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o - Azienda USL di Ferrara

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24/06/2007 La Nuova <strong>Ferrara</strong><br />

ED. NAZIONALE<br />

Pag. 27<br />

Toccare la preistoria? A Ostellato ora si può<br />

Al Museo del Territorio una mostra visitabile anche dai non vedenti<br />

OSTELLATO. Un progetto europeo che vede insieme partner <strong>di</strong> quattro paesi sotto la guida e il<br />

coor<strong>di</strong>namento del Comune <strong>di</strong> Ostellato e la <strong>di</strong>rezione scientifica dell'Università <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>. Questo è<br />

To touch or not touch (toccare o non toccare), la mostra aperta ieri nel Museo del Territorio, che<br />

permette al visitatore anche <strong>di</strong>versamente abile <strong>di</strong> toccare con mano gli oggetti esposti in un'originale<br />

percorso <strong>di</strong>dattico-archeologici con riproduzioni <strong>di</strong> manufatti della preistoria umana. Tutto ciò prende<br />

il nome <strong>di</strong> archeologia tattile e consente <strong>di</strong> infrangere una regola sovrana dei musei, quella che<br />

impone ai visitatori <strong>di</strong> non toccare le opere in mostra. Nel Museo del Territorio il <strong>di</strong>vieto si trasforma in<br />

invito. Qui toccare si può, e in alcuni casi si deve, per entrare in contatto con le decine <strong>di</strong> reperti<br />

archeologici esposti. Si tratta prototipi realizzati in legno, resina, ceramica, tessuto che riproducono,<br />

con il sistema del calco, strumenti <strong>di</strong> caccia preistorici tra cui pietre e lance, resti <strong>di</strong> animali estinti<br />

(crani, mascelle, dentature), oggetti <strong>di</strong> uso quoti<strong>di</strong>ano dalla preistoria fino al Me<strong>di</strong>oevo. To touch or<br />

not to touch rientra nel programma comunitario "Cultura 2000" e che è stato presentato nei mesi<br />

scorsi in Portogallo e Bulgaria. Pensata per sod<strong>di</strong>sfare la voglia <strong>di</strong> conoscenza dei non vedenti,<br />

l'iniziativa va anche nella <strong>di</strong>rezione dei musei interattivi, tendenza seguita negli ultimi anni. «In questo<br />

modo il pubblico può avere l'opportunità <strong>di</strong> interagire <strong>di</strong>rettamente con la mostra e quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> riflesso,<br />

con la storia antica e recente della nostra civiltà - ha spiegato Carlo Peretto, preside della facoltà <strong>di</strong><br />

Scienze naturali e responsabile del progetto - Un modo <strong>di</strong> vivere epoche lontanissime attraverso<br />

percezioni tattili e sensoriali». Ieri alla cerimonia d'inaugurazione, gestita dal giornalista Alessandro<br />

Pasetti, si sono alternati al microfono autorevoli stu<strong>di</strong>osi, visitatori e non vedenti, amministratori, tra<br />

cui l'assessore provinciale al welfare Diego Carrara, il rettore Patrizio Bianchi, il presidente <strong>di</strong> Delta<br />

2000 Malacarne; «E' un progetto <strong>di</strong> forte valenza sociale - ha detto il sindaco <strong>di</strong> Ostellato Paolo - che<br />

mira a rendere riconoscibili al tatto opere dell'uomo provenienti da <strong>di</strong>versi territori dei partner,<br />

sottolineando ciò che li accomuna». Gli oggetti arrivano dal Museo dei Gran<strong>di</strong> Fiumi <strong>di</strong> Rovigo, dal<br />

Centro Cultuarle Trakart <strong>di</strong> Plov<strong>di</strong>v, dal Museo Storico <strong>di</strong> Smolyan in Bulgaria, dal Politecnico <strong>di</strong><br />

Tomar (Portogallo), dal Museo <strong>di</strong> Quinson (Francia).<br />

Franco Corli<br />

UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 44

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