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Scarica La Freccia di Luglio in pdf - FSNews

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trebbe mai essere il nostro <strong>in</strong>no nazionale: l’Italia nonè <strong>in</strong> esilio dalla sua terra, come gli ebrei a Babilonia,semmai dai suoi valori. Ed è perciò nostalgica <strong>di</strong> ungran<strong>di</strong>oso passato culturale oggi purtroppo trascurato.Per quale motivo, per festeggiare il bicentenariodella nascita <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong>, ha scelto Nabucodonosor?In realtà il mio omaggio a Ver<strong>di</strong> comprende tre titoli:Simon Boccanegra e I due Foscari, andati <strong>in</strong> scena neimesi scorsi, e Nabucodonosor già presentato a Roma© Silvia Lelli by courtesy of Riccardo Muti Musicnel 2011. In quella occasione l’operaaveva ricevuto una accoglienzaentusiastica grazie anche a unepiso<strong>di</strong>o particolare. Io non sonoportato a concedere il bis, perchénon penso che un teatro o una salada concerto debba essere consideratacome una sorta <strong>di</strong> jukebox.Ma volevo sottol<strong>in</strong>eare la <strong>di</strong>fficilesituazione <strong>in</strong> cui si trovavano, econt<strong>in</strong>uano a trovarsi, le istituzioniculturali italiane, facendo qualcosa<strong>di</strong> <strong>in</strong>consueto: alla richiesta del bis<strong>di</strong> Va’ pensiero, <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> negarlo,ho voluto co<strong>in</strong>volgere il pubblicochiedendogli <strong>di</strong> unirsi al coro e <strong>di</strong>cantare. Il filmato dell’episo<strong>di</strong>o hafatto il giro del mondo <strong>in</strong> pochissimotempo ed è <strong>di</strong>ventato uno deipiù visti su Youtube, poiché è statacolta l’<strong>in</strong>tenzione del mio gesto. Sicont<strong>in</strong>uano a spendere tanti sol<strong>di</strong><strong>in</strong> armamenti e acquisti futili, e <strong>in</strong>vecepotrebbero essere dest<strong>in</strong>ati arisolvere il problema della fame nelmondo e a <strong>in</strong>vestire nella cultura.Qual è, secondo lei, il motivoper cui il coro <strong>di</strong> Nabucodonosorriscuote sempre tanto successo?In questo canto dolente e nostalgicodegli ebrei si coglie un accento<strong>di</strong> fratellanza, <strong>di</strong> coesione che nonpuò lasciare <strong>in</strong><strong>di</strong>fferenti. Noi italiani,poi, scorgiamo l’aspirazioneall’unità nazionale, grazie anchealle implicazioni che Va’ pensieroha assunto durante il Risorgimento.Ci fa sentire orgogliosi <strong>di</strong> farparte <strong>di</strong> un Paese glorioso, nonostantetutti i suoi problemi.Quando lo <strong>di</strong>rige, prova unaparticolare emozione? In chemomento?Quando si arriva al verso «O miapatria sì bella e perduta» c’è unattimo <strong>di</strong> commozione per tutti:per chi canta e per chi ascolta.D’altronde Va’ pensiero è <strong>di</strong>ventatocosì popolare che alcuni vorrebberofarlo <strong>di</strong>ventare l’<strong>in</strong>no nazionaleitaliano.E lei è d’accordo?Esiste già un <strong>in</strong>no italiano, antico,che ha accompagnato il Risorgimento,la nostra lotta per l’unità el’<strong>in</strong><strong>di</strong>pendenza. Non vedo perchésostituirlo. <strong>La</strong> caratteristica pr<strong>in</strong>cipale<strong>di</strong> un <strong>in</strong>no nazionale non èla bellezza, ma la solennità. Deveavere slancio, deve esaltare, accenderei cuori: caratteristichetutte presenti nel nostro Fratellid’Italia. Il canto ver<strong>di</strong>ano è dolente,nostalgico, <strong>in</strong>tonato da un popoloripiegato su se stesso. Va’ pensieroè nato <strong>in</strong> Nabucodonosor e lìtrova la sua forza. Non ha sensostrapparlo dal suo contesto naturale.Quali sono le ragioni cherendono la musica <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> cosìpopolare?Sono quelle <strong>in</strong><strong>di</strong>cate da GabrieleD’Annunzio <strong>in</strong> una celebre frase:«Pianse ed amò per tutti». Nellamusica <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong> c’è una forzatale che può essere percepita dachiunque, <strong>in</strong> ogni parte del Pianeta.<strong>La</strong> sua è una musica cheha ra<strong>di</strong>ci italiane, è <strong>di</strong>ventata unsimbolo dell’italianità, ma esprimesentimenti universali. Non a casoVer<strong>di</strong> è il musicista più presentenei teatri <strong>di</strong> tutto il mondo. Nel nostroPaese è molto amato, ma nonsempre l’amore si accompagnaalla comprensione autentica dellasua musica.In che senso? Vuole spiegarci?Alle volte si ha l’impressione chesi identifichi Ver<strong>di</strong> con la tra<strong>di</strong>zione<strong>in</strong>terpretativa <strong>in</strong>crostatasi nelcorso del tempo sulla sua musica.E ogni tentativo <strong>di</strong> tornare a ciòche Ver<strong>di</strong> ha effettivamente scrittosuscita reazioni contrastanti. Nelmio libro porto numerosi esempi<strong>di</strong> come l’autore prestava moltaattenzione ai dettagli, alle s<strong>in</strong>goleparole. <strong>La</strong> musica non è come unquadro che si ammira così com’è,LUG2013 LF 69

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