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REGIONE CAMPANIA - Inea

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PIF – Le filiere regionali: Filiera Florovivaisticapartecipa alla fase distributiva e quella dell’imprenditore florovivaista che alla faseproduttiva fa seguire anche la fase di commercializzazione diretta dei prodotti.La rete distributiva è notevolmente semplificata, per il ruolo da protagonista svolto daglistessi produttori che hanno contatti diretti con i mercati dell’area napoletana e per lapresenza di molti dettaglianti. Non mancano, inoltre, cooperative dicommercializzazione, anche di notevole entità, che sono presenti non solo sui mercatiregionali (40%) ma anche in quelli extraregionali, come Pescara (30%) o addirittura SanRemo (10%).3.4.3. La strategia d’intervento generaleLa strategia regionale per lo sviluppo della filiera florovivaistica è articolata sui seguentipunti:• la diffusione di innovazioni di prodotto e di processo, volte alla riduzione dei costi eal miglioramento della qualità;• la formazione professionale dell’operatore florovivaista per utilizzare al meglio tuttele nuove tecnologie, stimolando un legame più diretto tra centri di ricerca e mondodel lavoro;• il potenziamento delle informazioni sul comparto, poiché l’assenza di inventari delleaziende con dati strutturali, l’assoluta penuria di conoscenze sui programmi delleimprese e sui risultati economici delle stesse e la quasi totale assenza di studiperiodici sulle funzioni di produzione delle specie maggiormente coltivate,danneggia tutti gli operatori, determinando, anche, una carenza di punti diriferimento per coloro che a differenti livelli elaborano politiche di sostegno delsettore;• la promozione di forme di associazionismo per orientare gli operatori alle esigenzedi mercato e conseguire la standardizzazione della produzione e il miglioramentodella qualità, nonché organizzare la concentrazione dell’offerta e tutta una serie diinterventi che consolidino la posizione del produttore sia nella fase della precommercializzazioneche in quella successiva.3.4.4. Indirizzi programmatici nelle singole areeLe aree di concentrazione produttiva di fiori e piante, precedentemente analizzate, sonostate raggruppate in zone omogenee e sono:♦ La zona F1 localizzata in provincia di Napoli che comprende l’area tradizionale diproduzione florovivaistica, dal litorale vesuviano a quello stabiese, nochè le areeinterne relative a Barra, Ponticelli ed i paesi vesuviani.♦ La zona F2 individuata in provincia di Salerno riguardante l’area solo di recenteinteressata alla produzione di fiori e piante della Piana del Sele e di Paestum.♦ La zona F3 raggruppa l’area dell’Agro Nocerino Sarnese e della Valle dell’Irno perla provincia di Salerno e l’area Acerrana-Nolana della provincia di Napoli; in tale99

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