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Numero speciale della rivista (.pdf 7,82Mb) - Parco Naturale ...

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A DAMELLO BRENTAda alcuni agenti patogeni perentrambe le specie (ad esempio laEBHS, sindrome <strong>della</strong> lepre brunaeuropea) è favorito dalla bassadensità di popolazione: anche daquesto punto di vista emerge lanecessità di attuare provvedimentivolti a favorire l’aumento delnumero di individui presenti sulterritorio.Considerate queste premesse, ilPiano Faunistico prevede una seriedi misure finalizzate a miglioraresia le conoscenze sulle specie, sialo status delle popolazioni.Innanzitutto è evidente lanecessità di acquisire dati ulterioririspetto agli attuali, sia tramitela raccolta di segni di presenza,sia per mezzo di conteggi diretti.Si potranno prevedere ancheprogrammi di cattura e marcaturacon radiocollare per approfondirele conoscenze in merito all’utilizzodello spazio ed eventualisovrapposizioni di habitat conaltre specie di erbivori.E’ necessario anche un continuomonitoraggio sanitario, sia sui capiabbattuti, sia su quelli rinvenutimorti, finalizzato ad individuareprecocemente la presenza dipatologie di diversa natura edevitarne la diffusione.Una delle misure cautelativepreviste suggerisce la sospensionedel prelievo venatorio entroi confini del <strong>Parco</strong>, fino almomento in cui sarà possibiledefinire le modalità e i numeri dacacciare sulla base dei dati sulpopolamento effettivo. Visti glieffetti negativi provocati neglianni dai continui ripopolamenti,si sconsiglia questa pratica intutto il territorio dell’area protetta,mentre si prevede di incentivaree promuovere il miglioramento oripristino dell’habitat disponibilealle due specie. A questo scoposi suggerisce di mantenere,all’interno del <strong>Parco</strong>, le aree aperteo gli ex-coltivi, attraverso le colturea perdere e lo sfalcio periodico,con la limitazione dell’attivitàdurante i mesi di maggio e giugno,durante i quali nascono i piccoli.Si consiglia altresì di conservaresiepi e boschetti, di gestire i boschigarantendo la creazione di raduree di promuovere l’agricolturabiologica. Anche l’attività di pascolo,potenzialmente dannosa sepraticata in modo intensivo, puòrisultare un valido strumento permantenere i pascoli aperti e disponibiliper gli erbivori selvatici.Un’attenzione particolare andràdedicata alla presenza di canivaganti: è infatti certo che, qualoraliberi di vagare senza padrone,questi animali - siano essi dapastore o da compagnia - possonoavere implicazioni negative neiconfronti delle specie selvatiche.Si prevede dunque di elaboraremisure atte a limitare questo tipodi disturbo.Complessivamente va osservatoche molte delle azioni previste- quali il mantenimento e ilripristino dei pascoli, delle areeprative e delle radure interne allearee boscate, nonché la limitazionedei cani vaganti - oltre ad inciderepositivamente sulle lepri, possonoavere effetti positivi anche per ilcapriolo, che predilige ambientiparticolarmente differenziati conpossibilità di pascolo.Infine, accanto alle misurestrettamente gestionali e di studio,il Piano propone di organizzareincontri tecnici di formazione eaggiornamento con cacciatori edagricoltori, nonché di promuovereserate a tema e pubblicazionirelative alle due specie.Lepre variabile, foto Archivio PNABPIANO FAUNISTICO 200747

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