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Almanacco-2016

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ASD POLISPORTIVA POPOLARE<br />

13<br />

ROMA 6 VILLA GORDIANI<br />

mento facevano parte tutti i grandi allenatori a<br />

cominciare da Carlo Vittori, tutta la commissione<br />

tecnica UISP da me capeggiata, Farina, Bagoli, Riolo,<br />

Calderini, Mazzilli, Gasparro e tanti altri. Poi tutta la<br />

Lombardia con a capo Venini e Rotta, buona parte<br />

del Veneto, del Piemonte e di tutte le Regioni d’Italia.<br />

Si era formato un gruppo forte e vincente perché<br />

eravamo “senza macchia e senza paura” e<br />

pronti ad indignarci e ad agire contro le storture del<br />

mondo e dello sport. In una riunione di Frascati si<br />

decise di spingere forte l’accelleratore per cacciar<br />

via il Potere corrotto dell’atletica. Stava nascendo<br />

una vera e propria associazione che avrebbe dovuto<br />

radunare tutti i migliori tecnici d’Italia a difesa della<br />

giustizia e della pulizia nello sport a cominciare dal<br />

doping.<br />

Lo strapotere di Nebiolo cominciò a vacillare e pur<br />

rimanendo alla testa della IAAF, dovette lasciare il<br />

posto, almeno in Italia, al colonnello della Finanza<br />

(ora generale) Gianni Gola. L’associazione ormai era<br />

diventata un pilastro e se vogliamo una casa madre<br />

per tutti i tecnici: allenatori, istruttori, medici, giudici,<br />

dirigenti e appassionati. Tutti volevano l’atletica<br />

pulita. Devo dire che per un bel periodo di tempo ci<br />

siamo riusciti e ciò ci ha resi molto popolari e forti.<br />

La nascita dell’Associazione Italiana Tecnici di Atletica<br />

Leggera ASS.I.T.A.L. venne ospitata immediatamente<br />

nei locali della nostra Polisportiva che nel<br />

frattempo si erano trasferiti nei locali di via Lussimpiccolo<br />

27. Questa coabitazione ha portato vantaggi<br />

ad entrambe le Associazioni che tuttavia rimangono<br />

assolutamente separate nella struttura dirigente<br />

e in quella finanziaria ed economica. Nel<br />

1996 additittura fummo incaricati dalla EACA (Associazione<br />

Europea degli allenatori) di organizzare il<br />

grandissimo convegno internazionale sulla velocità<br />

che verrà definito il più importante di sempre. 400<br />

persone, provenienti da tutto il mondo, furono<br />

ospitate alla Scuola dello Sport e negli alberghi dei<br />

Parioli. L’organizzazione culturale era tutta dell’Assital<br />

e della ricettività fu incaricata la Polisportiva<br />

Popolare Roma 6 Villa Gordiani.<br />

Tanti passi sono stati fatti insieme da queste due<br />

Associazioni parrallele e convergenti nello stesso<br />

tempo: ad esempio è interesse di entrambe lottare<br />

per un’atletica pulita, contro il doping e far si che<br />

questo possa essere capito dalla base e dal vertice.<br />

Sì all’atletica di tutti ma anche all’atletica dei risultati,<br />

se sono puliti. No alla medicalizzazione dello<br />

sport a tutti i livelli: base e vertice. Sì alla formazione<br />

degli insegnati che organizza l’Assital e attua nei<br />

quartieri la Polisportiva. Per concludere, questa collaborazione<br />

è stata molto proficua e dura ormai da<br />

più di venti anni.<br />

IL CAMBIO DI SECOLO<br />

Gli anni che seguono a cavallo del secolo e del<br />

millennio saranno caratterizzati dall’invasione<br />

prepotente e definitiva dell’elettronica. Cambiano<br />

gli stili di vita, i desideri dei giovani, gli obiettivi,<br />

le culture. Cambia la città.<br />

Le nostre città italiane degli anni 50/60 erano povere<br />

ma ideali per noi ragazzi: in modo particolare la<br />

Roma del dopoguerra e della ricostruzione era, per<br />

noi, fantastica con i suoi immensi prati, sterrati,<br />

caverne, marane (pozze d’acqua stagnante), che ci<br />

portavano a liberare la fantasia del movimento e<br />

del gioco ad libidum; i fiumi (Tevere e Aniene)<br />

ancora vivibili, un traffico limitato e più prudente,<br />

genitori più rigorosi ma meno apprensivi, stili di<br />

vita più spartani ma veri, spiriti liberi e fantasiosi<br />

senza televisione o orpelli elettronici a distrarci<br />

dalla vita reale, cibo più sano, poche medicine,<br />

niente integratori. Tutte condizioni che hanno<br />

consentito a noi giovani dell’epoca di crescere,<br />

divertendoci, e forgiare lo spirito e il fisico in<br />

maniera adeguata.<br />

Negli anni 70/80, in cui ho cominciato ad allenare,<br />

Roma era ancora vivibile.<br />

Almeno nei quartieri di periferia che frequentavo<br />

per l’insegnamento, i ragazzi e le ragazze, ancora<br />

giocavano per strada, i più piccoli nei cortili, i più<br />

grandi facevano interminabili passeggiate, da un<br />

quartiere all’altro, magari spesso fino al centro<br />

della città, salivano le scale di corsa in modo particolare<br />

nelle palazzine popolari sprovviste di ascen-<br />

2015

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