno IV numero 2-3Memini, ergo sumI ricordi di un doganiere nel triste periodo delle “leggi razziali” e delle deportazionidi Giuseppe Duro Documento relativo all’Adunanza delCollegio dei Periti Doganali del 12 giugno1937, firmata dal Presidente Enrico FermiHo avuto modo di leggere l’ultimonumero di “Oltre Frontiera”,gentilmente inviatomida Giuseppe Favale (con il quale hocondiviso alcuni anni della mia carriera)e da questa bella pubblicazione ho rilevatole profonde innovazioni introdottesia nelle missioni alle quali è deputatal’Amministrazione Doganale, sia nel mododi lavorare. Ho passato 42 anni nelledogane dal 1951 al 1993 e sono rimastolegato a questa attività, che di fatto haassorbito gran parte della mia vita. Hoinfatti iniziato ad essere doganale all’indomanidella seconda guerra mondiale,vale a dire oltre mezzo secolo fa.Confesso con una certa amarezza chenon mi ritrovo più nell’attuale contestooperativo dell’Amministrazione. I compitidella mia dogana erano ben diversi daquelli odierni: si usciva con le ossa rotteda una guerra devastante e le dogane,in prima linea, dovettero sorreggere lafaticosa ricostruzione del nostro Paese.Ogni merce, all’import e all’export, erasoggetta a controlli sia per la riscossionedei dazi e di tutti gli altri tributi che gravavano,sia per la determinazione dellerestituzioni.Il nostro servizio doveva quotidianamentecontemperare la massima disponibilitàalle esigenze del traffico internazionaleed alla ripresa produttiva delle nostreaziende, con l’osservanza delle disposizioniper impedire i continui tentativi dievasione fiscale e di contrabbando.“MEMINI ERGO SUM”, diceva un vecchiosaggio siciliano che di ricordi si ammalavae coi ricordi si curava.Cedendo alla lusinga di ricordare il passato,mi sono messo a frugare nel ripostigliodella memoria e sono saltatifuori, fra i tanti, due ricordi che meritanodi essere riferiti.Quando appena ventenne entrai in doganaa Como, trovai nell’anticamera deldirettore superiore (come allora si chiamavail dirigente) un quadro appeso almuro con una grande fotografia di uncollega. Mi fu spiegato che era il voltodel capo della segreteria, che durantel’occupazione tedesca si era permessodi contrastare un bieco caporale nazista,preposto allo scalo merci, che reclamavail sollecito svincolo di carri ferroviaricon merce estera, che erano stati fermatiper i controlli della dogana. Per ilrozzo rappresentante della razza ariana,cui servivano i carri per il trasportoin Germania delle vittime delle ferocirappresaglie nazifasciste, il mancato immediatoossequio alle sue apodittichedisposizioni era apparso pretestuoso esufficientemente grave per chiedere edottenere l’arresto del malcapitato collegae la deportazione in un lager dalquale il povero segretario non aveva piùfatto ritorno.Com’era facile rimetterci la vita in queltriste periodo della nostra storia!“Al Presidente dei Periti Doganali Enrico Fermi, nel1938 fu conferito per i suoi studi il Premio Nobel aStoccolma. Da lì proseguì negli Stati Uniti per evitarealla moglie le conseguenze delle leggi razziali”Altrettanto incredibile è la circostanzariferitami dal direttore della dogana internazionaledi Chiasso dell’epoca, cheriguarda una sua personale esperienza:in servizio alla dogana del Brennero,con l’avvenuta annessione dell’Austriaal Terzo Reich che Hitler avrebbe volutomillenario, dopo la nascita della RepubblicaSociale, i funzionari doganali italiani,per l’espletamento del servizio alvalico italo-austriaco, dovevano obbligatoriamenteindossare la divisa militaredelle S.S. naziste.Ne rimasi sbalordito e gli domandai selui aveva ubbidito. “Certo”, mi rispose,“ho ubbidito e sono qui a raccontartelo,ma due colleghi che non l’hanno fattosono stati deportati in Germania per illavoro coatto nelle fabbriche tedesche.Uno è tornato, l’altro no!”.Ogni commento è inutile. 24 Oltre Frontiera


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