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intolleranze alimentari - zona lombare - speciale SLA - Diagnosi e ...

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CMC16109-D&T-Dicembre09:D&T 3-12-2009 8:22 Pagina 39Salute10/09 diagnosi & terapiaspazio-salute.it39Le terapie: AtazanavirAtazanavir/ritonavir, il primo inibitoredella proteasi once-a-day sviluppatoda Bristol-Myers Squibb, unisce aun’efficacia simile a lopinavir/ritonavirun miglior profilo di tollerabilità eminori effetti collaterali gastrointestinali.Nei pazienti naïve trattati conatazanavir/ritonavir è stato riscontratoun più favorevole impatto sul profilolipidico - con variazioni contenutedei livelli di colesterolo totale, nonHDL e trigliceridi - ed una ridotta incidenzadi effetti collaterali, quali episodidi nausea e diarrea, tra le maggioricause di interruzione della terapia.Efficacia, tollerabilità e profilo di sicurezzasono aspetti chiave che il medicovaluta quando deve scegliere ilprimo regime terapeutico per i pazientimai trattati (naive).Atazanavir è l’unico inibitore della proteasiin monosomministrazione quotidianapotente e maneggevole, cheassicura inoltre un buon profilo di tollerabilità.Disponibile dal 2005, nel dicembredell’anno scorso, l’Agenzia Italianadel Farmaco (AIFA) ha autorizzato l’impiego,in regime di rimborsabilità inclasse H, di atazanavir in combinazionecon ritonavir nei pazienti naiveadulti affetti da HIV.L’indicazione nei pazienti naive sibasa sui risultati di efficacia, sicurezzae tollerabilità dello Studio CASTLE,trial internazionale, multicentrico erandomizzato, cui hanno preso parteanche importanti centri italiani e cheha coinvolto 883 pazienti con infezioneda HIV-1 e che non avevano ricevutonessuna precedente terapia.Contestualmente alla nuova indicazione,l’AIFA ha dato il via libera anchealla nuova formulazione di atazanavirda 300mg in capsule rigide.Efficacia comparata di atazanavir/ritopiùalto rischio di infezione. Inoltre,poiché nei soggetti affetti da malattiea trasmissione sessuale (MST) ilrischio di HIV è maggiore, destapreoccupazione il fatto che quasil'80% dei casi globali di MST nelledonne passi inosservato. Al di là diquelli fisiologici, esistono altri fattoriche aumentano il rischio di infezionenelle donne: credenze o comportamenticulturali, vulnerabilità economiche,mancanza di educazione e consapevolezzae sfruttamento sessuale,inclusi prostituzione, stupri e abusisessuali. Nel mondo, una donna/ragazza su tre è stata picchiata oabusata almeno una volta nella vita,fattore che aumenta il rischio di contrarreil virus. Si stima che ogni announ milione di bambini, in prevalenzafemmine, vengano introdotti nel mercatodel commercio sessuale. Il trafficosessuale coinvolge quasi quattromilioni di donne e ragazze l'anno e diqueste circa 500.000 sono destinateal mercato dell'Europa Occidentale.Quali sono le implicazionidell’HIV/AIDS nelle donne?L’HIV/AIDS non colpisce solo ledonne, ma anche le loro famiglie e lasocietà nel suo complesso. Le donnesieropositive devono combattere conla malattia e con la trasmissione damadre a figlio, oltre che con le numerosedifficoltà che la società imponeloro, come il pregiudizio. Il notevoleaumento dell'HIV/AIDS nelle donnecontribuisce alla creazione di infrastrutturesociali e familiari frammentate,in Sud Africa, ad esempio,l'HIV/AIDS ha reso orfani oltre 13milioni di bambini; entro il 2010, questacifra è destinata a triplicarsi finoad arrivare a 42 milioni di orfani, congrandi ripercussioni sull’aspettosociale del Paese.navir vs. lopinavir/ritonavirCASTLE, uno studio internazionalerandomizzato multicentrico sui pazientinaïve, ha dimostrato alla settimana48 che il 78% dei pazienti che hannoricevuto atazanavir/ritonavir e il 76%dei pazienti che hanno ricevuto lopinavir/ritonavirha raggiunto l'endpointprimario con una carica virale inferiorea 50 copie per ml. I risultati a 96settimane hanno confermato l'endpointprimario e hanno dimostratoche atazanavir/ritonavir somministratouna volta al giorno ha avuto un'efficaciacomparabile a lopinavir/ritonavirsomministrato due volte al giorno nell'ambitodi un regime di trattamentocombinato. Il tasso di risposta dimostratodalla percentuale di pazienticon HIV RNA < 50 copie per ml neipazienti naïve è stato del 74% conatazanavir/ritonavir somministratouna volta al giorno rispetto al 68% dilopinavir/ritonavir.Maggiore tollerabilità gastrointestinalee profilo lipidico migliorato rispettoa lopinavir/ritonavirA 96 settimane, lo studio CASTLE hadimostrato anche una minore incidenzadi episodi di diarrea nel gruppotrattato con atazanavir/ritonavir.Questo gruppo ha anche registratoun’alterazione decisamente inferioredi alcuni parametri lipidici (colesterolototale e trigliceridi) rispetto al gruppolopinavir/ritonavir.Gli incrementi di bilirubina, un notoeffetto collaterale di atazanavir/ritonavir,sono stati riscontrati più frequentementenel braccio atazanavir/ritonavir(Grado 3 44% < 1% nel bracciolopinavir/ritonavir).Buon profilo di sicurezzaI regimi con atazanavir si sono rivelatigeneralmente sicuri e con profili disicurezza ben tollerati, dimostratidallo studio CASTLE a 96 settimane.

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