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Omelia II Domenica di Quaresima Anno A - Cuore e Mani Aperte

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farò: emerge qui <strong>di</strong> nuovo il desiderio <strong>di</strong> un messianismo trionfante. Cosa c’è <strong>di</strong> piùbello <strong>di</strong> questa grande e brillante gloria; cosa c’è <strong>di</strong> più magnifico <strong>di</strong> questaesperienza così fantastica che mai ho potuto vedere nella mia vita: questo stapensando Pietro! Fermiamo il tempo a questo momento <strong>di</strong> grazia, a questo momentodella gioia <strong>di</strong> Dio che si manifesta a noi! E go<strong>di</strong>amone per sempre! Non scen<strong>di</strong>amoda questo monte, non lasciamo che questa esperienza si concluda così presto!Ma allora una nube, segno della presenza <strong>di</strong> Dio (quella nube <strong>di</strong> fuoco dell’anticotestamento che ora <strong>di</strong>venta nube luminosa), li avvolge, fa ombra intorno a loro, epresto si ode una voce: è la voce <strong>di</strong> Dio. Allora gli apostoli cadono faccia in terra:sono spaventati! Quella voce è forte ed ancora più chiara <strong>di</strong> quella u<strong>di</strong>ta nelbattesimo; <strong>di</strong>ce loro: ascoltatelo! Ecco il Mio servo; ecco il Mio profeta; ecco il Miofiglio pre<strong>di</strong>letto! Fatelo entrare nella vostra vita! Costruite per Lui una tenda nelvostro cuore, perché è lì che vuole abitare; è lì che vuol fare casa insieme a voi. Nonlasciatelo solo nel momento del dolore e nel momento della Croce, perché avetepotuto vedere in anticipo la grande gloria <strong>di</strong> Dio!Ma al Getsemani non riusciranno a reggere: troppo gran<strong>di</strong> saranno l’angoscia e ildolore dai quali si lasceranno sorprendere e prendere…troppo grande quellasofferenza!Gesù allora li tocca e li incoraggia: alzatevi, an<strong>di</strong>amo, non abbiate timore!E quante volte queste stesse parole risuonano forti nel nostro cuore, e fanno eco nelprofondo della nostra anima! Quante volte la mano <strong>di</strong> Gesù si protende verso <strong>di</strong> noi;la Sua ombra ci avvolge delicatamente e proprio così possiamo percepire la Suapresenza che ci conforta. E’ una nube luminosa che ci offre l’opportunità <strong>di</strong> scoprirciprofondamente e intensamente amati da Lui!Mentre si apprestano a scendere, gli apostoli vedono soltanto Gesù: si trattava <strong>di</strong> unavisione; si era presentato ai loro occhi un momento <strong>di</strong> grazia sublime da tenereconservato nella parte più intima del cuore, come <strong>di</strong>amante prezioso e perlameravigliosa in cui si riflette la grandezza <strong>di</strong> un tenerissimo amore Paterno.Ciascuno dei Suoi figli, come te, ogni domenica è trasfigurato dalla celebrazioneeucaristica, durante la quale si è delicatamente avvolti da quella stessa nube,incantevole e luminosa, nella quale risuona la dolcissima voce <strong>di</strong> Dio. Ma quando lacelebrazione termina, è importante non perdere mai i tratti e le sembianze <strong>di</strong> quelvolto luminoso in cui si è trasformato il nostro viso, in virtù della meravigliosacarezza della Sua grazia.Lasciamoci, dunque, accarezzare dalla mano <strong>di</strong> Dio! Lasciamo che il Suo toccoinfonda coraggio nel nostro cuore! Ascoltiamo la Sua voce e cerchiamone sempre ladolce eco fra i rumori della vita. Non chiu<strong>di</strong>amo mai le nostre orecchie alla Suaparola che sempre ci avvolge! E non <strong>di</strong>mentichiamo mai che la Sua grazia ècompagna della nostra vita: la Sua mano è protesa verso <strong>di</strong> noi in ogni più piccoloistante per in<strong>di</strong>carci la Sua strada e portare il lieto messaggio del Suo vangelo <strong>di</strong>speranza, <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> amore.Lasciamo che siano proprio quella forza e quell’amore a trasfigurarci e siamo semprepronti, con Lui e per Lui, a portare, ad ogni volto sfigurato, un raggio del Suo sole e ilconforto <strong>di</strong> un cuore carico <strong>di</strong> speranza. Soltanto così, scendendo dal monte, non

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