31.07.2015 Views

Commemorazione dei fedeli Defunti 02 novembre Quale deve ...

Commemorazione dei fedeli Defunti 02 novembre Quale deve ...

Commemorazione dei fedeli Defunti 02 novembre Quale deve ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>Commemorazione</strong> <strong>dei</strong> <strong>fedeli</strong> <strong>Defunti</strong><strong>02</strong> <strong>novembre</strong><strong>Quale</strong> <strong>deve</strong> essere la fede del credente dinanzi alla realtà della morte ?La fede <strong>deve</strong> essere la certezza di risorgere con Cristo.Il rapporto corretto con Dio è quello della gratuità : amare Dio perché è Dio e non perle cose ne derivano da Lui. La sofferenza dunque non fa problema, perché diventa ilmomento decisivo in cui una persona valuta la propria religiosità.Dice Giobbe adesso ti vedo, perché ho scoperto un Dio intimo e personale. È ildesiderio di fiducia che l’autore Giobbe propone come grande messaggio. Soloun’esperienza personale di fede può avvicinare a Dio e farlo sentire amico. E difronte alla morte questa è una certezzaAvere la vita la sua vita, la vita eterna che è un vivere in Lui, con lui e per lui.Questa fede non venga mai meno il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto.I cristiani che hanno già ricevuto la pienezza dello Spirito, attendono ancora laredenzione del corpo, che comporta il pieno coinvolgimento nella realtà del Signorerisorto e la trasformazione completa di tutto ciò che è segnato dal peccato.Il giudizio su di noi sarà sul nostro amore se avremo amato e servito gli altri.La morte non spezza il legame soprannaturale di comunione con Cristo e con coloroche gli sono uniti : nel nostro essere creature continua questa comunione, perché chi èriconosciuto e amato da Dio non può più scomparire, ed è a questo amore che <strong>deve</strong>dirsi di sì.La persona umana continua a sussistere anche al di là della morte ma in modo diversodalla condizione attuale, ma in quanto essere spirituale - corporeo che ha vissuto nellastoria e ha fatto le sue scelte ; sussiste o nella comunione con Dio e con i redenti inCristo o nel rifiuto di tale comunione.Il destino di ogni uomo è ormai segnato : il Risorto ha definitivamente sconfitto lamorte.Negare la risurrezione <strong>dei</strong> morti significa negare la risurrezione di Cristo con laconseguenza che coloro che si sono addormentati in Cristo si sono perduti, e ciòrenderebbe inutile e vana la speranza cristiana, in quanto non vi sarebbe alcunapossibilità di ritrovare coloro che sono morti in Cristo e noi che abbiamo sperato inCristo, saremmo da compiangere più di tutti gli uomini.Ma ci chiediamo come risorgeremo ?La risurrezione è da vedere come la trasformazione attuale del nostro corpo nel corpodi gloria, cioè come un’opera della creazione creatrice di Dio. Pensiamoall’immagine del seme in San Paolo, egli afferma, ciò che tu semini non prende vitase prima non muore.La risurrezione <strong>dei</strong> corpi rappresenta l’azione di Dio che comunica ai corpil’incorruttibilità della vita dello Spirito e trasfigura tutto nella gloria del Dio -


Trinità. Si coglie qui la profonda unità che configura il progetto di Dio sul mondo :dalla creazione alla redenzione e dalla redenzione alla parusia finale.Nell’esistenza umana non c’è avvenimento più importante della morte. Una personache ha un vissuto unico, che ha amato, sofferto, gioito, si è arricchito di milioni diinformazioni. È morto, è una perdita irreparabile, e di fronte alla morte la vita sembraun inganno o uno scherzo di cattivo gusto. Ma per quanto si sforzi di emarginare lamorte, essa riappare in ogni momento dell’esistenza umana, ma noi abbiamo il germedell’eternità che porta in sé, irriducibile com’è alla sola materia, insorge contro lamorte. Per coloro che sono rigenerati in Cristo e vivono in lui la morte non ha piùpotere.Una volta un uomo domandò a un altro :Che cosa significa vivere nel migliore modo possibile ? quando moriamo tutto èfinito ! Perché non godersi la vita ?L’altro rispose : Ti racconto due storie. Scegli quella che vuoi. Quando muori, tiportano all’obitorio. Lì possono trarre profitto dal tuo corpo, estraendone grasso perfarne sapone. E gli spazzini portano le tue ceneri nella discarica comunale. Oppurequando muori comincia la tua vita vera. Come premio per aver vissuto nellacomunione con Dio, entri nell’eternità, nel luogo preparato per te fin dall’inizio <strong>dei</strong>tempi.L’uomo si rincuorò e cominciò a riflettere.Siate forti, riprendete coraggio, oggi più che mai Dio è con voi, non angustiatevi, nonaddoloratevi perché è giunta a voi la salvezza, la salvezza eterna di Dio, di un Dioche si pone dalla parte <strong>dei</strong> poveri e degli ultimi, si schiera dalla nostra parte perchénella nostra debolezza vuole soccorrerci e donarci il suo amore e la sua grazia.Ora più che mai risuona la voce della Chiesa: Il Signore è risorto, alleluia, alleluia, evoi risorgete con lui per vivere in una vita nuova !

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!