“spazio salute”a cura di Roberto AloesioAgopuntura e incontinenza urinarianell’Ospedale “Cardinal Massaia” di AstiL’agopuntura è una metodica terapeuticadel<strong>la</strong> Medicina Tradizionale Cinese.Consiste nell’infissione di aghi in partico<strong>la</strong>risiti corporei (agopunti) a scopoterapeutico. Il punto di agopuntura, oltreche con l’infissione dell’ago, può esserestimo<strong>la</strong>to termicamente con sigaridi artemisia (Arthemisia vulgaris)(moxibustione), oppure applicando all’agouna stimo<strong>la</strong>zione elettrica (elettroagopuntura).Una ricca letteratura scientifica dimostrain modo inequivocabile l’evidenzadei risultati terapeutici dell’agopunturanei confronti di numerose patologie,sia di tipo internistico, che muscoloscheletrico.Anche gli NIH (National Institutes ofHealth) hanno riconosciuto <strong>la</strong> sicura efficaciadell’agopuntura nei confronti dialcune patologie (tra cui si ricordano <strong>la</strong>nausea gravidica ed il dolore post-operatorio)e <strong>la</strong> sua possibile azione neiconfronti di alcune altre (tra cui asma,paralisi post-ictus, cefalea, dismenorrea,gomito del tennista, lombalgia, incontinenzaurinaria ecc.), concludendoche in questi ultimi casi l’agopunturapuò rappresentare “una terapia adiuvante,un’alternativa accettabile o essereparte di un programma terapeuticoartico<strong>la</strong>to”.Agopuntura ed incontinenzaL’agopuntura nel trattamento dell’incontinenzaurinaria è stata studiata innumerosi trials, in partico<strong>la</strong>re per quelche riguarda l’incontinenza femminile,<strong>la</strong> vescica neurologica conseguente alesioni midol<strong>la</strong>ri, nel<strong>la</strong> vescica instabilee nell’enuresi notturna. In partico<strong>la</strong>re, èstato dimostrato che l’elettroagopunturain un punto di agopuntura dell’artoinferiore (6SP), influenza il meccanismodi chiusura dell’uretra nell’incontinenzafemminile.Questo punto corrisponde a quello stimo<strong>la</strong>tonel<strong>la</strong> tecnica di neuromodu<strong>la</strong>zionevescicale mediante stimo<strong>la</strong>zioneelettrica percutanea del nervo tibiale(Percutaneous Tibial Nerve Stimu<strong>la</strong>tion- PTNS) che è stata descritta da Stollerper il trattamento del<strong>la</strong> sindrome del<strong>la</strong>vescica iperattiva negli anni '90.14 16La nostra esperienzaCirca 2 anni fa è nata una col<strong>la</strong>borazionetra il centro incontinenze (CristinaValle, Marina Rosso e Marina Borello) el’ambu<strong>la</strong>torio di agopuntura (dott.ssaOriglia e dott. Roasio) riguardante l’approcciocombinato del trattamento dell’incontinenzanei pazienti prostatectomizzatiopportunamente selezionatitra quelli che hanno avuto una rispostaparziale con il biofeedback. La valutazionedel<strong>la</strong> risposta al trattamento èstata effettuata con l’ausilio dei questionariICIQ-SF (Iternational consultationon incontinence questionnaireshort-form) e PGI-I (Patient global impressionof improvement). Il nostroobiettivo, in una prima fase, è statoquello di verificare <strong>la</strong> fattibilità e l’efficaciadell’approccio integrato biofeedback➔ agopuntura nel trattamento diun disturbo invalidante e frequentequale l’incontinenza post prostatectomia.In una seconda fase abbiamo propostotale integrazione in altre formedi incontinenza quali quel<strong>la</strong> femminilepostmenopausale e da urgenza. I pazientitrattati presi in esami sono stati11, 9 maschi con incontinenza postprostatectomiae 2 femmine con incontinenzapostmenopausale. Per quanto riguardai pazienti prostatectomizzati, <strong>la</strong>percezione del miglioramento dopobiofeedback ➔ agopuntura evidenziabiledal questionario PGI-I è stata del90% dei casi: nel 60% il miglioramentoè stato netto, nel 30% dei casi lieve. Anchel’interferenza dell’incontinenzanel<strong>la</strong> vita quotidiana è diminuita dopol’agopuntura in quasi tutti i casi.A fronte di questa percezione di miglioramentoperò, non è stato registrataun’analoga risposta in termini di frequenzae di quantità di urina persa, essendosiregistrato solo un miglioramentodi un punto nel questionario ICIQ-SFnel 50% dei pazienti. Credo che ciò siaspiegabile con il fatto che i questionaridisponibili ed utilizzati non sono sufficientementesensibili nel misurare <strong>la</strong> rispostaoggettiva all’agopuntura eseguitadopo il bio-feed-beck, evidenziabilequindi prevalentemente con questionaridi qualità di vita. Il questionarioutilizzato da noi infatti( ICIQ-SF) sembramaggiormente in grado di rilevare<strong>la</strong> risposta dell’incontinenza all’agopunturanelle pazienti donne trattate.Si può pertanto ipotizzare che il miglioramento,in questi casi, sia di maggioreentità in quanto si tratta di incontinenzepostmenopausali e quindi di naturafunzionale, in assenza di un danno sfintericovero e proprio.É infatti nostra intenzione per il prossimofuturo dedicare maggiore attenzioneall’incontinenza nelle pazienti donne,in partico<strong>la</strong>re nel<strong>la</strong> peri-postmenopausadove l’agopuntura in molti studidi letteratura si è dimostrata efficace,non solo per questo frequente e spessomisconosciuto problema, ma anche peralleviare i coesistenti disturbi del<strong>la</strong> sindromeclimaterica (vampate di calore,depressione etc.).In conclusione, credo che questa esperienzadi col<strong>la</strong>borazione positiva continueràcon sempre nuove idee, nonostanteil periodo non favorevole e <strong>la</strong>diffidenza, ahimè, ancora presente verso<strong>la</strong> medicina “alternativa” e mi auguroche rappresenti solo l’inizio di tantialtri progetti multidisciplinari (in cui l’agopunturaabbia fondamentalmentecaratteristiche di medicina complementare)che si pongano come obiettivouna terapia di supporto a patologiespesso croniche ed invalidanti per lequali nel<strong>la</strong> maggiorparte dei casi <strong>la</strong> cosiddettamedicina “ufficiale” non ha rispostesoddisfacenti.Dott. ssa Cristina Origlia
notizie dal mondoa cura di Giuseppe De SalvoPreparatevi e partite, ma per l’aiuto, nonper <strong>la</strong> guerra! La FAIS, l’AIOSS (l’Associazionedegli enterostomisti) e il Lions Clubdi Modena hanno incoraggiato <strong>la</strong> formazioneda enterostomiste di due infermierenigeriane che nel mese di settembre diquest’anno dovrebbero iniziare a <strong>la</strong>vorarein un nuovo ospedale nel<strong>la</strong> cittadina diAmawom, nel popo<strong>la</strong>tissimo sud est del<strong>la</strong>Nigeria.In questo ospedale ci sarà il primo ambu<strong>la</strong>toriodi stomaterapia del più abitato statoafricano: circa 150 milioni di abitanti.Il dottor Augustine Iroatu<strong>la</strong>m, di originenigeriana, che si è <strong>la</strong>ureato nell’universitàdi Siena e che adesso <strong>la</strong>vora nell’Ospedaledi Pistoia, attraverso dei finanziamentiinternazionali sta facendo costruire ilnuovo ospedale di Amawom nel qualeVERSO LA NIGERIAnon dovrà mancare l’ambu<strong>la</strong>torio di stomaterapia.E così, conoscendo <strong>la</strong> comunitànigeriana in Toscana e anche il nostrogrande amico dottor Carlo Pezcoller, haindividuato Doris e MaryRose, due infermierenigeriane, che hanno accettato <strong>la</strong>sua proposta di tornare in patria più preparatedi prima e gestire il nuovo ambu<strong>la</strong>torio.MaryRose e Doris nello scorso novembresono venute a Mi<strong>la</strong>no da Prato perfrequentare il corso AIOSS.In dicembre sono andate a Legnanoper una settimana di tirocinio ed ancorain questi giorni di marzo stanno frequentandoun’altra settimana di tirocinio aForlì. Domenica 11 marzo ci siamo incontratitutti a Forlì: il dottor Iroatu<strong>la</strong>m insiemecon Doris e MaryRose, il dottor Pezcollere due esponenti del Lions Club diModena, e me che rappresentavo <strong>la</strong> FAISe <strong>la</strong> European Ostomy Association, perconoscerci finalmente di persona e immaginareun po’ di futuro per l’Africa. Mary-Rose e Doris sono molto contente di tornarein Nigeria e nel<strong>la</strong> loro regione con unruolo ben definito.Anche noi siamo felici di vedere che l’impegnoprofuso per questo progetto stiadando i suoi frutti e che gli stomizzati, sinoad ora privi di ogni assistenza, possanoavere le cure appropriate.Un sentito grazie a tutti coloro che hannoreso possibile questa “pazza” avventurache speriamo porti presto a contagiarealtre città nigeriane e poi, chissà, escaaddirittura dal<strong>la</strong> Nigeria per raggiungeregli stati limitrofi.Giuseppe De SalvoMaryRose e Doris insieme a: De Salvo, Andretta, Carlos, Iroatu<strong>la</strong>m e Pezcoller.17