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cronaca - il Caffè

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28CRONACHE n. 217 - dal 5 al 18 maggio 2011Verde e cimitero alla Progetto Ambiente, <strong>il</strong>luminazione e strade ad una nuova società. I lavoratori temono per <strong>il</strong> futuroVicina la trasformazione della MultiserviziLa trasformazione dell'Apr<strong>il</strong>iaMultiservizi è quasi realtà. IlConsiglio comunale del 6 maggioè chiamato a discutere proprio diquesta proposta di delibera che stravolgeràl'assetto della Multiservizi. Iservizi di igiene ambientale, gli interventidi manutenzione del verde ed iservizi cimiteriali passeranno allaProgetto Ambiente, mentre la gestionedel servizio di pubblica <strong>il</strong>luminazioneverrà privatizzato attraversouna gara ad evidenza pubblica. Stessotipo di gestione esterna anchel'asfaltatura e segnaletica stradale,così come la gestione dei parcheggie <strong>il</strong> servizio di assistenza sugli scuolabus.La Multiservizi rimarrà solamentecon i cosiddetti “servizi allapersona” e l'apparato amministrativo.La Commissione B<strong>il</strong>ancio, che siè riunita i primi giorni di maggio, hapermesso alla cittadinanza (ma soprattuttoai lavoratori) di conoscerequale sarà <strong>il</strong> futuro della Municipalizzata.Una bozza di delibera checambierà radicalmente <strong>il</strong> volto diquella che, fin dalla sua nascita, èstata definita un “carrozzone” sia pergli enormi debiti accumulati che perla quantità di dipendenti (che comunquesi è ridotta nel corso deglianni) assunti in maniera impropria,spesso grazie a sponsor politici.Il capitolo più spinoso riguarda iRsu esclusedalla trattativaI Sindacati aziendali, riuniti inassemblea, non sono affattoconvinti dello spacchettamentodella Multiservizi. “Vogliamogaranzie – spiegano le rappresentanzesindacali unitarie – suinuovi contratti e sul nuovo statutoche regolerà la vita dell'Azienda”.Criticato anche <strong>il</strong> fatto che lesigle sindacali interne siano statetenute fuori dalle trattative,gestite invece dalle sigle provinciali.“Grave che ci tengano aimargini di questa trattativa –spiegano ancora – visto che secondo<strong>il</strong> Contratto collettivo nazionaledobbiamo essere coinvoltidi diritto in questa fase”.PERDITE PER 15 MILIONI DI EUROIl Consiglio comunale chiamato adapprovare i b<strong>il</strong>anci dal 2003 al 2010,che segnano un buco m<strong>il</strong>ionario daripianare in tre anni“Perché non aspettare l’esito del referendum prima di intervenire?”Opposizione all’attaccoRIPARAZIONE DELLE STRADE... A CHI?Sarà fatto un bando di garaNella propostasi “raccomanda”di garantire iposti di lavoroai dipendentidebiti dell'Azienda: 15 m<strong>il</strong>ioni di eurodi perdite accertate dal 2003 al2010. Per la precisione: 15 m<strong>il</strong>ioni444 m<strong>il</strong>a e 904 euro. Di questi, ben4,5 m<strong>il</strong>ioni sono di “adempimentipregressi che hanno comportatooneri straordinari dovuti a sanzionied interessi di mora in capo all'azienda”.Grazie ai ritardi, questo è l'oboloda pagare.Altro dubbio: perché procedere allatrasformazione della società, dismettendoi servizi a r<strong>il</strong>evanza economicacosì come previsto dall'articolo23 bis del DL 112/2008, quandolo stesso articolo è soggetto ad unreferendum <strong>il</strong> prossimo 12 e 13 giugno?E se <strong>il</strong> referendum dovesseabrogare questo articolo?Il passaggio della proposta di deliberache desta maggiori preoccupazionitra i lavoratori è: “raccomandareche le misure di riorganizzazioneche verranno poste in essere garantiscano<strong>il</strong> reimpiego del personale attualmentein capo all'azienda speciale”.Raccomandare non significa assicurare.È una indicazione che vienedata, non certo un aut aut.ILARIA BENCIVENNICapogruppo Pdlcomunaledi Apr<strong>il</strong>ia parla di vera e propria“pietra m<strong>il</strong>iare”, ma non L’Amministrazionene sono convintissimi i consiglierid'opposizione. «Perché si sceglie lagestione pubblica del servizio dellariscossione dei tributi e per quelloidrico, mentre invece, per quantoriguarda la Multiservizi, si opta perla privatizzazione – tuona VincenzoGIUSTINO IZZOCapogruppo UdcVINCENZO GIOVANNINIConsigliere Comunale PdGiovannini del Pd –? Meglio attenderel'esito del referendum e poidecidere».Sulla stessa linea anche <strong>il</strong> capogruppodel Pdl Ilaria Bencivenni.«Da mesi chiediamo l'analisi deicosti dei singoli servizi. Solo inquesto modo è possib<strong>il</strong>e intervenirecon cognizione di causa. Il Sindacosu questo piano non ci risponde:o nasconde delle cose o non hacertezza di quello che lui e la suamaggioranza si apprestano ad approvarein Consiglio». «Gli interventidell'Amministrazione sonotardivi – gli ha fatto eco GiustinoIzzo capogruppo Udc –: per due anniquesta maggioranza ha aumentatole spese, oggi interviene perchélo impone la legge».

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