6Chi siamo?L’Ufficio H è un servizio <strong>di</strong> rilevanzaregionale che, per conto della RegioneFriuli Venezia Giulia, informa gliutenti dal 1996 sui servizi e sugliausili presenti sul territorio regionale,nazionale ed estero. (Legge n. 41del 1996, comma 2, Art. 18)A chi ci rivolgiamo?Il servizio è <strong>di</strong>retto a tutte le persone<strong>di</strong>sabili; ai loro familiari ed amici;agli operatori della riabilitazione,della scuola e del settore sociale maanche agli Enti pubblici e privati; aitecnici e progettisti e agli operatoricommerciali. Le prestazioni dell'UfficioH sono completamente gratuitee avvengono solo su appuntamento.Gli operatoriUn’equipe qualificata, compostada fisioterapisti, tecnici informaticied operatori specializzati sul software<strong>di</strong>dattico, mette a <strong>di</strong>sposizione delpubblico competenze ed esperienzaper aiutare così le persone a migliorarela qualità della propria vita.Cosa facciamo?Informazione e ConsulenzaL'Ufficio H fornisce informazionisugli ausili tecnici, informatici edelettronici e, più in generale, su tuttoquanto riguarda la <strong>di</strong>sabilità.Attraverso il collegamento a banchedati nazionali ed estere, la partecipazionea fiere nazionali e internazionali,viene così controllato costantementeil mercato degli ausili tecnicie le novità tecnologiche a supportodella <strong>di</strong>sabilità. Viene inoltre raccoltoe messo a <strong>di</strong>sposizione materialebibliografico (libri, riviste, pubblicazioni,cataloghi, etc...) e au<strong>di</strong>ovisivo.Spesso però non basta sapere se esisteo meno un ausilio; bisogna infattiprovarlo insieme agli esperti percapire se lo strumento che abbiamoscelto è davvero ciò che ci serve e serisulta effettivamente utile. Eccoperché vengono quin<strong>di</strong> svolte le consulenze:la consulenza è infatti ilmomento in cui risultano mobilitatetutte le risorse dell’Ufficio al fine <strong>di</strong>trovare l’ausilio più idoneo per risolvereun problema o per sod<strong>di</strong>sfareun’esigenza prima <strong>di</strong> procedere all’-acquisto effettivo.Ausili informaticiAusili tecniciAusili per l’accessibilitàFormazionePresso l'Ufficio H vengono organizzatevisite guidate alla Mostra Permanente,seminari formativi e giornatede<strong>di</strong>cate all'approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>tematiche specifiche, alla presentazionee alla <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> ausili.L'attività <strong>di</strong> formazioneè <strong>di</strong>retta a operatori, a studentidel settore riabilitativo, sanitario esociale, ai <strong>di</strong>sabili stessi e ai lorofamiliari.La Comunità, nell’ambito del FondoSociale Europeo, in collaborazionecon la Regione Friuli Venezia Giulia,realizza corsi <strong>di</strong> informatica rivoltia persone <strong>di</strong>sabili impiegandorisorse professionali altamente specializzatee aule informatiche attrezzate,con ausili specifici per ogni u-tente.Servizio PrestitiPresso l’Ufficio H è possibile averein prestito, gratuitamente e fino atre mesi, un certo <strong>numero</strong> <strong>di</strong> ausili(letti articolati, deambulatori, se<strong>di</strong>ea comoda, etc...) grazie al magazzinodella Comunità <strong>Piergiorgio</strong>.
“ROTOLANDO” NEL TEMPOA spasso nella storia degli ausiliChissà che faccia avrebberofatto gli abitanti <strong>di</strong> Caprerase avessero vistol’oramai ultra settantenne“eroe dei due mon<strong>di</strong>”(affetto da una graveforma <strong>di</strong> artrite reumatoide) sfrecciarelungo l’isola su una carrozzina elettronicadotata <strong>di</strong> luci, frecce e clacson all’incre<strong>di</strong>bilevelocità <strong>di</strong> 12 km/h?Ma era la fine dell’Ottocentoe il povero Garibal<strong>di</strong>,generale, condottieroe patriota italianoche aveva compiuto mirabolantiimprese militariin tutta Europa, arrivandopoi fino in Sud America,non aveva certo a <strong>di</strong>sposizionela tecnologia <strong>di</strong>oggi. Ecco perché fu costrettoa trascorrere lasua inerme vecchiaia su una carrozzina <strong>di</strong>legno. Ad aiutarlo era probabilmente lamoglie Francesca che a fatica deve averlospinto lungo i percorsi della sua splen<strong>di</strong>da<strong>di</strong>mora già comunque resa completamenteaccessibile.Da allora in poi la tecnologia hafatto davvero passi da gigante: le carrozzinesono <strong>di</strong>ventate “intelligenti”. Dotate<strong>di</strong> sistemi computerizzati e all’avanguar<strong>di</strong>a,adesso consentono conil loro stesso joystick e attraversotecnologie a infrarossi o bluetooth,<strong>di</strong> alzare e abbassare le tapparelle,spegnere ed accendere le luci <strong>di</strong>casa, usare il computer, navigarein internet e gestire la televisione.Nell’arco <strong>di</strong> pochi decenniinfatti il mercato degli ausili è statoprotagonista in<strong>di</strong>scusso <strong>di</strong> unavertiginosa evoluzione, sia nei materialiche nelle tecnologie. Gliantichi tubi in ferro dei telaidelle carrozzine, che a <strong>di</strong>re ilvero in molte case <strong>di</strong> riposo ancoraoggi vengono ampiamenteutilizzate, sono stati sostituitida materiali leggerissimi, comefibre <strong>di</strong> carbonio, titanio o altreleghe <strong>di</strong> alluminio.Le tele della seduta in fintocuoio o in tessuto grezzo chehanno accolto l’anziano Giuseppe, facendoloprobabilmente sudare nei cal<strong>di</strong>ssimi mesi estivi,sono state adesso sostituite da materialitraspiranti lavabili e consentono <strong>di</strong> appoggiareconfortanti cuscini a nido d’ape anatomici oppuread aria perfettamente modellabili in baseal peso della persona.A telaio ribassato con ruote campanateleggere, leggerissime o superleggere, adessoanche i gran<strong>di</strong> sportivi con <strong>di</strong>sabilitàtrovano la carrozzina adatta nel mercatodegli ausili mentre l’altissima tecnologiaimpera nel mondo delle protesiogni giorno più sofisticate. Le stesse checonsentono infatti ad atleti amputati <strong>di</strong>partecipare finalmente alle gare <strong>di</strong> qualificazionedelle Olimpia<strong>di</strong>.I moderni “Garibal<strong>di</strong>” insomma, <strong>di</strong>sabili,con malattie degenerative o con problemicreati da traumi, possono oggi<strong>di</strong>ventare “eroi dei due mon<strong>di</strong>” standofermi nei loroletti oppure sedutinelle carrozzinequando la patologianon consente loro <strong>di</strong>muoversi. Allo stessotempo però possonotranquillamente comunicare,navigare oviaggiare allo slogan <strong>di</strong> “solo con la voce o congli occhi, senza braccia o senzagambe, oggi si può”.La tecnologia supporta infatti la<strong>di</strong>sabilità consentendo il superamento<strong>di</strong> barriere altrimenti invalicabilimentre l’avvento <strong>di</strong> internetannulla le <strong>di</strong>stanze e mo<strong>di</strong>fica ra<strong>di</strong>calmentele categorie aristoteliche<strong>di</strong> spazio e <strong>di</strong> tempo; incide sui rapportiumani e trasforma le modalità<strong>di</strong> comunicazione. Scrivere <strong>di</strong>ventadunque possibile anche perchi non vede o non può usare le mani. Anche<strong>di</strong>segnare è oggi fattibile semplicemente utilizzandoun pulsante con il solo movimento delmento; telefonare ricorrendo a skype o mandaremail è oggi possibile anche solo grazie almovimento <strong>di</strong> un occhio.Resta però ancora un problema: comefaccio ad usare un computer con un occhio seproprio il computer mi costa un occhio stesso?Barbara Porcella