CMC16109-D&T-Dicembre09:D&T 3-12-2009 8:22 Pagina 3232 diagnosi& terapia 10/09spazio-salute.itSaluteFig. 3 Lombalgia: dolore alla <strong>zona</strong> <strong>lombare</strong>,ovvero alla parte bassa della schiena. Questidolori insidiosi, possono persino impedire imovimenti più semplici.Dunque, l’assenza di movimento ol’eccesso, possono essere i responsabilidel classico mal di schiena, dilombalgie, lombosciatalgie, discopatie,protrusioni discali, ernie, artrosi,alterazioni delle curve della colonna,dolori. Ma dove e come si produce ildolore? Come mai le statistiche sonocosì allarmanti? I dati dell’organizzazionemondiale della sanità (OMS)dicono che ben l’85% della popolazioneaccusa mal di schiena almeno unavolta nella vita, al punto da esserestato definito “il male del secolo”.I medici di famiglia italiani affermanoche la classica lombalgia rappresentala causa di una grande percentuale diassenze sul lavoro. Il dato è statoreso noto a Catania dal segretarionazionale della SIMG, la SocietàScientifica di Medicina Generale. Nonci sono modalità precise della manifestazionedel dolore: a volte inizia conuna semplice dolenzia, a volte conuna fitta, a volte invece con un doloretrafiggente o un forte blocco senzapossibilità di movimento alcuno inseguito ad un brusco movimento o aduna corrente d’aria. Non ha modalità,percorsi o tempi definiti o simili pertutti; può essere presente solo da inpiedi o da seduti o in entrambi imodi. Può essere avvertibile solo digiorno o anche di notte (situazionepiù rara).Quasi tutte le persone si presentanoin studio quando ormai il problema èinsistente, continuativo, forte edaggressivo; quasi nessuno da importanzaad un dolore blando o alle primissimemanifestazioni. In realtà, lafase iniziale del dolore, per il posturologorappresenta la chiave di accessopiù importante per trovare la soluzioneal paziente. E’ proprio ciò che èsuccesso nella vita del paziente, pocoprima che insorgesse il dolore, a rappresentarela chiave della soluzionedel problema: la causa nascosta,insospetta, dimenticata. InPosturologia, il dolore classico, rappresental’effetto, la causa è rappresentatadal fenomeno di cui il pazientenon si è accorto o che ha dimenticato,e che si era manifestato primadell’insorgere del dolore.E’ solo scoprendo le origini del doloreche lo si può estirpare proprio alle“radici”. La lombalgia (come ognialtro dolore), potrebbe essere preceduta,da un semplice problema intestinale(disbiosi, costanti tensioniviscerali, spasmi, irritazioni, fermentazionicroniche, putrefazioni intestinali,etc.) o causata da un piccolo problemavisivo (difficoltà a convergere gliocchi da vicino) o da un problema dimalocclusione, da posture viziate allavoro, etc. La tendenza fino a qualcheanno fa era quella di consigliareo prescrivere al lombalgico, di rimanerea letto anche per giorni. Oggi invece,si consiglia blando movimento,esercizi attivi, fisioterapia, posturologia,perché si è osservato che il movimentoè in grado di apportare maggiorafflusso di sangue, di drenare,“spazzare via” più facilmente le tossineirritanti, di smuovere energie bloccate,di far introvertite meno il pazientenel suo dolore. Ovviamente non siprescrive movimento inadatto o inadeguatoin caso di gravi pinzamenti radicolaritipo una discopatia, un’erniache impegna il forame di coniugazioneimpedendo alla radice di poterscorrere e muoversi liberamente.Fig.4: Ernia discale.Sfiancamento e rottura dell'anello fibroso (odisco intervertebrale) e conseguente dislocazionedel nucleo polposo a costituire l’erniadel disco che coinvolge la radice nervosa(nervo spinale); questo tipo di ernia potrà creareuna lombalgia o lombosciatalgia.Lombosciatalgia: dolore <strong>lombare</strong> edolore lungo il decorso del nervo sciatico.Quando la radice nervosa delnervo sciatico viene compressa, stirata,pinzata, irritata, scatena dolorelungo tutto il suo percorso. assaggiarel’area del decorso del nervo sciaticopuò essere solo di momentaneosollievo, ma a volte può essere addiritturairritante; questo perché la radicenervosa è solo la vittima di un pinzamento,non certo la causa. Con ilnostro metodo, non si agisce maisulle zone dell’effetto del dolore, masempre e solo nelle aree responsabili,ancora nascoste.Vecchi ed inusuali modi di dire“Con il tempo ogni dolore passa”, “ildolore, come è arrivato, se ne andrà”,“basta aspettare…”, etc. In realtà, è
CMC16109-D&T-Dicembre09:D&T 3-12-2009 8:22 Pagina 33Salute10/09 diagnosi & terapiaspazio-salute.it33vero che molte volte le manifestazionidolorose trovano soluzione spontaneaaspettando, ma cosa succede veramente?Il corpo, nella sua fattezza edintelligenza, ha in se dei meccanismiche tendono a difenderlo dal dolorepur non risolvendo veramente il problema;si libera dal dolore attraversoposture antalgiche. Si chiamano proprio“atteggiamenti posturali” o“posture compensative”. In altreparole, di fronte ad un dolore, il corporeagisce grazie alle informazioni chedalla <strong>zona</strong> del dolore, disagio o trauma,vanno al cervello. Questi poi, hail compito di trovare la soluzione affinchéla minaccia della lombalgia causatada cattive posture o da un traumaalla caviglia ormai dimenticato,non abbia più essere attivo o presente.Il compenso avviene attraversospostamentidelle articolazioni, attraverso leggereflessioni laterali per detenere unaradice nervosa che era pinzata ointrappolata. Il corpo di fatto si piega,si storta, si flette pur di non sentirepiù il dolore. E di solito ci riescebene.I primi campanelli d’allarme…non vengono quasi mai ascoltatiNon esiste proporzione fra l’evidenzadi un danno articolare osservato inradiografia e la manifestazione dolorosa;ecco come alcuni pazienti inradiografia mostrano gravi lesioni articolariche non danno sofferenza, proprioperché hanno compensato spostandoil peso in un altro distretto. Avolte invece, una radiografia senzasegni patologici, non giustifica le gravisofferenze del paziente: il corpo nonpossiede più “l’intelligenza antalgica”.Qual è la trappola.L’inconveniente delle posture antalgiche-compensativesta nel fatto che ilcorpo utilizza la logica del “qui edFig.8: Confronto dell’esame posturale allo scoliosometro di un paziente lombalgico, tra l’inizio e lafine delle 10 sedute di AMGD. Dalla visione laterale si evidenzia il miglioramento della posizionedella spalla, del collo e del capo anche in relazione al piano visivo. Dalla visione posteriore è benvisibile il miglioramento della postura.ora”. In altre parole non si pone ilproblema che, alterando la posturaper togliersi un problema del presente,questa alterata postura sarà lacausa di un problema articolare didomani, magari proprio della lombalgiadi cui stiamo parlando.Ecco perché in posturologia si diceche: “laddove si manifesta il dolore,non vi è la causa” oppure, “la causarisiede sempre lontano dall’effetto”.Ogni volta che si occulta il doloresenza intervenire alla radice, non sifa altro che spostare il problema piùavanti e più insidioso e grave per ilfuturo. Il dolore cronico si instauraquando il corpo non è più in grado ditrovare altre posture compensativeantalgiche.Perché intervenire con larieducazione o il riequilibrio posturale?Perché il paziente, pur di non soffrire,ha acquisito modi scorretti distare in piedi e di camminare.Perché le tensioni che si sono createper difendere il corpo dal dolore sonoal di sopra del dovuto e dunque sideve ridurre il tono muscolare ineccesso e liberare il corpo dalle“catene muscolari” che si sono raccorciatein modo ormai cronico,schiacciando le varie articolazioni.I muscoli…sempre troppo tonici, vittimedelle tensioni che viviamo costantemente.Attenzione ai dati falsi: ilrinforzo-potenziamento dei muscolilombari e addominali, spesso raccomandati,porterà solamente ad unulteriore raccorciamento delle catenemuscolari. Ecco alcuni dati di unaricerca sulla lombalgia cronica, eseguitapresso i nostri studi in collaborazionecon l’Università “LaSapienza” di Roma. Lo scopo di questaricerca era quello di verificare seutilizzando la tecnicadell’“Allungamento Muscolare Globale