ADAMELLO BRENTA8.4 La coturniceLa coturnice (Alectoris graeca)non è un Tetraonide. Pur appartenendoal medesimo Ordine(Galliformi), dal punto di vistatassonomico essa afferisce a unaFamiglia differente (Fasianidi),<strong>della</strong> quale fanno parte anche ifagiani e le quaglie.Sebbene per il suo comportamentoe ambiente di vita vengaspesso associata ai Tetraonidi, lacoturnice in realtà è priva di tuttele caratteristiche peculiari di adattamentoalla montagna condiviseda gallo cedrone, gallo forcello,francolino e pernice bianca. Ilsuo habitat prediletto è rappresentatodagli ambienti rocciosia quote mediamente elevate, trail limite delle nevi e quello deglialberi; la nidificazione avviene aterra, in piccole depressioni delterreno, e l’alimentazione è basatasui vegetali disponibili, insettie vari invertebrati.Alla fine dell’autunno le coturnicisi riuniscono in gruppi che sidisperdono all’inizio <strong>della</strong> stagionedegli amori, in primavera.La sottospecie alpina (Alectorisgraeca saxatilis), presente anchein Appennino e sui Monti Dinarici(ex Yugoslavia), è diffusa conuna certa continuità su tutto l’ArcoAlpino, con una consistenzastimata intorno alle 10.000-15.000 coppie sul solo territorioitaliano. Come è avvenuto peri tetraonidi, a partire dalla metàdel secolo scorso si è assistito aduna sensibile diminuzione numericadi questa specie per diversifattori, tra i quali spiccano i cambiamentidelle pratiche agricolee pastorali e l’eccessivo prelievovenatorio. Il declino è stato cosìmarcato che, attualmente, in alcunearee alpine la popolazioneresidua stimata raggiunge valoricompresi tra l’8 e il 15% <strong>della</strong>consistenza originaria.In Provincia di Trento la coturnice èmonitorata attraverso la realizzazionedi censimenti primaverili ed estivi,rispettivamente prima e dopo ilperiodo riproduttivo, in un numerolimitato di “aree campione”.Dai dati ricavati nel recente passatoè stato messo in evidenzaun netto decremento negli anni2000/2001, che ha portato alla sospensione<strong>della</strong> caccia nel 2002.Nel 2003 la Giunta Provincialeha interdetto definitivamente ilAbbattimenti di coturnice all’interno del territorioprovinciale e del <strong>Parco</strong>prelievo <strong>della</strong> coturnice nei Sitidi Importanza Comunitaria internialle aree protette. Dato cheil <strong>Parco</strong> è interamente compresonei 3 SIC “Adamello”, “Presanella”e “Dolomiti di Brenta”,attualmente questo galliforme,sotto il profilo venatorio, è tutelatoin tutto il <strong>Parco</strong>.Nonostante ciò, il trend attuale<strong>della</strong> popolazione risulta inferioreai normali tassi di crescita:pertanto, mentre si cercherà diindividuare le effettive causeche hanno portato al declino<strong>della</strong> specie, il Piano Faunisti-32PIANO FAUNISTICO 2007
A DAMELLO BRENTAco, in modo cautelativo, suggeriscedi mantenere chiusa lacaccia. Al contempo, il <strong>Parco</strong>sostiene la necessità di non effettuareripopolamenti vista laloro frequente inefficacia, unitaal rischio elevato che gli animaliimmessi trasmettano allepopolazioni autoctone parassitie patologie.Per la conservazione di questogalliforme, il <strong>Parco</strong> si impegnaaltresì in numerosi settori.Innanzitutto, è previsto chedi anno in anno si effettuino icensimenti sempre nelle stessearee al fine di ottenere daticonfrontabili nel tempo, capacidi fornire informazioni relativealla tendenza delle popolazioni.Ad integrare i dati raccolti daiServizi Forestali <strong>della</strong> Provincia,il <strong>Parco</strong> raccoglie dati relativialla coturnice anche tramiteil “Monitoraggio FaunisticoMirato”, effettuato annualmentedai Guardaparco su diversespecie animali, e garantisce cosìl’aggiornamento continuo deldatabase relativo agli indici dipresenza. La raccolta costantedi informazioni dovrebbe portarenel tempo ad approfondirele conoscenze sullo status <strong>della</strong>popolazione e sui fattori che loinfluenzano.Il Piano Faunistico individuacome misure rilevanti sia l’impostazionedi un progetto sperimentalerelativo ai possibilimiglioramenti ambientali chepossano favorire la specie, siaappositi studi che potrebbero infuturo evidenziare le eventualicorrelazioni esistenti tra l’andamentoclimatico primaverilee il successo riproduttivo.Con un grado di priorità piùbasso rispetto alle misure sopraesposte, il Piano Faunisticoindividua anche misure nell’ambito<strong>della</strong> comunicazione,come la pubblicazione di specificitesti e l’organizzazione diserate a tema relative a tutto ilgruppo dei galliformi.Coturnice, foto M. Campora – A. CalegariPIANO FAUNISTICO 200733