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PARMA Testo definitivo-Energie Rinnovabili - Camera di ...

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me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni. La maggiore crescita sarebbe comunque frenata dai prezzi relativamentebassi del gas naturale che renderebbero poco competitivo il biometano.Il biometano è utlizzato in gran parte in impianti <strong>di</strong> cogenerazione. Un sondaggio <strong>di</strong> mercatodel gestore tedesco della rete, Bundesnetzagentur, rivela come ca. 52 % della quantità <strong>di</strong>biometano è venduto <strong>di</strong>rettamente ai gestori degli impianti <strong>di</strong> cogenerazione, 45 % a unitàabitative, industria e commercio e solo il 3% ai <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> benzina.Per il 2011 è previsto l’entrata in esercizio <strong>di</strong> 52 nuovi impianti a biometano, che evidenziauna crescita considerevole nel settore.Biomassa liquidaLe centrali termoelettriche a blocco alimentate a biomassa liquida hanno registrato unaforte crescita con l’entrata in vigore della riforma della legge sulle <strong>Energie</strong> rinnovabili nel2004, che, infatti, passano da ca. 160 impianti in 2004 a ca. 2.700 impianti nel 2007. Nel2008 c’è stato un arresto della crescita causata dall’aumento dei prezzi <strong>di</strong> mercato degli olivegetali.A seguito dell’emanazione del regolamento a favore dello sviluppo compatibiledell’elettricità da biomassa “Biomassestrom-Nachhaltigkeitsverordnung (BioSt-NachV),tutte le centrali termoelettriche a blocco alimentate a biomassa liquida devono essereregistrare in uno speciale registro degli impianti. Nel 2010 sono quantificate 1.400 centrali ablocco alimentate a biomassa liquida con una capacità elettrica installata <strong>di</strong> 295 MWel.L’attuale situazione del mercato lascia ipotizzare che non saranno costruiti nuovi impiantiper il 2011. Nuove costruzioni, <strong>di</strong> minime <strong>di</strong>mensioni, dovrebbero aver luogo con riguardo aimpianti già in precedenza progettati.Con l’avvio delle certificazioni delle biomasse sostenibili, le centrali termoelettriche sonoobbligare, a partire dall’01.01.2011, ad utilizzate esclusivamente oli vegetali certificati. Adoggi il "Bundesanstalt für Landwirtschaft und Ernährung“ ha introdotto i due sistemi ISCC eRED cert per autorizzare le biomasse sostenibili.L’offerta <strong>di</strong> oli vegetali certificati è al momento molto limitata. Inoltre sono da considerare imaggiori costi. Da un’indagine <strong>di</strong> mercato rivolta ai gestori degli impianti, emerge come inme<strong>di</strong>a i maggiori costi siano quantificati in 33 €/t per l’olio <strong>di</strong> colza e 25 €/t. per l’olio <strong>di</strong>palma.Gli elevati costi <strong>di</strong> mercato per gli oli vegetali oltre ai maggiori costi dovuti alle certificazionisono con<strong>di</strong>zioni importanti che spiegano perché la costruzione <strong>di</strong> nuovi impianti nel 2009 enel 2010 sia stata inferiore agli anni precedenti.Gli oli vegetali sono impiegati nelle centrali termoelettriche a blocco quasi esclusivamenteper la produzione combinata <strong>di</strong> elettricità e calore.Nel 2009 sono stati prodotti con le centrali termoelettriche a blocco ca. 2.000 GWh <strong>di</strong> calore.Il calore è utilizzato per il riscaldamento e per l’acqua sanitaria nelle abitazioni, per ilriscaldamento <strong>di</strong> serre e stalle, come anche per la messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> calore <strong>di</strong> processoper l’industria.51

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