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Arteterapia: le arti figurative e plastiche - L. Colonnello, C. Passavanti

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2disegnata. I contenuti dell’inconscio, i conflitti, i bisogni, ecc. che per loro stessanatura si esprimono con modalità simboliche ed analogiche vengono trasposti in“immagini reali disegnate”. Attraverso la proiezione di immagini interiori in disegni,visibili e condivisibili, è possibi<strong>le</strong> stabilizzare il ricordo di sogni, fantasie, ecc. chealtrimenti rimarrebbe evanescenti e potrebbero essere facilmente messe da parte.Metodologicamente, la Naumburg utilizza il procedimento della libera associazioneapplicandolo al<strong>le</strong> produzioni spontanee dei pazienti. L’intervento arte terapeutico era,preva<strong>le</strong>ntemente, individua<strong>le</strong> ed il ruolo del terapeuta consisteva nel sostenere ilpaziente nel percorso di scoperta del significato dei suoi disegni; il terapeuta noninterpreta ma sostiene nel passaggio da linguaggio analogico a linguaggio verba<strong>le</strong>.Per questo, l’arte terapia rappresenta un accesso privi<strong>le</strong>giato alla cura di queipazienti che presentano una compromessa capacità di esprimere verbalmente ipropri vissuti, sia per la gravità della patologia che per l’intensità del<strong>le</strong> difese, o neibambini emotivamente disturbati.La storia dell’arte terapia resta <strong>le</strong>gata al modello psicoanalitico anche nel decenniosuccessivo grazie ad Edith Kramer. La sua rif<strong>le</strong>ssione teorica cerca di esplorare imeccanismi psichici su cui fonda l’arte terapia nella convinzione che: “ per affrontarei gravi disturbi che riscontriamo oggi, nessuna disciplina possa pretendere di poterfare da sola competendo con <strong>le</strong> altre”. Quest’approccio è tuttora ricco di significatocome invito a cercare <strong>le</strong> comp<strong>le</strong>mentarità, <strong>le</strong> integrazioni possibili fra <strong>le</strong> varie formed’intervento terapeutico, al fine di avere una gamma di strumenti che possa tentaredi rispondere alla patologia con un progetto quasi creato su misura del paziente.Contemporaneamente la Kramer cercò di mettere a fuoco la specificità del mediumfigurativo, “<strong>le</strong> virtù terapeutiche dell’arte dipendono espressamente dai processipsicologici che si attivano nell’atto creativo (1971) ”e “ dalla sua stretta affinità con ilprocesso primario”, quindi, la rappresentazione <strong>arti</strong>stica non facilita solamentel’espressione dell’inconscio, grazie ad un’identità di linguaggi, ma costituisce unaforma d’intervento non subordinata alla terapia verba<strong>le</strong>. Il rapporto fra arte terapia epsicoterapia consiste “ nella modalità in cui forma e simbolo vengono trattati inqueste due discipline” e non nel diverso livello di comprensione della funzionesimbolica. Esiste una specificità della terapia attraverso l’arte, che dipendestrettamente dal potenzia<strong>le</strong> di guarigione e d’integrazione insito nel procederecreativo, che attiva in maniera specifica il processo di sublimazione.

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