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cronaca - il Caffè

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14Stefano Cortelletti«Il mare del Lazio si avvia versol'eccellenza: <strong>il</strong> 93 per cento della costaè stata definita eccellente in terminidi balneab<strong>il</strong>ità. E nell’ultimoanno ha guadagnato anche 2 ch<strong>il</strong>ometrie più di costa balneab<strong>il</strong>e». Entusiasta,l’assessore regionale all’AmbienteMarco Mattei annunciadati sorprendentemente positivi perquanto riguarda <strong>il</strong> mare laziale. Sui411 siti balneari monitorati, 382 (pariappunto al 93%) sono consideratieccellenti; <strong>il</strong> 3,8 per cento, pari a 16,buoni; l’1,7 per cento, pari a 7, sufficientie lo 0,1 per cento, ossia pari a6 siti, scarsi.Perché è migliorata di colpo laqualità del mare laziale? È entrata invigore la nuova direttiva comunitariasulla Gestione della qualità delleacque di balneazione, che individuasolo due indicatori di contaminazionefecale di provata r<strong>il</strong>evanza sanitaria,contrariamenteal vecchio sistemanel quale iparametri da ricercareerano ben19, inclusi quellichimico-fisici.La rivoluzione prevede anche chele acque di balneazione siano classificatesecondo quattro classi di qualità:eccellente, buona, sufficiente escarsa, sulla base delle densità degliindicatori microbiologici. Perquanto riguarda i cianobatteri,le macro-alghe potenzialmentetossiche, <strong>il</strong> fitoplanctonmarino, residui bituminosidelle petroliere e materialiquali vetro, plastica,BALNEABILITÀ n. 217 - dal 5 al 18 maggio 2011L’Europa fa scendere da 19 a 2 i parametri di valutazione per la balneab<strong>il</strong>ità: <strong>il</strong> 93% delle coste diventano ‘eccellenti’Migliora “per legge” la qualità del mareOff limits ancora 11,2 km.L’UE impone la completabalneab<strong>il</strong>ità entro <strong>il</strong> 2015.gomma o altri rifiuti, qualora si individuiun rischio per la salute, la direttivaUe indica che «si dovrannoadottare provvedimenti di gestioneadeguati per prevenire l’esposizione,includendo l’informazione ai cittadini.Tali parametri non verrannocomunque considerati ai fini dellaclassificazione».L'Unione Europea prevede cheentro <strong>il</strong> 2015 tutte le zone balneab<strong>il</strong>iricevano giudizio “sufficiente”, consideratii termini di definizione stab<strong>il</strong>iti:eccellente, buono, sufficiente,scarso. «È vero che oggi <strong>il</strong> mare delLazio gode di buona salute, mal’obiettivo è arrivare al 2015 con latotalità delle zone che saranno consentitealla balneazione come cichiede l’Unione Europea con la nuovanormativa. Dunque devono sparirele zone a indice “scarso”», spiegaMattei. Forse basterà togliere qualchealtro parametro di inquinamento?A migliorare l’assetto odiernohanno contribuito, secondo Mattei,«gli interventi realizzati nell’ultimoperiodo con nuovi impianti di depurazionecostiera e depurazione delleacque di superficie. Tra quelli giàrealizzati troviamo <strong>il</strong> posizionamentodi 2 depuratori a Torvajanica, dicui uno già in funzione, e un altroche entrerà in funzione a settembreprossimo, la realizzazione di 1 depuratorea Ponza Porto, mentre per <strong>il</strong>prosieguo abbiamo già in parte finanziato<strong>il</strong> nuovo impianto di depurazionee <strong>il</strong> rifacimento di alcunitratti dell’impianto fognario a Ladispolie Cerveteri. Contestualmente èstata avviata la progettazione del depuratoredi Apr<strong>il</strong>ia». Un nuovo depuratoread Apr<strong>il</strong>ia? No, è sempre lostesso che da anni dicono di volercostruire. Come con l'arsenico, ancheper purificare <strong>il</strong> mare basta cambiarela legge.Intanto, una buona notizia: Anziosta per ricevere la Bandiera Blu2011.Ponza e Sabaudia si confermano ‘perle’Con <strong>il</strong> nuovo metodo comunitariodi r<strong>il</strong>evamento dell’inquinamento,nel Lazio su361,5 ch<strong>il</strong>ometri di costacomplessiva ben 277 sono dichiaratibalneab<strong>il</strong>i. Consideratoche 73,3 in totale sonocostituiti da porti, foci di fiumie corsi d’acqua e poligoni ditiro, <strong>il</strong> divieto di fare bagniper inquinamento riguardasolo 11,2 ch<strong>il</strong>ometri. Nel 2010 i divieti per fattori microbiologici e chimicofisiciriguardavano 20,7 ch<strong>il</strong>ometri di battigia nel Lazio; quindi per questaestate gli amanti dei tuffi avranno a disposizione 9,5 ch<strong>il</strong>ometri in più.I miglioramenti più evidenti con <strong>il</strong> nuovo meccanismo di r<strong>il</strong>evazione dell’inquinamentoin mare si registrano lungo la costa della provincia romana.Dai confini di Civitavecchia sino a quelli di Nettuno la spiaggia recuperataall’inquinamento è di 8,6 km: l’anno scorso ad essere vietati ai bagnierano 12,7 km, quest’estate saranno 4,11.La palma delle acque più trasparenti, invece, anche quest’anno spetterà allerive di Sabaudia, Sperlonga, Ventotene e Ponza: la provincia di Latinasu uno sv<strong>il</strong>uppo costiero complessivo di 184,1 km presenterà appena 5,4km interdetti per inquinamento ovvero una percentuale del 2,93%, molto vicinaa quella della provincia di Roma.

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