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Salpiamo? - Ilmese.it

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artedi fiamma belliniNell’anno che vede il 150° anniversariodell’Un<strong>it</strong>à d’Italia, la FondazioneCariparma sta contribuendo atale importante appuntamento conla realizzazione della mostra “1860:prima e dopo. Gli artisti parmensi el’Un<strong>it</strong>à d’Italia”: una esposizione cheha riscosso un notevole riscontro intermini di pubblico e recensioni anchesulla stampa nazionale.Alla luce di tale pos<strong>it</strong>ivo riscontro,l’apertura della mostra è stata prorogatasino al 17 aprile prossimo: unadecisione dedicata a quanti volesseroancora approf<strong>it</strong>tare di tale importante evento espos<strong>it</strong>ivo e, inparticolar modo, motivata anche dal desiderio di poter accoglierele molte richieste di vis<strong>it</strong>a didattica che ancora giungonodalle scuole di Parma e provincia.Tale prolungamento consentirà inoltre alla mostra di essereinclusa all’interno delle iniziative locali previste dalla prossimaSettimana della Cultura, annuale evento a carattere nazionaleclaudio cesari e il “suo” taroDal 2 al 25 aprile la Corte di Giarola, a Collecchio, fa da cornice alla mostra“Claudio Cesari. Taro: eterna suggestione”, curata da Tiziano Marcheselliche nel testo cr<strong>it</strong>ico del catalago racconta l’ispirazione delle opere in oggetto.“Fiume o torrente, dolce o violento, pozza d’acqua locale o paginadi storia che si perde nei tempi e nelle leggende? Il Taro, dopo tanti studie ricerche, vis<strong>it</strong>e di esperti, ist<strong>it</strong>uzione di parchi scientifici, soggetto interessantedi Italia Nostra, raccolta di sassi e radici scultoree, casuali dar<strong>it</strong>occare, tutto sommato è ancora un mistero. [...] il Taro rappresentala “colonna visiva”di tutta la v<strong>it</strong>a d’artista di Claudio Cesari, ormai nonpiù soltanto p<strong>it</strong>tore, ma inventore di immagini anche concrete, oltre checantore degli angoli più romantici e suggestivi del fiume. Se Glauco Lomardiè stato defin<strong>it</strong>o “L’ultimo amante di Maria Luigia”, probabilmente Cesarisi potrebbe definire “L’ultimo innamorato del Taro”.Gli artisti parmensi e l’Un<strong>it</strong>à d’ItaliaLa mostra a Palazzo Bossi Bocchi è stata prolungata sino al 17 aprileOrari sab dom e festivi oreb 10 -18promosso dal Ministero per i BeniCulturali.“La mostra 1860: prima e dopo. Gliartisti parmensi e l’Un<strong>it</strong>à d’Italia” – ideatae curata da Gianfranco Fiaccadorie Alessandro Malinverni (Univers<strong>it</strong>à diMilano) e Carlo Mambriani (Univers<strong>it</strong>à diParma) – si racconta attraverso un riccopanorama di opere, talvolta ined<strong>it</strong>e, dip<strong>it</strong>tura, incisione, scultura, arch<strong>it</strong>ettura,fotografia, filatelia, numismatica e artidecorative ed è in collaborazione conSoprintendenza al Patrimonio Artistico,Storico ed Etnoantropologico di Parma ePiacenza, Collezioni d’arte del Palazzo del Quirinale, FondazioneMuseo “Glauco Lombardi”, IPSIA “Primo Levi”, Liceo d’arte “PaoloToschi”, Provincia di Parma, Comune di Parma e BibliotecaPalatina di Parma; l’iniziativa si fregia inoltre del logo ufficialedelle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Un<strong>it</strong>à d’Italia.Info tel. 0521 960554 / 031035Orari martedì-domenica, 10.00-12.30 e 15.30-18.00“Evocazioni” in Monastero“Evocazioni” è il suggestivo t<strong>it</strong>olo della mostra in corso dal 2 al 16 aprile al Monastero di SanGiovanni Evangelista, con opere degli artisti Fabio Iemmi e Luca Mazzieri. Il progetto artisticoricerca la propria dimensione nella pelle del monachesimo benedettino, dipanandosi in un intrecciobinario modellato idealmente dal saio e dalla morfologia dell’impianto monastico. Le opere diFabio Iemmi alludono al saio: nel loro insieme lo rievocano quale diaframma tra l’uomo e l’infin<strong>it</strong>o.Le rivis<strong>it</strong>azioni tradotte in mappe e suggestioni arch<strong>it</strong>ettoniche benedettine sono il lavoro di LucaMazzieri e nel loro insieme riconducono allo scenario europeo dell’ordine monastico. L’ora etlabora, il lavoro come riscatto della dign<strong>it</strong>à dell’uomo, è un segno costante in “Evocazioni”. Lamostra è corredata da un catalogo con presentazione a cura del padre abate Giacomo Bassoe i testi dell’arch<strong>it</strong>etto Luciano Serchia, Soprintendente ai Beni Arch<strong>it</strong>ettonici e del Paesaggioper le Province di Parma e Piacenza e dell’arch<strong>it</strong>etto Paolo Zermani, docente presso la Facoltàdi Arch<strong>it</strong>ettura di Firenze. La mostra è realizzata dalla galleria Les Enfants Du Paradis di borgodel Correggio 3/a – presso la quale è inoltre possibile vis<strong>it</strong>are una sezione delle opere - con lacollaborazione di Bioearth International di Fornovo e Montanari Costruzioni di Fidenza. Orari:dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15-18, la domenica dalle 15-18.Info lesenfantduparadis.art@gmail.com - tel. 0521 1892684[20] - il mese aprile\2011

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