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il Salvagente/25 novembre-2 dicembre 2010Il caso SavianoRoberto Saviano. Ovvero: un casoletterario (con milioni di copievendute in tutto il mondo); un casocinematografico (con il film “Gomorra”di Matteo Garrone, che ha fatto incettadi premi internazionali e incassi);un caso nazionale (dopo le minacce diIL RITRATTO DEL GIOVANE SCRITTORE CHE CONLA SUA INTRANSIGENTE DENUNCIA LETTERARIA ETELEVISIVA RACCONTA LA CAMORRA A MILIONIDI PERSONE, DANDO UN CONTRIBUTO INESTIMA-BILE ALLA DIFESA DELLA CONVIVENZA CIVILE.Io, un c<strong>it</strong>tadinoAntonio LubranoGli orari “larghi”di Tren<strong>it</strong>aliaQuesta che vi propongo è una cronaca ferroviaria,secondo me molto istruttiva. Domenica31 ottobre, Chiusi, Interc<strong>it</strong>y delle ore 10 provenienteda Napoli e diretto a Milano: arriva puntualissimo.Ma ad Arezzo resta fermo in stazione per 20minuti. L’altoparlante tace. Chiedo spiegazioni auna giovanissima capotreno. Risposta: “Siamo inanticipo, sa?”. Dentro di me grido al miracolo: untreno Interc<strong>it</strong>y in anticipo? E quando mai? Sta di fattoche anche in altre stazioni la sosta si rivela piùlunga del previsto. A Piacenza, per esempio, inveceche alle 14,18 frena alle 14,10. Una meraviglia, forsea Milano invece che alle 15,05 sbarcheremo unquarto d’ora prima.Macché:il treno del miracolo entra nella stazione milanesealle 15,11. Come si spiega un treno Interc<strong>it</strong>yche viaggia in anticipo e giunge alla meta in r<strong>it</strong>ardo?11 le parole della settimanamorte della camorra, che l’hanno costrettoa una v<strong>it</strong>a blindata a 27 anni).Oggi anche un caso televisivo e pol<strong>it</strong>ico.E non solo perché il suo, e di FabioFazio, “Vieni via con me” è stato ed è alcentro di mille polemiche - prima per icompensi agli osp<strong>it</strong>i e il tentativo di ucciderloin culla non facendo partire icontratti, poi per la presenza giudicata“non pluralista” di Fini e Bersani, e ancheper lo scontro con la Lega Nord ee il ministro Maroni - ma anche perchéindicato come possibile “Papa straniero”del centro-sinistra.Vorrei, come al sol<strong>it</strong>o, provare a decodificarequello che è diventato, indubbiamente,un fenomeno. Cominciandodal fatto che Saviano è un patrimoniodel nostro paese. Nonvoglio usare il termine “eroe”,perché allora bisognerebbechiamare “eroi” anche i tanti altrigiornalisti che quotidianamentecombattono la mafia,senza gli onori - e le difese - dellavisibil<strong>it</strong>à mediatica, nell’anonimatodi piccole redazioni delSud, esponendosi a identicheminacce di morte, attentati e, a volte,senza neanche la tutela di una scorta.Non voglio definirlo “eroe”, anche perchér<strong>it</strong>engo brechtianamente che soloun paese sventurato abbia bisogno dieroi. E io non perdo la speranza.Saviano è un patrimonio culturale delnostro paese perché, attraverso lascr<strong>it</strong>tura e l’indagine giornalistica, è riusc<strong>it</strong>oa raccontarci la camorra di oggi- di quartiere e internazionale,finanziaria, mediatica- come nessun altro. E il suo“Gomorra” è riusc<strong>it</strong>o a trasformare lacriminal<strong>it</strong>à organizzata - da tema ostico,pesante, rassegnato - in rinnovatascossa per le coscienze, in rinnovatoimpegno civile, in rinnovato motivo diindignazione e di lotta. Soprattutto, hafatto tutto questo, rompendo le nicchieel<strong>it</strong>arie di “chi legge” e arrivando a milionidi persone, a milioni di giovani.Sarà banale, ma se oggi molti giovanihanno il m<strong>it</strong>o di Saviano, invece che diun tronista qualunque; se sul comodinohanno il suo libro, invece che nulla;se al cinema vanno a vedere “Gomorra”,invece del cinepanettone; se in tvguardano “Vieni via con me”, invecedel “Grande Fratello”; beh, forse domanil’Italia sarà un paese migliore.Chi è riusc<strong>it</strong>o a fare questo - e proprioper questo, perché ha fatto conoscerela camorra a milioni di persone, è minacciatodi morte - mer<strong>it</strong>a che il paesesi stringa intorno a lui, lo sostenga, enon lo scred<strong>it</strong>i invece, come ha fatto ilpresidente del Consiglio Berlusconi dicendoche infanga l’immagine dell’Italiaall’estero promuovendo la camorra.E mer<strong>it</strong>a tutta l’esposizione mediaticache ha e che, insieme agli uomini dellaDico a me stesso: sarà un caso, seistato partecipe di un evento eccezionale,contentati…Domenica 14 novembre, Chiusi,stesso Interc<strong>it</strong>y delle ore 10 provenienteda Napoli e diretto a Milano: puntualissimo,ma ad Arezzo eccolo che si blocca per 20 minuti. Consultoil capotreno, uomo di una certa età: “Siamo inanticipo”. Di nuovo? Questa storia l’ho già sent<strong>it</strong>adue settimane fa. Ma allora - incalzo - sono fortunatoio a viaggiare con l’unico Interc<strong>it</strong>y in anticipo sull’orarioo le ferrovie sono rinsav<strong>it</strong>e? “No, oggi è domenicae non circolano gli interregionali, perciò siamonoi più veloci”. La sosta prolungata si ripete in diversestazioni, a volte 5, altre 6 minuti.A Fidenza ci dannolo stop molto prima, alle porte della stazione; aPiacenza il capotreno, che è subentrato all’altro, inv<strong>it</strong>achi vuole accendersi una sigaretta a scendere eprof<strong>it</strong>tare della sosta lunga.Torno alla carica.E <strong>qui</strong> la sorpresa. “Vede, questo convoglio potrebbepercorrere la tratta in minor tempo ma gli orari sonostati studiati larghi, capisce? Si ha l’impressione cosìLuisella Costamagnasua scorta, lo difende da possibili attentati,e lo ripaga anche di una v<strong>it</strong>ablindata che, da giovane, può essereancora di più una prigione. Chi di voivorrebbe vivere la giovinezza senza potersimuovere liberamente, senza poterfrequentare chi vuole, con il costantetimore per la propria v<strong>it</strong>a e i propricari? Ben vengano per lui, dunque, latelevisione, i giornali. Ben vengano isuoi commenti e i suoi percorsi sullarealtà, da offrire a un pubblico semprepiù assetato di cultura e di spunti originali.Dopodiché, faccia attenzione Savianoa chi - da più parti, anzi, da troppeparti - lo sta tirando per la giacca,per trasformarlo in santino o in guerrigliero,in mil<strong>it</strong>ante fazioso o in tuttologobuonista, in leader della sinistra,della destra o del centro. Per difendersida questo, la scorta non basta.che la storia dei cronicir<strong>it</strong>ardi dei treni normalinon sia più vera. È comese dicessero: Non vedete?Arrivano e partono secondo l’orarioprevisto”. Già, mi permetto diobiettare, ma da Chiusi a Milano 5 ore di treno sonotante. Qualche anno fa ne bastavano quattro.“In realtà, se proprio la vuol sapere tutta, invoglianola gente a preferire il Frecciarossa!”. Il dialogo si fadifficile,e persino un po’ surreale.Faccio rilevare che ilFrecciarossa va da Roma a Milano in tre ore, e quandoferma a Bologna e Firenze, in tre ore e mezza. Dunqueche c’entrano Chiusi o le altre stazioni? Il capotreno,simpatico e loquace, apre le braccia. Quando il convoglioentra nella stazione di Milano alle 15,05 precise,si riaffaccia:“Vede? Siamo in perfetto orario…” .Chissà se qualcuno ci spiegherà mai,per esempio il solerteufficio stampa di Tren<strong>it</strong>alia,la beffa degli Interc<strong>it</strong>ydomenicali in anticipo e quale delle due versioni da meraccolte, interrogando i cap<strong>it</strong>reno, corrisponde al vero.Perché abbiamo il sospetto di essere presi in giro.

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