50 MW. Una capacità produttiva complessiva fino a 10 MW è destinata a <strong>di</strong>ventare lostandard generalmente riconosciuto dall’Associazione delle piccole imprese idroelettriche(ESHA) e dalla Commissione Europea.Riguardo all’incentivo all’idroelettrico, si <strong>di</strong>stingue tra impianti nuovi e impiantimodernizzati, tra impianti fino a 5 MW e impianti più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> 5 MW. Con riferimento ainuovi impianti è stata introdotta inoltre la classe con capacità da 0,5 MW fino a 2 MW.La durata dell’incentivo per la produzione <strong>di</strong> elettricità da impianti fino a 5 MW è stataportata da 30 a 20 anni, e non è applicata la <strong>di</strong>gressione. La durata dell’incentivo perimpianti con capacità superiore ai 5 MW è invece <strong>di</strong> 15 anni, e si applica una <strong>di</strong>gressione pariall’ 1% annuo. Impianti vecchi non modernizzati fino a 5 MW beneficiano <strong>di</strong> un incentivopari a 7,67 ct/kWh mentre per gli impianti modernizzati l’incentivo sale a 8,95 ct/kWh.La produzione <strong>di</strong> elettricità da impianti ad accumulazione non beneficia del conto energia (§23 (5) 1 EEG).Con la riforma alla legge sulle <strong>Energie</strong> <strong>Rinnovabili</strong> (EEG) del 2009 si prevede per la primavolta l’obbligo anche per gli impianti idroelettrici a partecipare all’ “Einspeisemanagement”,in base al quale i gestori degli impianti sono tenuti ad approntare uno strumento tecnico egestionale capace <strong>di</strong> far ridurre temporaneamente l’immissione <strong>di</strong> elettricità in rete in casoin cui questa sia in sovraccarico.ProspettiveL’energia idroelettrica svolgerà un ruolo sempre più importante nella produzione energeticaglobale del futuro. Secondo stime recenti, soltanto un quarto del potenziale economico <strong>di</strong>questo settore è attualmente sfruttato. Mentre in Europa è utilizzato il 75% del potenzialeidroelettrico <strong>di</strong>sponibile, in Asia è utilizzato solo il 22%.Comunque anche se il potenziale è ben utilizzato, è possibile grazie all’ottimizzazione dellatecnica delle turbine e dei generatori conseguire un aumento annuo della produzione <strong>di</strong>energia. Fonti governative quantificano l’aumento all’1-10% con la sostituzione dellegirante <strong>di</strong> alte turbine, dell’1-5% con la sostituzione del riduttore, del 2-4% me<strong>di</strong>ante lasostituzione <strong>di</strong> vecchi generatori, 1-20% me<strong>di</strong>ante l’allargamento dei <strong>di</strong>slivelli esistenti, 1-30% me<strong>di</strong>ante allargamento del flusso. Gli aumenti annui <strong>di</strong> produzione possono essereconseguiti soprattutto con l’ammodernamento dei più piccoli e più vecchi impianti fino adoggi non automatizzati.Imprese tedesche progettano, costruiscono e gestiscono centrali idroelettriche da oltrecento anni. Basata su questa lunga esperienza nel settore, l’ottima qualità della produzioneidroelettrica tedesca è oggi riconosciuta a livello mon<strong>di</strong>ale, e in molti progetti in corso nelmondo è impiegata la tecnologia tedesca.Le aziende tedesche offrono anche una tecnologia <strong>di</strong> avanguar<strong>di</strong>a nel settore idroelettrico.Impianti che sfruttano le correnti marine e il moto ondoso, ad esempio, sono in fortesviluppo e offriranno numerose opportunità <strong>di</strong> mercato in futuro. Voith SiemensHydropower Generation, specialista in attrezzature meccaniche e componenti elettriche percentrali idroelettriche, sta sviluppando in Corea del Sud una centrale <strong>di</strong> questo tipo, capace<strong>di</strong> coprire il fabbisogno energetico <strong>di</strong> 400.000 nuclei abitativi con una potenza <strong>di</strong> 600 MW.46
L’industria della biomassaFanno parte delle biomasse gli scarti <strong>di</strong> produzioni agro-industriali, scarti legnosi agroforestalie industriali, scarti agricoli, colture destinate specificatamente alla produzione <strong>di</strong>biocarburanti e biocombustibili, fanghi <strong>di</strong> depurazione, parte organica dei rifiuti soli<strong>di</strong> urbani.La Germania rappresenta il più ampio mercato <strong>di</strong> consumo <strong>di</strong> bionenergie fra i Paesidell’Unione Europea.La biomassa solida e liquida, e il biogas ha fornito elettricità pari a 23.000 GWh nel 2009 e26.700 GWh nel 2010, ciò corrisponde a una quota del 26% (nel 2009 25%) dellaproduzione <strong>di</strong> elettricità da fonti rinnovabili.Nel 2010, complessivamente 7.555 impianti a biomassa hanno beneficiato del contoenergia con una capacità installata <strong>di</strong> 3.957 MWel 8 .La complessiva capacità elettrica dalla biomassa è sud<strong>di</strong>visa come segue: oltre 1,40 GWricade su piccoli impianti fino a 0,5 MW; 1,44 GW riguarda impianti da 0,5 fino a 5 MW; negliimpianti da 5 ai 20 MW si somma 1,13 MW della capacità elettrica, mentre impianti da 20MW raggiungono una capacità complessiva <strong>di</strong> 121 MW.Riguardo alla <strong>di</strong>stribuzione territoriale: la Baviera si pone in testa con 854 MW, seguita dallaBassa Sassonia (697) e dal Baden-Würtemberg (515 MW) 9 .8 Cfr. Rapporto sulle biomasse-Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> accompagnamento alla relazione del governo presentata alParlamento nel 2011 sull’applicazione della Legge sulle <strong>Energie</strong> <strong>Rinnovabili</strong>, come previsto da § 65della Legge, 1.06.2011, pag. 30 (Deutsches BiomasseForschungsZentrum gemeinnützige GmbH,Vorbereitung und Begleitung der Erstellung des Erfahrungsberichtes 2011 gemäß § 65 EEG, Juni 2011)9 Cfr. articolo della rivista Euwid, „neue <strong>Energie</strong>n“, 09.2011, 4 maggio 2011, p. 1347