L’USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI IN ITALIA5.2 Trattamenti socio-sanitariUtilizzando le informazioni provenienti d<strong>al</strong> flusso informativo SIND relative <strong>al</strong>lemacro categorie di prestazioni erogate dai servizi per le dipendenze, è statoc<strong>al</strong>colato l’indicatore relativo <strong>al</strong> numero medio di prestazioni per assistito.Distinguendo gli utenti secondo la tipologia di trattamento, si osserva che il50,6% degli assistiti risulta in trattamento farmacologico integrato, mentre ilrestante 49,4% è in trattamento psico-socio-riabilitativo.Il 50,6% degliassistiti presso iservizi nel 2013 è intrattamentofarmacologicointegratoFigura 67: Numero medio di prestazioni per assistito nei Ser.T. in trattamentofarmacologico integrato (esclusa l’erogazione dei farmaci). Anno 2013Fonte: Elaborazione su dati SIND Ministero della S<strong>al</strong>uteFigura 68: Numero medio di prestazioni per assistito nei Ser.T. in trattamento psico-socioriabilitativo.Anno 2013Fonte: Elaborazione su dati SIND Ministero della S<strong>al</strong>uteConfrontando il numero medio di prestazioni erogate a ciascun paziente nelle duetipologie di trattamento, <strong>al</strong> netto della somministrazione di farmaci per il gruppodi utenti in trattamento farmacologico, il numero medio di <strong>al</strong>tre prestazionierogate nel periodo ammonta a 43 circa per soggetto, a fronte di un v<strong>al</strong>ore moltopiù piccolo (25) osservato nel gruppo di pazienti in trattamento psico-socioriabilitativo.T<strong>al</strong>e risultato evidenzia che <strong>al</strong> netto delle terapie farmacologiche, il43 prestazioni inmedia per assistitonel periodo diriferimento tra gliutenti in trattamentofarmacologicointegrato (escluse lesomministrazioni di49
carico assistenzi<strong>al</strong>e rivolto ai pazienti in trattamento farmacologico è quasi doppiorispetto a quello riscontrato nei pazienti in trattamento psico-socio-riabilitativo.Nel 2013 è stata condotta una nuova edizione dello studio multicentrico DPAsull’esito dei trattamenti presso i Dipartimenti delle Dipendenze (progettoOutcome). Sulla base delle informazioni raccolte su un campione di 5.036soggetti in trattamento farmacologico integrato, il 72,0% degli utenti ha avuto unabuona risposta <strong>al</strong> trattamento, sospendendo l’uso di sostanze stupefacenti.An<strong>al</strong>izzando il periodo trascorso in trattamento, si è osservato che i soggetti interapia, nel corso del 2013, sono risultati negativi ai drug test nel 74,5% dellegiornate di terapia. Inoltre, il 56,4% dei pazienti è risultato profession<strong>al</strong>menteoccupato.farmaci)Buona risposta <strong>al</strong>leterapiefarmacologicheintegrate: 74,5%delle giornate interapia senza uso didroghe5.3 Reinserimento soci<strong>al</strong>eSi registra in tutte le regioni una forte presenza di programmi di reinserimentosoci<strong>al</strong>e e lavorativo dei soggetti tossicodipendenti. L’investimento glob<strong>al</strong>eaffrontato d<strong>al</strong>le regioni, nel corso del 2013, e rivolto a questi programmi èrisultato pari a 6,2 milioni di euro, oltre 1 milione in meno di quanto rilevato nel2012.Nel 2013, il reinserimento lavorativo ed il completamento dell’istruzionescolastica sono stati gli obiettivi indicati come prioritari da quasi la tot<strong>al</strong>ità delleRegioni e delle PP.AA, secondo quanto riportato nei questionari standarddell’Osservatorio Europeo.Nel 2013, 6,2milioni di euroinvestiti in attivitàdi reinserimentolavorativo; circa 1milione in meno del20126. SISTEMA DI CONTRASTO ALL’OFFERTA DI SOSTANZESTUPEFACENTIAttraverso complesse e articolate rotte in continua evoluzione, le multinazion<strong>al</strong>idella droga, radicate in tutto il mondo, trasferiscono le sostanze illecite dai luoghidi produzione a quelli di consumo, incentivate dai cospicui guadagni che t<strong>al</strong>itraffici sono in grado di generare. Il nostro Paese, nel qu<strong>al</strong>e operanoorganizzazioni crimin<strong>al</strong>i fra le più agguerrite, tanto it<strong>al</strong>iane che straniere, sicolloca fra i princip<strong>al</strong>i poli europei come area sia di transito sia di consumo sia diproduzione di cannabis, sebbene quest’ultima di portata limitata. L’an<strong>al</strong>isi dei datirilevati d<strong>al</strong>la Direzione Centr<strong>al</strong>e per i Servizi Antidroga nel 2013 e riferitiprincip<strong>al</strong>mente <strong>al</strong>le operazioni antidroga, <strong>al</strong>le segn<strong>al</strong>azioni <strong>al</strong>l’autorità giudiziariae ai sequestri di stupefacenti, pone in evidenza che la domanda e l’offerta di drogapermangono elevate, m<strong>al</strong>grado il traffico illecito sia stato incisivamentecontrastato d<strong>al</strong>le Forze di Polizia.Le organizzazioni crimin<strong>al</strong>i coinvolte nel traffico internazion<strong>al</strong>e di stupefacentisfruttano le opportunità fornite d<strong>al</strong>l’incremento vertiginoso della movimentazionedelle merci a livello glob<strong>al</strong>e <strong>al</strong> fine di dissimulare i carichi di droga che, d<strong>al</strong>le areedi produzione, vengono trasportati nelle aree di stoccaggio o sulle diverse piazzedi smistamento e consumo. Oltre <strong>al</strong>l’occultamento nel traffico commerci<strong>al</strong>e, leorganizzazioni crimin<strong>al</strong>i utilizzano anche il norm<strong>al</strong>e traffico passeggeri delle rotteaeree o le imbarcazioni, da diporto o commerci<strong>al</strong>i. Il contesto brevementeaccennato si presenta fortemente dinamico, interattivo e di difficile sorveglianza;le organizzazioni crimin<strong>al</strong>i, infatti, si mostrano sempre più versatili, semprepronte a promuovere e a raggiungere intese, a stringere patti ed accordi oltreconfine per corrispondere appieno <strong>al</strong>le esigenze connaturate <strong>al</strong>le peculiaritàstruttur<strong>al</strong>i del narcotraffico.In t<strong>al</strong>e cornice evolutiva, le tradizion<strong>al</strong>i organizzazioni macrocrimin<strong>al</strong>i, un tempoancorate <strong>al</strong> territorio e che miravano a stabili rapporti di equilibrio, si sono ormai50It<strong>al</strong>ia: una delleprincip<strong>al</strong>i aree ditraffico e transito disostanze illecite