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Salvami Regina - Araldi del Vangelo

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E ditorialeCome ècresciutala Chiesanel 2005Inginocchiati e pieni di stupore, i Re Magi adorarono il Bambino. In Luiera la Santità increata e consustanziale al Padre e allo Spirito Santo, comepure la Santità <strong>del</strong>la Sua adorabile Umanità. Questa Santità, anch’essachiamata di unione, non è altro che la stessa Santità infinita <strong>del</strong>Verbo, comunicata sostanzialmente alla Sua natura creata, pertantoquel Bambino è infinitamente santo di Corpo e Anima.In una maniera diversa da quello che succede con i battezzati, in quel Bambinola Grazia di unione abbelliva anche il Suo stesso Corpo; per questo qualunqueSua azione corporale – per esempio un sorriso, un movimento <strong>del</strong>lemani, uno sguardo, ecc. – era infinitamente santa e meritoria. Si capisce, così,la virtuosa impazienza di quei re d’Oriente alla ricerca <strong>del</strong> Re dei giudei.La grazia che li muoveva, faceva loro sentire una forte esperienza interiore diChi era l’Essere da loro cercato. Senza questo impulso divino, mai avrebberorealizzato questo viaggio tanto arrischiato.Lì essi hanno trovato un Bambino che, oltretutto, possedeva una santitàabituale conferita dalla grazia nel suo grado maggiore possibile, facendo diLui il Santo dei Santi. Nei Suoi più piccoli e comuni atti si rifletteva lo splendoredi una triplice pienezza: quella <strong>del</strong>la grazia abituale, quella <strong>del</strong>la graziapresente e quella <strong>del</strong>la generosità totale nella sua massima intensità. Per questoSan Paolo aveva una vera passione nel predicare il mistero di Cristo, il Sacramentonascosto e nel manifestare a tutti il disegno salvifico di Dio: “E voiavete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e diogni Potestà” (Col. 2, 10), e “Infatti nessuno può porre un fondamento diversoda quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo” (I Cor 3, 11).Così piccolo, quel Bambino era già, fin dal suo concepimento, il capo <strong>del</strong> suoCorpo Mistico, come conseguenza <strong>del</strong>la sua grazia capitale, fonte di ogni graziae di ogni gloria mai conferita agli uomini. È in virtù di questa grazia capitale chequel Bambino è il centro <strong>del</strong>le anime e, non solo i Re Magi, ma tutti devono muoversiintorno a Lui. Al di fuori di Lui noi perdiamo il respiro, poiché Lui è l’atmosferache ci rivitalizza, come l’ossigeno fa per i polmoni. Senza di Lui, siamo tralcisecchi e morti, separati dalla vera vite. Non è senza ragione che, anni più tardi,nella sua vita pubblica, Egli dirà: “Senza di me non potete far nulla” (Gv 15, 5).AdorandoLo, i re <strong>del</strong>l’Oriente hanno sentito un’ondata di vita divina pervaderele loro anime assetate e avrebbero ben potuto aver esclamato: “In questoBambino noi viviamo, noi ci muoviamo, noi esistiamo!”“Oh, magnum mysterium!” Il Verbo di Dio ha voluto farSi carne perché lasua divinità e la sua anima santissima avessero un tempio degno di loro. Sì, ilBambino era un Tempio animato, santissimo e assolutamente divino, un altare,un vaso sacro, una mirabile custodia. Il Verbo così Lo ha voluto, anche perdarci un esempio di tutte le virtù esteriori. Egli Lo ha voluto per manifestarela massima bellezza ai nostri occhi carnali.Ciò che estasiava i Santi Re era il contemplare la pienezza <strong>del</strong>la grandezza,nel suo più alto grado, in un tenero Bambino impossibilitato di crescere nellaSua spiritualità. Ben al contrario <strong>del</strong> Suo adorabile corpicino. E la Chiesa Militante,parte integrante <strong>del</strong> Corpo Mistico <strong>del</strong> Suo Fondatore, si sviluppa talequale il progresso fisico di Quel Bambino.E come è cresciuta nell’anno 2005? Questo è il tema che sarà trattato nelleprossime pagine.Gennaio 2006 · <strong>Salvami</strong> <strong>Regina</strong>

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