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Arteterapia: le arti figurative e plastiche - L. Colonnello, C. Passavanti

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11- Lavori col<strong>le</strong>ttivi. Sono stati tradizionalmente usati come conclusione di un cicloannua<strong>le</strong>. Riteniamo che possano costituire un percorso in sé dotato di significatoautonomo e siano organizzabili per livello di coinvolgimento; dal mettere incomune opere sostanzialmente eseguite individualmente, al crearecol<strong>le</strong>ttivamente un’unica opera. Riproponiamo il consiglio di usare questetecniche in un gruppo disponibi<strong>le</strong> e coeso perché si può creare un po’ di “trafficoemoziona<strong>le</strong>”, il conduttore dovrà essere un “vigi<strong>le</strong> attento” a rendere scorrevo<strong>le</strong> enon caotica la seduta. Questo tipo di esperienze possono essere interessantiquando più gruppi di arte terapia si incontrano o quando c’è da creare qualcosache verrà esposto al pubblico, l’opera comune è spesso vissuta come protettivadagli utenti più prob<strong>le</strong>matici.Alla fine di un ciclo, è importante dare la possibilità di ripercorrere visivamentel’esperienza per afferrarne il senso evolutivo. Rivedere i propri disegni insieme alconduttore, ri<strong>le</strong>varne l’evoluzione sia nei contenuti che nel<strong>le</strong> caratteristiche formali, èuti<strong>le</strong> per qualunque tipo di utenza. Sul piano analogico, questo lavoro può tradursi inun disegno di sintesi.Per ultimo, è bene chiedersi qua<strong>le</strong> destino aspetta <strong>le</strong> opere prodotte nei laboratori diarte terapia. Di solito non se ne parla, né se ne scrive, eppure per gli utenti èimportante sapere che cosa accadrà di questi lavori. Riteniamo che, laddoveesistano degli spazi adeguati, dovrebbero essere archiviate e conservate se l’utentenon può o non vuo<strong>le</strong> tener<strong>le</strong> con sé (soprattutto chi lavora con i bambini o con glipsicotici sa quanto possa essere pericoloso e frustrante affidar<strong>le</strong> alla famiglia).I luoghi dell’arte terapiaAbbiamo visto come l’arte terapia si sia sviluppata circa quarant’anni or sono comestrumento sussidiario al<strong>le</strong> cure psichiatriche e come, tuttora, questa sua applicazioneclinica sia fra <strong>le</strong> più diffuse e riconosciute. Negli ultimi anni questo panorama si ègradualmente diversificato cosicché, oggi, possiamo individuare tre settori diintervento: a) educativo, b) riabilitativo e c) della salute; parliamo di salute e non diterapia perché questo termine torna a farci pensare esclusivamente all’ambitopsichiatrico. In questo paragrafo tralasceremo <strong>le</strong> prime due aree, così come l’ambitostrettamente clinico, poiché verranno trattate estesamente nei capitoli ad essededicate; qui ci limiteremo a ricordare che <strong>le</strong> tecniche, il setting e gli obiettivi generali

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