L’uomo si rassegna al particolare esclusivamente se quel particolarea lui si palesa come realizzazione di un universale Luigi Giussani6 fraternitàemissioneMARZOTaipeiMusica d’OrienteLa bellezza della musica, la gioia dell’incontro con il vescovo,la sorpresa di un’amicizia che illumina la vitadi Paolo CostaIn basso, momento di balli in parrocchiaa St. Francis Xavier, Taipei(Taiwan). Da destra, donPaolo Cumin e don Paolo Costa.Nella pagina a fianco, un momentodella messa per il santopatrono celebrata dall’arcivescovoHong <strong>San</strong> Chuan.Caro don Massimo,in questi ultimi mesi siamo stati, si può dire, sorpresidalla musica.A settembre,nella nostra parrocchia di sanPaolo c’è stato un concerto di musica rinascimentale:uncoro locale ha voluto regalarci alcuni canti polifonici,tratti dalle opere di Pierluigi da Palestrina. Ci ha commossoal punto che abbiamo pensato di fare un piccoloconcerto al mese,per invitare la gente a visitare la nostrachiesa.In ottobre abbiamo offerto un concerto d’organograzie alla disponibilità di un nostro parrocchiano,organistaprofessionista.Per il mese di novembre ho pensatodi proporre, attraverso la mia voce e la mia interpretazione,accompagnatadi volta in volta da organo,piano echitarra, le canzoni che ho imparato nel movimento,dedicate alla Madonna.Al concerto c’erano duecentotrenta persone, compresoil pastore battista (con la consorte) che abita dietrola nostra chiesa.La prima parte era dedicata a Maria nel Vangelo:l’AveMaria gregoriano,Altissima Luce,I wonder,Salve Regina,Voi ch’amate lo criatore. I testi delle canzoni, tradotti incinese, sono stati proiettati insieme a quadri di pittoriitaliani a noi cari.La seconda parte era dedicata a Marianella devozione popolare. Ho cantato Salve Regina gregoriano,Como busca, Virgen Morenita, Romaria, AveMaria Stella del Mattino, La Virgen de Guadalupe. Allafine tutti insieme abbiamo cantato due canti in cinese.Il pastore protestante, in prima fila, prendeva appuntisul suo quadernetto; la gente è stata molto contentadella serata.Ho detto a tutti che,sebbene non sia un professionistadella musica, ho voluto condividere ciò cheho di più caro, che ho imparato grazie al movimento diCl di cui faccio parte, anche e soprattutto attraverso icanti. Spero di aver trasmesso quanto importanti sono
GIORNATAANNUALE DIFRATERNITÀ EMISSIONESabato 18 aprile si terrà l'annuale giornata di «Amici di Fraternità e Missione».Questo il programma: ore 18,00 santa Messa presso la parrocchia SS. Redentore di Seriate (BG).A seguire buffet e momento conviviale presso i locali della parrocchia.Alle ore 21,00 presso il teatro Gavazzeni di Seriate ci sarà un incontro con don Massimo Camisasca.MARZO fraternitàemissione7«Come facciamo acredere che i ciechivedono?»,mi ha chiesto. «Crediamoche i ciechivedono perchéanche oggivediamo accaderegli stessi miracoli:chi non conosceGesù è nel buio ebrancola senzasapere la direzione.Noi sappiamola meta»che i ciechi vedono?», mi ha chiesto. «Crediamo che iciechi vedono perché anche oggi vediamo accadere glistessi miracoli:chi non conosce Gesù è nel buio e brancolasenza sapere la direzione. Noi sappiamo la meta».Poi gli ho detto che per conoscere Gesù occorrono degliamici, e gli ho proposto di essere mio amico, dalmomento che mi ha detto che fa fatica a essere coinvoltodagli altri studenti. Durante lo spettacolo gli ho fatto lacronaca di quello che vedevo e capivo, poi siamo uscitia cena: era molto felice. L’ho accompagnato al suo dormitorioe gli ho fatto toccare le statue del presepe una auna. Sul presepe c’era una scritta che gli ho letto nonsenza commozione: «Nelle tenebre è brillata la veraluce: Gesù Cristo». Senza sapere che Cristo è la Luceche illumina la nostra vita, siamo tutti come ciechi, oanche peggio. Sono certo che Giuseppe sia «un altrodono di Dio» alla nostra vita.Ti abbraccio,Paoloper me la bellezza della musica e del canto per la nostraimmedesimazione con Cristo.Sabato 29 novembre l’arcivescovo Hong <strong>San</strong> Chuan èvenuto alla parrocchia di Tai Shan per celebrare laMessa del nostro patrono, san Francesco Saverio. Quest’annoricorre anche il 45° anniversario della parrocchia.Anchequesta volta la chiesa era piena.Un diaconobenedettino e un seminarista hanno aiutato per la liturgia.I chierichetti erano quattro bambini: don Lele Silanosli istruiva da un mese su come maneggiare l’incenso,lamitria,il pastorale,la croce astile,le candele…La chiesa era bellissima: avevo comprato un nuovoaltare,un confessionale,oltre che fioriere,acquasantieree credenza in stile cinese. Avevo anche fatto dorare ilcalice,la pisside,il turibolo e navicella:tutti dettagli che,forse,ho notato solo io,ma ci tenevo che tutto fosse belloe ordinato.Durante la messa il vescovo ha battezzato dueadulti e cresimato cinque parrocchiani tra cui Ilario (ALong) e Monica (Meixiang).Dopo la messa ci siamo fermatiin chiesa per presentare la nostra storia attraversofoto e canti, come avevamo fatto con te, quando seivenuto a trovarci.Nel mezzo di questa presentazione abbiamo proiettatodicei minuti del film Il vento di Dio con i sottotitoli incinese. Il vescovo mi ha chiesto, un po’ incredulo e stupito,se è vero che noi scriviamo lettere al superioregenerale e che lui ci risponde. Gli ho spiegato che è luiche ci spinge a farlo, perché la comunione è anchecomunicazione…La giornata si è conclusa con la cena all’aperto, conballi aborigeni e canti insieme. Mi ha colpito vedere ivolti felici di questi adulti rinati nel battesimo o confermatinella cresima: gente normale che sta cambiandograzie all’incontro con Cristo.E mi commuove sempre ilvescovo, che si stupisce di noi e ci incoraggia.Ho conosciuto Giuseppe (Li Hong Jie) al dipartimentodi italiano, dove studia, anche se non ha corsi con me. Ècieco da quando era piccolo, a causa del parto prematuroe di complicazioni successive.Siamo andati insiemead uno spettacolo teatrale messo in scena dagli studentidel primo anno. Ci sediamo vicini e, parlando con lui,scopro che ha studiato in una scuola protestante, partecipavaalle loro preghiere,ma non è mai stato battezzatoperché i suoi genitori, sebbene non siano contrari, nonparteciperebbero con lui a questa nuova vita. Mi raccontache ha cominciato anche a dubitare della veritàdel Vangelo: «Per esempio, come facciamo a credereIlario (A Long).Monica (Meixiang), insieme adIlario (sopra) tra i cinque parrocchianiconfermati nella cresima anovembre 2008.LA MISSIONE A TAIPEIPerché siamo in Cinadi Massimo CamisascaLa prospettiva storica ci aiuta a comprendere iconfini della presenza della Fraternità san <strong>Carlo</strong>a Taiwan.Qui a Taipei, siamo in una diocesi nata da pocopiù di cinquanta anni. È, in un certo senso, comese fossimo nell'epoca di san Paolo.Effettivamente, quello nostro, qui a Taiwan, è iltempo degli Atti degli apostoli.Dobbiamo dunque ricuperare il senso dellaparola «apostolica», nell'espressione «società divita apostolica» che descrive ciò che siamo.«Apostolico» dice una realtà e nello stesso tempouna preghiera. Una realtà perché qui siamo nelperiodo della fondazione della Chiesa; ma ancheuna preghiera perché noi dobbiamo domandareil cuore degli apostoli.Questo dice che i sacerdoti che sono a Taipeinon sono mandati a una parrocchia, ma alla Cinaintera, per l'evangelizzazione della Cina. Ma nonsi può evangelizzare la Cina, se non sievangelizzano i cinesi e, ancora, non si possonoevangelizzare i cinesi, se non si comincia daqualche cinese, così come non si possono amaregli uomini se non si comincia da qualche personae, attraverso quelle persone, si ama tutto ilmondo.L’orizzonte della nostra missione non puòdunque essere che quello apostolico, cioè ditutto il mondo, in particolare del mondo cinesecui i nostri missionari sono stati mandati e alquale devono sentirsi definitivamente mandati.PER OFFERTE ALLA FRATERNITÀ (MISSIONI, SANTE MESSE ECC.): Codice IBAN: IT 72 W0351203206000000018620 - c/c postale 43262005