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SSD IUS/17- n. 1 posto di professore ordinario - Università degli ...

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CANDIDATO: Stefano FIOREGIUDIZI INDIVIDUALI:Prof. Giovanni FIANDACAAssai apprezzabile l’attività <strong>di</strong>dattica svolta dal can<strong>di</strong>dato come <strong>professore</strong> associato <strong>di</strong> <strong>di</strong>rittopenale e come componente del consiglio <strong>di</strong>rettivo della scuola <strong>di</strong> specializzazione per le professionilegali, nonché l’attività <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> dottorato <strong>di</strong> ricerca.Il can<strong>di</strong>dato ha una produzione scientifica variegata (che tocca la parte generale del <strong>di</strong>rittopenale, <strong>di</strong>versi settori della parte speciale, la criminalità organizzata, il sistema sanzionatorioconsiderato anche in prospettiva <strong>di</strong> riforma), nel cui ambito spiccano tre lavori monografici.La prima monografia del 1996, dal titolo “Cause <strong>di</strong> giustificazione e fatti colposi”,nell’affrontare un tema tra<strong>di</strong>zionalmente poco trattato - quello appunto dell’applicabilità delle cause<strong>di</strong> giustificazione ai reati colposi - adotta un approccio teorico teleologicamente orientato, chevalorizza impostazioni <strong>di</strong> originaria matrice tedesca, risalenti in particolare al pensiero <strong>di</strong> ClausRoxin. Si tratta <strong>di</strong> un lavoro chiaro, pregevole e ben argomentato.La seconda monografia, pubblicata nel 2000 e intitolata “Ratio della tutela e oggettodell’aggressione nella sistematica dei reati <strong>di</strong> falso”, rivisita la complessa tematica delle falsitàpunibili, incentrando l’attenzione sul risalente e controverso problema dell’in<strong>di</strong>viduazione del benegiuri<strong>di</strong>co protetto: criticando la genericità e vaghezza del tra<strong>di</strong>zionale riferimento al bene della fedepubblica, il can<strong>di</strong>dato auspica una riforma legislativa che, in omaggio al principio <strong>di</strong> offensività,subor<strong>di</strong>ni la punibilità del falso alla causazione <strong>di</strong> un pregiu<strong>di</strong>zio a interessi concreti. Anche inquesto lavoro il can<strong>di</strong>dato conferma le sue doti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>oso chiaro e capace <strong>di</strong> argomentare conrigore ed efficacia.Il terzo lavoro monografico è del 2007 e ha per titolo “La teoria generale del reato alla prova delprocesso”. Raccogliendo suggestioni e spunti <strong>di</strong> riflessione sparsi nella letteratura <strong>degli</strong> ultimi duedecenni, questa monografia si propone il meritorio obiettivo <strong>di</strong> sottoporre a un’analisi più compiutai vari ambiti <strong>di</strong> possibile interferenza tra <strong>di</strong>ritto penale sostanziale e processo: tra le causedell’attuale crisi e <strong>di</strong>fficile governabilità del processo penale, viene assegnato un peso nonsecondario alla mancanza <strong>di</strong> una riforma complessiva della normativa penale sostanziale.I lavori minori in tema <strong>di</strong> riservatezza, <strong>di</strong>ritto d’autore, concussione, nonché quelli de<strong>di</strong>cati alladepenalizzazione e alla riforma del sistema sanzionatorio, contribuiscono a testimoniare sia laserietà e continuità <strong>di</strong> impegno del can<strong>di</strong>dato, sia le sue indubbie doti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>oso informato, colto erigoroso.Prof. Alessandro BERNARDIIl can<strong>di</strong>dato presenta una ricca produzione scientifica, caratterizzata da tre monografie e da unavariegata serie <strong>di</strong> lavori minori.La prima monografia, dell’anno 1996, ha ad oggetto “Cause <strong>di</strong> giustificazione e fatti colposi”.Il lavoro si muove agilmente, con sicurezza e rigore, all’interno delle due gran<strong>di</strong> aree tematichedell’antigiuri<strong>di</strong>cità e della colpa, al fine <strong>di</strong> analizzare i problemi scaturenti dall’incontro (nonfrequente) tra fatti colposi e cause <strong>di</strong> giustificazione. Si tratta <strong>di</strong> un prodotto <strong>di</strong> qualità su un temaoriginale e <strong>di</strong> particolare interesse.La seconda monografia, dell’anno 2000, si intitola “Ratio <strong>di</strong> tutela e oggetto dell’aggressionenella sistematica dei reati <strong>di</strong> falso”. In una prospettiva <strong>di</strong> consapevole <strong>di</strong>sincanto rispetto a una11

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