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Salvami Regina - Araldi del Vangelo

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Figlio di Dio che, come uomo, è volutodiventare suo figlio. Permanendototalmente unita a Cristo, Ella appartieneanche in maniera integralea noi. Sì, possiamo dire che Mariaè prossima a noi come nessun altroessere umano, perché Cristo è uomoper gli uomini e tutto il suo essereè un “essere per noi”. Come Capo– dicono i Padri – Cristo è inseparabiledal suo Corpo che è la Chiesa;Lei ha, per così dire, rinunciato totalmentea se stessa; si è consegnata interamentea Cristo e, con Lui, si donaa tutti noi. In effetti, quanto più lapersona umana si dà, tanto più si ritrovain se stessa.In Maria troviamol’essenza <strong>del</strong>la ChiesaIl Concilio voleva dire questo:Maria è così intrecciata nel grandemistero <strong>del</strong>la Chiesa che Lei e laChiesa sono inseparabili, nella stessaforma in cui Cristo e Lei sono inseparabili.Maria riflette la Chiesa, la anticipanella sua persona e, in tutte leturbolenze che affliggono la Chiesasofferente e rassegnata, ne rimanesempre la stella <strong>del</strong>la salvezza. Lei èil suo vero centro in cui confidiamo,sebbene molte volte la sua periferiapesi nella nostra anima. Nel contesto<strong>del</strong>la promulgazione <strong>del</strong>la Costituzionesulla Chiesa, il Papa PaoloVI ha chiarito tutto questo medianteuna nuova qualifica radicata in modoprofondo nella Tradizione, precisamentecon l’intenzione di illuminarela struttura interiore <strong>del</strong>l’insegnamentosulla Chiesa, che si è sviluppatanel Concilio.In Maria, l’Immacolata, troviamol’essenza <strong>del</strong>la Chiesa in modonon deformato. Da lei dobbiamo impararea diventare noi stessi “animeecclesiali”, così si esprimevanoi Padri, per poter anche noi, secondola parola di San Paolo, presentarci“immacolati” davanti al Signore,così come Lui ha voluto che fossimofin dal principio. ²Parole durante la tradizionale benedizione<strong>del</strong>le statuette <strong>del</strong> Bambino GesùIl presepio: una forma efficacedi trasmettere la fedeIn tante famiglie, seguendo unabella e consolidata tradizione, subitodopo la festa <strong>del</strong>l’Immacolatasi inizia ad allestire il Presepe,quasi per rivivere insieme a Mariaquei giorni pieni di trepidazioneche precedettero la nascita diGesù. Costruire il Presepe in casapuò rivelarsi un modo semplice,ma efficace di presentare la fedeper trasmetterla ai propri figli.Il Presepe ci aiuta a contemplareil mistero <strong>del</strong>l’amore diDio che si è rivelato nella povertàe nella semplicità <strong>del</strong>la grotta diBetlemme. San Francesco d’Assisifu così preso dal mistero <strong>del</strong>l’Incarnazioneche volle riproporlo aGreccio nel Presepe vivente, divenendoil tal modo iniziatore di unaSérgio Miyazakilunga tradizione popolare che ancoroggi conserva il suo valore perl’evangelizzazione.Il Presepe può infatti aiutarcia capire il segreto <strong>del</strong> vero Natale,perché parla <strong>del</strong>l’umiltà e <strong>del</strong>labontà misericordiosa di Cristo,il quale “da ricco che era, si è fattopovero” (2 Cor 8, 9) per noi. La suapovertà arricchisce chi la abbracciae il Natale reca gioia e pace a coloroche, come i pastori a Betlemme,accolgono le parole <strong>del</strong>l’angelo:“Questo per voi il segno: un bambinoavvolto in fasce, che giace in unamangiatoia” (Lc 2, 2). Questo rimaneil segno, anche per noi, uominie donne <strong>del</strong> Duemila. Nonc’è altro Natale.Angelus, 11/12/2005Presepio <strong>del</strong>la Casa Cenacolo, degli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>Gennaio 2006 · <strong>Salvami</strong> <strong>Regina</strong> 21

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