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Omelia II Domenica di Quaresima Anno A - Cuore e Mani Aperte

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<strong>II</strong> <strong>Domenica</strong> <strong>di</strong> <strong>Quaresima</strong> (Trasfigurazione)Siamo alla seconda domenica <strong>di</strong> <strong>Quaresima</strong> e il Vangelo secondo Matteo ci presentaoggi il tema della trasfigurazione. Si tratta <strong>di</strong> un vangelo molto <strong>di</strong>verso da quellodegli altri evangelisti che riportano la descrizione dettagliata dell’accaduto.La versione <strong>di</strong> Matteo, in merito alla trasfigurazione, si inserisce dopo la scena <strong>di</strong>Pietro che, riconosciuto in Gesù il Messia, il figlio del Dio vivente, fa la suaprofessione <strong>di</strong> fede ma, allo stesso tempo, <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> voler evitare la croce.Gesù comprende lo scoraggiamento legato al peso della scelta della croce, dellasofferenza e del dolore, e a questo punto conduce i tre apostoli su un monte, il monteTabor per mostrare a loro, fin d’ora, quella che sarà la stupenda gloria che Dio riservaa tutti quelli che sapranno passare attraverso la croce con la Sua speranza nel cuore.Mentre l’evangelista Marco si concentra soprattutto sulle vesti e sul fatto che nessunlavandaio avrebbe mai potuto conferire ad esse lo stesso candore, Matteo invece nonsi sofferma su questo dettaglio ma sottolinea imme<strong>di</strong>atamente come il volto <strong>di</strong> Gesùsi presenti ra<strong>di</strong>oso al pari del sole: il paragone con Mosè è abbastanza chiaro. Matteo,infatti, vuole evidenziare come Gesù sia il nuovo Mosè. Per questo, in altro passo, silegge: “non si era accorto che la pelle del suo volto era raggiante, per il fatto <strong>di</strong> averconversato con Dio” (Es 34,29).Su questo monte avviene dunque la trasfigurazione e Gesù compare con Mosé cherappresenta la legge e con Elia, simbolo <strong>di</strong> tutti i profeti, a significare che Gesù stessorappresenta il compimento <strong>di</strong> tutta la legge e <strong>di</strong> ogni profeta.Davanti a questo meraviglioso acca<strong>di</strong>mento, Pietro, sempre impreve<strong>di</strong>bile eimpulsivo, ma tanto coraggioso, osa intromettersi nel <strong>di</strong>scorso rivolgendosi a Gesù;Lo chiama Signore e si offre <strong>di</strong> costruire tre tende. Ma non <strong>di</strong>ce faremo…piuttosto


farò: emerge qui <strong>di</strong> nuovo il desiderio <strong>di</strong> un messianismo trionfante. Cosa c’è <strong>di</strong> piùbello <strong>di</strong> questa grande e brillante gloria; cosa c’è <strong>di</strong> più magnifico <strong>di</strong> questaesperienza così fantastica che mai ho potuto vedere nella mia vita: questo stapensando Pietro! Fermiamo il tempo a questo momento <strong>di</strong> grazia, a questo momentodella gioia <strong>di</strong> Dio che si manifesta a noi! E go<strong>di</strong>amone per sempre! Non scen<strong>di</strong>amoda questo monte, non lasciamo che questa esperienza si concluda così presto!Ma allora una nube, segno della presenza <strong>di</strong> Dio (quella nube <strong>di</strong> fuoco dell’anticotestamento che ora <strong>di</strong>venta nube luminosa), li avvolge, fa ombra intorno a loro, epresto si ode una voce: è la voce <strong>di</strong> Dio. Allora gli apostoli cadono faccia in terra:sono spaventati! Quella voce è forte ed ancora più chiara <strong>di</strong> quella u<strong>di</strong>ta nelbattesimo; <strong>di</strong>ce loro: ascoltatelo! Ecco il Mio servo; ecco il Mio profeta; ecco il Miofiglio pre<strong>di</strong>letto! Fatelo entrare nella vostra vita! Costruite per Lui una tenda nelvostro cuore, perché è lì che vuole abitare; è lì che vuol fare casa insieme a voi. Nonlasciatelo solo nel momento del dolore e nel momento della Croce, perché avetepotuto vedere in anticipo la grande gloria <strong>di</strong> Dio!Ma al Getsemani non riusciranno a reggere: troppo gran<strong>di</strong> saranno l’angoscia e ildolore dai quali si lasceranno sorprendere e prendere…troppo grande quellasofferenza!Gesù allora li tocca e li incoraggia: alzatevi, an<strong>di</strong>amo, non abbiate timore!E quante volte queste stesse parole risuonano forti nel nostro cuore, e fanno eco nelprofondo della nostra anima! Quante volte la mano <strong>di</strong> Gesù si protende verso <strong>di</strong> noi;la Sua ombra ci avvolge delicatamente e proprio così possiamo percepire la Suapresenza che ci conforta. E’ una nube luminosa che ci offre l’opportunità <strong>di</strong> scoprirciprofondamente e intensamente amati da Lui!Mentre si apprestano a scendere, gli apostoli vedono soltanto Gesù: si trattava <strong>di</strong> unavisione; si era presentato ai loro occhi un momento <strong>di</strong> grazia sublime da tenereconservato nella parte più intima del cuore, come <strong>di</strong>amante prezioso e perlameravigliosa in cui si riflette la grandezza <strong>di</strong> un tenerissimo amore Paterno.Ciascuno dei Suoi figli, come te, ogni domenica è trasfigurato dalla celebrazioneeucaristica, durante la quale si è delicatamente avvolti da quella stessa nube,incantevole e luminosa, nella quale risuona la dolcissima voce <strong>di</strong> Dio. Ma quando lacelebrazione termina, è importante non perdere mai i tratti e le sembianze <strong>di</strong> quelvolto luminoso in cui si è trasformato il nostro viso, in virtù della meravigliosacarezza della Sua grazia.Lasciamoci, dunque, accarezzare dalla mano <strong>di</strong> Dio! Lasciamo che il Suo toccoinfonda coraggio nel nostro cuore! Ascoltiamo la Sua voce e cerchiamone sempre ladolce eco fra i rumori della vita. Non chiu<strong>di</strong>amo mai le nostre orecchie alla Suaparola che sempre ci avvolge! E non <strong>di</strong>mentichiamo mai che la Sua grazia ècompagna della nostra vita: la Sua mano è protesa verso <strong>di</strong> noi in ogni più piccoloistante per in<strong>di</strong>carci la Sua strada e portare il lieto messaggio del Suo vangelo <strong>di</strong>speranza, <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> amore.Lasciamo che siano proprio quella forza e quell’amore a trasfigurarci e siamo semprepronti, con Lui e per Lui, a portare, ad ogni volto sfigurato, un raggio del Suo sole e ilconforto <strong>di</strong> un cuore carico <strong>di</strong> speranza. Soltanto così, scendendo dal monte, non


avremo nostalgia della bellezza <strong>di</strong> ciò che abbiamo visto; potremo invece continuarea vivere pienamente l’estasi della Sua grazia che sarà sempre con noi…perchéavremo saputo costruire per Dio una tenda nel nostro cuore…perché è proprio lì cheLui vuole abitare ed è proprio lì che Lui <strong>di</strong>morerà per sempre se avremo coraggio efiducia per abbandonarci alla grandezza del Suo amore!Buona domenica a tutti!

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