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Numero speciale della rivista (.pdf 7,82Mb) - Parco Naturale ...

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A DAMELLO BRENTA11. I chirotteriI chirotteri sono mammiferiestremamente specializzati.Possiedono infatti caratteristichedel tutto peculiari come lacapacità di volare, di percepirel’ambiente circostante medianteun sistema di ecolocalizzazionea ultrasuoni e di sopravviverein stato di letargo ai lunghimesi invernali, quando le predescarseggiano e le temperaturesono particolarmente rigide.L’avanzato grado di specializzazione,la loro particolaresensibilità al disturbo nellefasi critiche dell’ibernazionee <strong>della</strong> riproduzione e ladiffusa percezione negativadi queste specie da parte <strong>della</strong>popolazione, fanno dei chirotteriuno dei gruppi più vulnerabilialle rapide modificazioniambientali e all’interazione conle attività umane.Così, tra i mammiferi terrestripresenti nel nostro Paese,essi costituiscono l’Ordinerappresentato dal maggiornumero di specie minacciate.Le necessità primarie deipipistrelli sono rappresentatedalla disponibilità di rifugiadeguati e da redditizie aree diforaggiamento dove cacciaregli insetti. Qualunque cosacomprometta tali risorseincide pesantemente sulle loropossibilità di sopravvivenza.Ad esempio, per quanto riguardai rifugi frequentati dalle variespecie, si assiste sovente alladistruzione dei siti di riposodiurno, di riproduzione e diibernazione che vengonoeliminati da interventi forestali(abbattimento degli alberi cavi),da demolizioni o ristrutturazionidi vecchi edifici, dal disturbo,dall’alterazione o dalla chiusuratotale di grotte, di cave e diminiere abbandonate.Non meno drammatica è la sortedelle aree di foraggiamento:la riduzione delle superficiforestate, così come la bonificadelle zone umide, comportanouna riduzione quali-quantitativadelle prede disponibili. Analogheconseguenze ha il processodi “banalizzazione strutturale”delle aree agricole, passandodalle forme di conduzione ditipo tradizionale (ecomosaicicon piccoli appezzamenticoltivati, inframmezzati a siepie relitti forestali) all’agricolturameccanizzata e intensiva (estesearee uniformemente coltivate).Le cosiddette “formazioni lineari”- cioè la vegetazione lungoi corsi d’acqua, le siepi e i filari- sono inoltre molto importantiper i pipistrelli, che le utilizzanocome linee di riferimento neiloro spostamenti tra i rifugi e learee di foraggiamento.Un notevole impatto sullachirotterofauna è altresì legatoall’impiego di sostanze tossicheper il trattamento dei materiali(ad esempio le travi in legnodei sottotetti) e, soprattutto,all’abuso dei pesticidi inagricoltura, che finiscono peraccumularsi in dosi letali ancheOrecchione, foto F. ZibordiPIANO FAUNISTICO 200743

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