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Omelia V domenica di quaresima anno A - Cuore e Mani Aperte

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<strong>Omelia</strong> V <strong>domenica</strong> <strong>di</strong> <strong>quaresima</strong> <strong>anno</strong> ASiamo ormai in prossimità della Settimana Santa e in questa quinta<strong>domenica</strong> <strong>di</strong> <strong>quaresima</strong> ci viene presentato un altro segno. Sinoraabbiamo visto, l’acqua, la luce, oggi la Risurrezione, la Vita.La Liturgia della Parola ci presenta in questa <strong>domenica</strong> laRisurrezione <strong>di</strong> Lazzaro un brano molto lungo ma denso <strong>di</strong>significato e <strong>di</strong> insegnamento per noi. Ne analizziamo solo alcuniaspetti.Nel Vangelo <strong>di</strong> oggi un aspetto mi colpisce molto: l’umanità <strong>di</strong> Gesù.Mai come in questo brano viene accentuata. Gv 11, 33.35. 38: “sicommosse profondamente e, molto turbato….Gesù scoppiòin pianto….Gesù, ancora una volta commossoprofondamente….. ” sono emozioni <strong>di</strong> Gesù che gli evangelistiraramente riportano nelle varie occasioni, sì Gesù piange suGerusalemme, la sua anima si turbò nel Getsemani, ma una vero eproprio pathos come lo ritroviamo in questo brano non è scritto innessun testo del Vangelo. Questa umanità <strong>di</strong> Gesù esprime la Suacon<strong>di</strong>visione con il nostro dolore, la sua compartecipazione al dolore<strong>di</strong> due donne che h<strong>anno</strong> perso il loro fratello, esprime il Suo doloreper la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un caro amico. Ma ancora più approfon<strong>di</strong>tamente sipotrebbe <strong>di</strong>re che sono le lacrime <strong>di</strong> Dio <strong>di</strong>nanzi alla morte chesepara le persone, sono le lacrime <strong>di</strong> colui che deve acconsentirealla prova. Sono le lacrime <strong>di</strong> colui che vede un popolo che non sivuole convertire, non vuole credere in Lui.Un altro tema interessante è la frase: “Signore, ecco, colui chetu ami è malato”, quante volte anche noi abbiamo portato lasofferenza a Dio, le sofferenze <strong>di</strong> tante persone che comunque Luiama. Oh Signore guarda quella donna che in seguito al parto haavuto un’emorraggia e ora lotta per vivere, la tua amica è malata, eancora guarda Angelo che in seguito a un incidente lotta anche luiper uscire da una situazione <strong>di</strong> dolore, il tuo amico è malato…quante volte ho presentato a Dio situazioni <strong>di</strong> dolore. Penso cheanche in queste circostanze Gesù scoppia in lacrime, Gesù si facarico del nostro dolore, vive la nostra stessa sofferenza e se ne facarico, occorre portare a Lui tutto il dolore del mondo, tutta lasofferenza a cui oggi stiamo assistendo a tante persone che


cercano nel mare la salvezza, tante persone che st<strong>anno</strong> cercando lasperanza in Italia…. Rafforziamo la nostra fede proprio come i<strong>di</strong>scepoli dopo la risurrezione <strong>di</strong> Lazzaro, ma non per<strong>di</strong>amola comeloro davanti alla croce che abbandonatolo fuggirono. Davanti aldolore, alla croce è arduo rimanere lì…. È <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong>re, sì Signore, tiamo e resto qui abbracciato a te… il segno dei chio<strong>di</strong> che trapassaanche la nostra anima non è altro che la forza del Suo amore che citrapassa l’anima per farci sperimentare la grandezza <strong>di</strong> quanto Dioci ama!Lazzaro, vieni fuori…. Il grido forte <strong>di</strong> Dio, un grido oggi rivolto a mee a te che leggi, Gianni, Antonio, Federico, Alessandro, esci fuori dalsepolcro della tua vita, non rimanere nella tomba del tuo passato,IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA… non puoi non credere in me,vieni fuori, io ti chiamo urlo nel tuo cuore e nella tua anima la forzadella salvezza…..Non rimaniamo nel sonno della morte, marisvegliamoci per la vita eterna, per una vita nuova, per una vitache racconti <strong>di</strong> Lui, della forza del Suo amore. Ci sentiremo anchenoi <strong>di</strong>re: “Liberatelo e lasciatelo andare” non possiamo stareancorati alle bende dei nostri peccati, delle nostre miserie, oraCristo ci ha liberati, ora possiamo entrare nel mistero della Pasqua,ora possiamo partecipare della gioia <strong>di</strong> Cristo che ha vinto la mortee ci fa vivere per sempre con LUI.Buona <strong>domenica</strong> a tutti!

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