teatroDue spettacoli al Verdi di Busseto“Romeo e Giulietta” l’8 e una serata per i piccoli il 16Nel piccolo gioiellino della bassa, il Teatro Verdi di Busseto, anche questo mese,propone in cartellone spettacoli di sicuro richiamo. Due rappresentazioni animerannoil palcoscenico del teatro dedicato al Cigno.Si inizia l’8, alle 21,15, con “Romeo e Giulietta” di Shakespeare per la regia diPaolo Valerio con Alessandro di Nuzzi, Annalisa Espos<strong>it</strong>o e Roberto Petruzzelli. Distorie d’amore fin<strong>it</strong>e male, per i motivi più disparati sono piene le cronache. E conil passare del tempo non interessano più a nessuno. Giulietta e Romeo sono invecevivi e reali, il genio di Shakespeare ha confer<strong>it</strong>o loro una sorta di tridimensional<strong>it</strong>àtuttora indelebile e attuale. La Compagnia di Paolo Valerio ha deciso di mettere inscena un Romeo e Giulietta che privilegi, accanto alle parole perfette dell’espertodrammaturgo inglese, l’immagine e la musica con artisti che dipingono e suonanodal vivo, traendo ispirazione dalla poesia e dalla freschezza di questo capolavoro.Poi, per i più piccoli (dai 4 anni) e le loro famiglie, il 16 alle 21,15, gli attori del TeatroOrsa si esibiscono in “Fortuna che siamo salvi!” di Bernardino Bonzani e MonicaMorini. Un’antica nave sulla scena dello spettacolo trasporterà i piccoli protagonistiin un viaggio per mare in compagnia dei più famosi naufraghi del mondo: Odisseo,Simbad, Gulliver, Robinson. La sorte deciderà i compagni d’avventura che porterannoa termine il viaggio. Dopo varie avvers<strong>it</strong>à si fermeranno su un’isola sperduta, fuoridalle rotte. L’isola è piena di incanti, dove si possono fare gli incontri più strani.Uno straordinario viaggio attraverso le grandi storie di avventura della letteraturaclassica. Alcuni giovani spettatori diventeranno protagonisti nello spettacolo.Allafine, chi si salverà? #Cecilia Vecchi#Info tel. 0524 92487“Gente di facili costumi”del Teatro Nino ManfrediUn intellettualee una prost<strong>it</strong>utaassumono il ruoloemblematicodi rappresentantidi questamutevole società:I’intellettuale,che presume diappartenere aduna casta detentricedel potereculturale; e la prost<strong>it</strong>uta, la peccatrice,l’emarginata, che si esprime con l’antico,anche se molto personale, linguaggiodella...ver<strong>it</strong>à. In una società dove tutto siavvilisce e si corrompe, che valore hannoancora l’onestà, la dign<strong>it</strong>à, il rispetto deipiù profondi valori umani? Viviamo in unasocietà in cui il bello, il buono e il verosono asserv<strong>it</strong>i all’utile. Queste le riflessionisottese a “Gente di facili costumi” al NuovoPezzani dal 6 all’8 maggio, un testo di NinoManfredi e Nino Marino, interpretato daPietro Longhi e Paola Tiziana Cruciani perla regia di Silvio Giordani.Info tel. 0521 200241Un posto per sognareSi comicia con un viaggio nel profondo dell’anima (“NajmaNaima”); poi Paolo Poli incanta in “Le fate”; infinel’immaginazione corre a passi di danza. Al Magnani di FidenzaAll’interno della stagione di prosa 2010-2011 del Teatro Magnani di Fidenza siinserisce uno spettacolo dai sapori orientaliint<strong>it</strong>olato “Najma Naima. Vecchi e nuoviappunti di un viaggio in fondo all’anima”in scena venerdì 8 aprile alle ore 21. Laregia di Francesco Sommo permette di coglierevarie sfumature artistiche, dall’usodella fotografia alla danza coreografata daElena Novaresi inv<strong>it</strong>ando lo spettatore a[24] - il mese aprile\2011sentirsi coinvolto direttamente. Il t<strong>it</strong>olo inarabo significa “Dolce stella” ed è anche ilt<strong>it</strong>olo di uno dei quindici brani suonati daun pianoforte, composizioni musicali cheripercorrono il viaggio che ognuno di noicompie durante la propria v<strong>it</strong>a attraversol’amore, l’amicizia ma anche le delusionie le disillusioni.Il secondo appuntamento è previsto peril 17 aprile alle 21 con lo spettacolo “Lefate (favole)” basato sull’incantevole librodi Collodi che dieci anni prima di scriverePinocchio raccolse in un unico volume letraduzioni di grandi fiabe francesi e inglesi.L’attore Paolo Poli che si è occupato anchedella regia, ricostruisce in due tempila fortuna di queste favole che hannoattraversato i secoli affidandosi ad unatradizione orale che ci permette tuttora diassaporare il gusto per la fantasia, grandecapac<strong>it</strong>à che r<strong>it</strong>roviamo soprattutto neibambini di tutte le epoche.Dalla tradizione orale alla tradizione scr<strong>it</strong>ta,ispirando così anche opere teatrali moltofamose e sonor<strong>it</strong>à musicali illustri comeRavel e Prokof’ev. Anche Giulietta e Romeotrova le sue radici nell’intreccio fantasticodel destino amoroso raccontato da Bandello,fulcro letterario dello spettacolo.Il mese di aprile si conclude il 27 alle 21con “Sulle ali d’angelo” con Riccardo JoshuaMoretti al pianoforte che firma anche lacreazione e la regia, e con la straordinariacollaborazione del danzatore Thierry Parmentier.è evidente l’intenzione specificadell’artista di coinvolgere attraverso lamusica lo spettatore creando suggestioniche lo accompagnino in questo mondofantastico popolato da angeli e demoni, lamusica è la vera protagonista, è lei chenarra e fa sentire la voce degli angeli.L’atmosfera riproposta toglierà il fiato allospettatore presente che assaporerà l’entusiasmodelle sonor<strong>it</strong>à e la maestria delladanza. #Lorenzo Bises#Info tel. 0524 522044
Mistero buffoin stile popPassaggio di testimone, dal maestroall’allievo. Paolo Rossi dice di essersisempre sent<strong>it</strong>o destinato a questo testo,e finalmente lo (ri)porta in scena, sottolineando,con rispetto e ironia, che si trattadi una “umile versione pop” del capolavorodi Dario Fo, che con “Mistero buffo” hafatto il giro del mondo, aggiudicandosiil Nobel per la letteratura. Giullaratetra sacro e profano, cultura popolare evangeli apocrifi, racconti medioevali chesi affacciano sull’attual<strong>it</strong>à: “Mistero buffo”è un testo multiforme, fatto apposta peressere costantemente aggiornato, modificato,rivisto, reintepretato...trainato dauna gestual<strong>it</strong>à vorticosa e una non-lingua,il celebre grammelot, miracolosa e impossibile,che straccia il lessico a brandelliper scavare alla fonte dell’espressiv<strong>it</strong>àpiù istintiva.Al centro sempre la figura di Cristo, ilsuo rapporto diretto con il popolo, che lobestemmia ma poi se ne pente, e la gerarchiaecclesiastica, dall’alto di un’invest<strong>it</strong>uraspir<strong>it</strong>uale che si è autoconfer<strong>it</strong>a percomandare sui simili, ma che vienesempre smascherata da improbabiliinterventi divini. Un popolo contadinoe nullatenente affl<strong>it</strong>to da fame emiseria, umiliato dai sorprusi dei potenti,ma che grazie al giullare può esorcizzarele proprie sofferenze e inventarsi un universoallegorico per interpretare la realtàin tutte le sue contraddizioni, dalla pol<strong>it</strong>icaalla religione.Nella versione di Paolo Rossi il testo teatraleviene rispettato fedelmente ma altempo stesso arricch<strong>it</strong>o di fugaci e garbatiriferimenti al nostro presente, come feceall’epoca il maestro Fo; un’azione scenicache ogni sera si trasforma, contaminatadall’interazione con il pubblico e in dialetticacostante con la struttura musicaledi Emanuele Dell’Aquila, suonata dal vivo.Uno spettacolo da non perdere, in scenavenerdì 22 aprile al Teatro Nuovo di Salsomaggiore.#D.C.#Info tel. 0524 580211 / 059 237935Paolo RossiPaolo Rossi porta inscena una versionecabarettistica del nototesto di Dario Fo, in unozigzag di musica e parole.Appuntamento venerdì22 aprile al Teatro Nuovodi SalsomaggioreSulle tracce delle vicende di Antigone con i MotusAl Teatro al Parco un mosaico di eventi e perfomance coinvolgenti, il 15 aprileIl confl<strong>it</strong>to fra generazioni, Antigone che ci insegna la distanzatra l’indignazione e l’azione, tra legge morale-divina e la (in)giustizia pol<strong>it</strong>ica-umana. Al Teatro del Parco salgono sul palcovenerdì 15 aprile i Motus con il loro progetto “Syrma Antigones”:due distinte rappresentazioni sbriciolate a loro volta in unmosaico di eventi-performance, capaci di evocare e indagare ilpresente attraverso i personaggi della tragedia di Sofocle. Alle21 andrà in scena “Let the sunshine in - (Antigone) contest#1”. Lo spettacolo ha due soli protagonisti, Silvia Calderonie Benno Steinegger, che a partire dall’eccesso di Antigone,nel suo legame insopprimibile col fratello Polinice, risalgonoall’attuale, alla rivolta nel presente, inciampando nel nome diun ragazzo quindicenne che, nella stessa patria dei due personagg<strong>it</strong>ragici, incontra la morte per mano dell’ist<strong>it</strong>uzione.Alexis Grigoropoulos, ucciso dalla polizia da una “pallottolavagante” durante le proteste ad Atene nel 2008, in bilico trapacifismo e terrorismo. Alle 22.30 prende v<strong>it</strong>a la secondaperformance, dal t<strong>it</strong>olo “Iovadovia – (antigone) contest#3”, cheaccoglie l’ipotetico dialogo nel buio tra Antigone, espulsa dallasocietà e rinchiusa dentro una caverna, e l’inascoltato oracoloTiresia, privato della vista. Al centro il terribile capovolgimentodell’ordine naturale, dove i vivi brancolano nell’oscur<strong>it</strong>à e i mortisono condannati dal potere temporale alla luce del sole. I vivivengono costretti a non vedere, i morti a essere visti: è l’effettodi un rapporto di supremazia, come l’ordine autor<strong>it</strong>ario che ilcap<strong>it</strong>alismo avanzato e gli stati total<strong>it</strong>ari impongono ai c<strong>it</strong>tadini.Come scrivono gli stessi autori, “è il momento di parlare diquesto ora: come reagire ai tanti cadaveri nascosti che calpestiamoogni giorno e che tutti fingono di non vedere, […] oche spostiamo da un punto all’altro per non avere fastidio”.#Davide Corbetta#Info tel. 0521 708899 – 031128teatro