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SSD IUS/17- n. 1 posto di professore ordinario - Università degli ...

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La prima monografia si occupa del tema affascinante del concorso morale nell’ottica dellavalorizzazione dei rapporti tra istigazione, principio <strong>di</strong> autoresponsabilità, causalità psichica. Questaprospettazione della problematica consente al can<strong>di</strong>dato ampie riflessioni anche sul <strong>di</strong>ritto vivente,testimoniate da una analitica <strong>di</strong>samina <strong>degli</strong> orientamenti giurisprudenziali in materia, fino agiungere a tracciare conclusioni interessanti sul controllo dell’effettività del contributo causaleanche nell’ottica dei criteri <strong>di</strong> imputazione della responsabilità nelle organizzazioni complesse.Nel secondo saggio monografico, de<strong>di</strong>cato a “Causalità e responsabilità penale, dai rischid’impresa ai crimini internazionali” (2008), le aperture ad una valorizzazione del fondamentoepistemologico della causalità consentono al can<strong>di</strong>dato ampie riflessioni <strong>di</strong> teoria generale del reato.Interessanti appaiono inoltre le riflessioni compiute de lege ferenda.Tra i lavori minori si segnala come particolarmente felice il saggio <strong>di</strong> esor<strong>di</strong>o della sua attivitàscientifica de<strong>di</strong>cato ai profili dei motivi dell’azione necessitata.Prof. Sergio MOCCIAIl can<strong>di</strong>dato, associato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto penale presso l’Università <strong>di</strong> Perugia presenta due lavorimonografici ed alcuni lavori minori.Il primo lavoro monografico, “Istigazione al reato e auto responsabilità” (2000), trattaproblematiche estremamente controverse; <strong>di</strong> pregio appaiono le indagini relative alla causalitàpsichica, alla ricostruzione teorica della fattispecie concorsuale ed alle prospettive <strong>di</strong> riforma.Nella seconda monografia, “Causalità e responsabilità penale” (2008), il can<strong>di</strong>dato si occupadella categoria della causalità con particolare riferimento a taluni aspetti fenomenologici presiattualmente in considerazione dal sistema penale. L’analisi dà conto dei presupposti teorico-generalie delle implicazioni sistematiche con riferimento anche a prospettive <strong>di</strong> riforma.Si tratta <strong>di</strong> lavori condotti con rigore meto<strong>di</strong>co e consapevolezza sistematica, non mancanoprofili <strong>di</strong> originalità. Queste caratteristiche connotano anche la produzione minore.Tutto ciò pone il can<strong>di</strong>dato in una posizione <strong>di</strong> interesse ai fini della presente valutazionecomparativa.Prof. Marco PELISSEROIl can<strong>di</strong>dato presenta due lavori monografici. Il primo (“Istigazione al reato eautoresponsabilità”, Padova, Cedam, 2000) che affronta il tema del concorso morale, evidenziandol’inconsistenza dell’accertamento del nesso <strong>di</strong> causalità e proponendo <strong>di</strong> arricchire sul piano dellemodalità della condotta le istigazioni penalmente rilevanti attraverso la valorizzazione del principio<strong>di</strong> autoresponsabilità. Il lavoro si segnala in particolare per la capacità <strong>di</strong> evidenziare le modalitàattraverso le quali la giurisprudenza solo apparentemente mantiene fermo il nesso <strong>di</strong> causalità traistigazione e reato commesso.La seconda monografia Causalità e responsabilità penale. Dai rischi <strong>di</strong> impresa ai criminiinternazionali (Torino, Giappichelli, 2008) propone una riflessione più generale della causalitàpartendo dalle criticità emerse nei contesti problematici dell’impresa, della criminalità organizzata edei crimini internazionali, ossia in contesti nei quali la causalità non si misura in relazione afenomeni scientifici, ma a comportamenti umani.Il can<strong>di</strong>dato presenta una variegata produzione minore.La valutazione complessiva dei lavori del can<strong>di</strong>dato consente <strong>di</strong> poterlo prendere inconsiderazione ai fini della presente valutazione comparativa.30

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