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intolleranze alimentari - zona lombare - speciale SLA - Diagnosi e ...

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CMC16109-D&T-Dicembre09:D&T 3-12-2009 8:22 Pagina 33Salute10/09 diagnosi & terapiaspazio-salute.it33vero che molte volte le manifestazionidolorose trovano soluzione spontaneaaspettando, ma cosa succede veramente?Il corpo, nella sua fattezza edintelligenza, ha in se dei meccanismiche tendono a difenderlo dal dolorepur non risolvendo veramente il problema;si libera dal dolore attraversoposture antalgiche. Si chiamano proprio“atteggiamenti posturali” o“posture compensative”. In altreparole, di fronte ad un dolore, il corporeagisce grazie alle informazioni chedalla <strong>zona</strong> del dolore, disagio o trauma,vanno al cervello. Questi poi, hail compito di trovare la soluzione affinchéla minaccia della lombalgia causatada cattive posture o da un traumaalla caviglia ormai dimenticato,non abbia più essere attivo o presente.Il compenso avviene attraversospostamentidelle articolazioni, attraverso leggereflessioni laterali per detenere unaradice nervosa che era pinzata ointrappolata. Il corpo di fatto si piega,si storta, si flette pur di non sentirepiù il dolore. E di solito ci riescebene.I primi campanelli d’allarme…non vengono quasi mai ascoltatiNon esiste proporzione fra l’evidenzadi un danno articolare osservato inradiografia e la manifestazione dolorosa;ecco come alcuni pazienti inradiografia mostrano gravi lesioni articolariche non danno sofferenza, proprioperché hanno compensato spostandoil peso in un altro distretto. Avolte invece, una radiografia senzasegni patologici, non giustifica le gravisofferenze del paziente: il corpo nonpossiede più “l’intelligenza antalgica”.Qual è la trappola.L’inconveniente delle posture antalgiche-compensativesta nel fatto che ilcorpo utilizza la logica del “qui edFig.8: Confronto dell’esame posturale allo scoliosometro di un paziente lombalgico, tra l’inizio e lafine delle 10 sedute di AMGD. Dalla visione laterale si evidenzia il miglioramento della posizionedella spalla, del collo e del capo anche in relazione al piano visivo. Dalla visione posteriore è benvisibile il miglioramento della postura.ora”. In altre parole non si pone ilproblema che, alterando la posturaper togliersi un problema del presente,questa alterata postura sarà lacausa di un problema articolare didomani, magari proprio della lombalgiadi cui stiamo parlando.Ecco perché in posturologia si diceche: “laddove si manifesta il dolore,non vi è la causa” oppure, “la causarisiede sempre lontano dall’effetto”.Ogni volta che si occulta il doloresenza intervenire alla radice, non sifa altro che spostare il problema piùavanti e più insidioso e grave per ilfuturo. Il dolore cronico si instauraquando il corpo non è più in grado ditrovare altre posture compensativeantalgiche.Perché intervenire con larieducazione o il riequilibrio posturale?Perché il paziente, pur di non soffrire,ha acquisito modi scorretti distare in piedi e di camminare.Perché le tensioni che si sono createper difendere il corpo dal dolore sonoal di sopra del dovuto e dunque sideve ridurre il tono muscolare ineccesso e liberare il corpo dalle“catene muscolari” che si sono raccorciatein modo ormai cronico,schiacciando le varie articolazioni.I muscoli…sempre troppo tonici, vittimedelle tensioni che viviamo costantemente.Attenzione ai dati falsi: ilrinforzo-potenziamento dei muscolilombari e addominali, spesso raccomandati,porterà solamente ad unulteriore raccorciamento delle catenemuscolari. Ecco alcuni dati di unaricerca sulla lombalgia cronica, eseguitapresso i nostri studi in collaborazionecon l’Università “LaSapienza” di Roma. Lo scopo di questaricerca era quello di verificare seutilizzando la tecnicadell’“Allungamento Muscolare Globale

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