ADAMELLO BRENTAMalga Lamola, foto I. Giulianiregolari, nel corso degli ultimianni sono state raccolte eriportate su supporto cartograficoinformatico, da parte <strong>della</strong>PAT, anche le segnalazionicasuali effettuate dal personaledi vigilanza.FRANCOLINOL’areale del francolino, specieben diffusa a livello europeo,ha subito nell’ultimo secolo unamarcata contrazione, con estinzionilocali in gran parte delleAlpi Occidentali e decrementisignificativi in altre aree.Nel 1992 la consistenza <strong>della</strong>popolazione italiana è stata stimatain 5.000-6.000 coppie all’inizio<strong>della</strong> primavera.Si stima che il tetraonide inProvincia di Trento sia presentesul 42% <strong>della</strong> superficietotale. Nessun tipo di indaginevolta alla quantificazione ocaratterizzazione distributiva<strong>della</strong> specie è stata intrapresa alivello provinciale, né a livellodi <strong>Parco</strong>.Nel 1995 da parte di Schroeder,e nel 2003 da parte dell’Universitàdell’Insubria in collaborazionecon Istituto Oikos,sono stati elaborati dei Modellidi Valutazione Ambientale perindividuare le potenzialità delterritorio del <strong>Parco</strong> (nel PianoFaunistico del 1995) e <strong>della</strong>Provincia Autonoma di Trentoa ospitare il francolino. In basea questi modelli, circa un terzodel territorio del <strong>Parco</strong> (20.219ha su circa 62.000, pari al 6.3%del territorio idoneo a livelloprovinciale) sembra essere potenzialmenteidoneo per il francolino,valore di tutto rispetto sesi considera che le caratteristicheprincipalmente alto alpinedell’area protetta non appaionocome particolarmente adattealla presenza <strong>della</strong> specie, generalmentelegata a condizioniambientali tipiche delle quoteinferiori.PERNICE BIANCAIn Europa la pernice biancaè presente in Islanda, Scozia,Fennoscandia e, come relittoglaciale, su Alpi e Pirenei, conuna consistenza complessivavalutata tra le 400.000 e le740.000 coppie nidificanti.A differenza di gran parte dellepopolazioni europee, che sembranonon essere interessate dafasi di contrazione numerica eriduzione dell’areale, sulle Alpi- che rappresentano una frazionemolto ridotta dell’arealecomplessivo - sono presentipopolazioni piccole, spessoisolate e localmente interessateda significative diminuzioni delnumero degli effettivi e del territoriooccupato.Sull’Arco Alpino italiano, dovela specie sembra essere in costantedeclino, si stima la presenzadi 5.000-8.000 coppienidificanti distribuite dalle AlpiMarittime alle Alpi Giulie, condensità maggiori nella porzionecentro-orientale.In Provincia di Trento la pernicebianca è monitorata attraversola realizzazione di censimentiprimaverili (pre-riproduttivi) edestivi (post-riproduttivi). Quel-26PIANO FAUNISTICO 2007
A DAMELLO BRENTADensità pre-riproduttiva registrata a livello provincialetra il 1998 e il 2005li primaverili vengono effettuaticon l’utilizzo di un richiamoacustico e prevedono almeno3 ripetizioni nella stagione;quelli estivi vengono realizzaticon l’ausilio di cani da ferma econtemplano almeno 2 repliche.Dai dati contenuti all’interno delPiano Faunistico Provinciale, aggiornatial 2003, si ritiene sianopresenti, in Trentino, 1.500-1.600individui, che si stima utilizzinoil 19% del territorio provinciale,pari a 115.539 ha.Le indagini vengono condottesu 18 aree campione, all’internodelle quali avvengono sia i conteggiprimaverili, sia quelli estivi.Purtroppo, non si dispone di seriestoriche complete di dati, in quantonon tutti gli anni vengono censitele medesime aree, o vengonoeffettuati in ogni area entrambi icontrolli.Anche in Provincia di Trento,analizzando i dati ottenuti daicensimenti primaverili condottiPernice bianca, foto N. AngeliPIANO FAUNISTICO 200727