Almanacco-2016
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ASD POLISPORTIVA POPOLARE<br />
7<br />
ROMA 6 VILLA GORDIANI<br />
Qui, col senno di poi, commettemmo un grosso<br />
errore che dovrà ricadere tutto sulle nostre spalle<br />
di sinceri democratici.<br />
L’impianto non era nostro – ci dicemmo – ma di<br />
tutto il quartiere. Il Comune l’aveva costruito per<br />
tutti e noi, assumendocene la responsabilità come<br />
sempre, l’avevamo occupato in nome di tutti.<br />
Questa era la mentalità di allora.<br />
Andammo quindi dall’allora Assessore alla Cultura<br />
e Sport, Renato Nicolini e dal suo segretario, Tonino<br />
Neri e consegnammo l’impianto intero nelle<br />
loro mani.<br />
Anche loro erano ultrademocratici quindi stabilimmo<br />
insieme un modello di gestione che potesse<br />
accontentare tutti, secondo i propri meriti e secondo<br />
le proprie esigenze. Gli spazi della piscina e della<br />
palestra venivano così raggruppati in tre periodi<br />
giornalieri: mattina (dalle 8 alle 14), pomeriggio<br />
(dalle 14 alle 18), sera (dalle 18 alle 22).<br />
La mattina la piscina veniva gestita dal Coni (???!)<br />
ma praticamente da una signora, presidente di una<br />
società di nuoto, che la affittava alle scuole che ne<br />
facevano richiesta! La palestra era a disposizione<br />
delle scuole della “sesta”, che ne erano prive, e per<br />
la ginnastica per anziani.<br />
Per la gestione delle fasce pomeridiane si era formata<br />
un’associazione di “simpaticoni” nella quale<br />
c’erano dentro alcuni enti di promozione sportiva:<br />
il CEPROS (coordinamento enti di promozione<br />
sportiva) che lì è nato ed è morto subito dopo la<br />
chiusura della piscina nel 1984.<br />
Finalmente le fasce orarie serali, sempre piscina e<br />
palestra, dalle 18 alle 22 erano destinate alle<br />
società di base che ne facessero richiesta e dimostrassero<br />
la capacità di gestione. Alla nostra polisportiva<br />
toccarono le fasce del martedì e venerdì,<br />
le migliori, dalle 18 alle 22. Ci accontentammo.<br />
L’importante era che l’impianto fosse stato aperto<br />
e ormai funzionasse!<br />
“...Gli anni passano.. I bimbi crescono...”<br />
Con la buona amministrazione che ci ha sempre<br />
contraddistinto, con le entrate di quelle poche ore<br />
di piscina, sempre piena, oltre che a pagare,<br />
anche benino, gli istruttori dell’educazione natatoria<br />
e dell’attività agonistica, riuscimmo a completare<br />
il finanziamento di tutte le discipline<br />
agonistiche che stavano crescendo nel nostro<br />
seno.<br />
Erano: nuoto e salvamento, atletica leggera, ginnastica<br />
artistica, attrezzistica e ritmica, calcio femminile,<br />
pallavolo, pallamano, tennis tavolo e poco<br />
più tardi calcio femminile.<br />
Ogni disciplina aveva un proprio presidente, un<br />
gruppo dirigente autonomo ed una propria<br />
discrezione gestionale, presentando “bilanci” preventivi<br />
e consuntivi e discutendo anche le scelte<br />
culturali, finanziarie e tecniche con il centro. Infinite<br />
sono state le discussioni, da parte dei settori<br />
autonomi, per ottenere più risorse, ma, alla fine,<br />
tutto veniva regolato con criteri di onestà, anche<br />
intellettuale e di efficienza organizzativa.<br />
Ivo Zappaterreno<br />
Nel 1985, a sei anni dalla nostra fondazione, eravamo<br />
una delle polisportive più importanti d’Italia,<br />
anche tenendo presente che per non invadere altri<br />
campi e territori invece di allargarci avevamo fondato<br />
noi stessi parecchie polisportive nelle zone<br />
vicine. La Polisportiva Popolare Irpinia, la Polisportiva<br />
Popolare Torre Spaccata Est, la Polisportiva<br />
Popolare Roma 7 Quarticciolo, la Polisportiva Filarete,<br />
la Polisportiva Popolare Quadraro per nominare<br />
solo quelle più vicine, a dimostrazione che,<br />
nonostante ne avessimo le forze, non volevamo<br />
giocare ad asso-pigliatutto. Qualche volta siamo<br />
intervenuti anche occupando per loro i locali destinati<br />
agli uffici o all’attività. Anche altre associazioni,<br />
società, aggregazioni sportive erano sorte, nel<br />
frattempo, a colmare questa esigenza di sport<br />
popolare che covava fin dal dopoguerra. Per cui il<br />
“campo” dello sport era ormai molto più popoloso<br />
di quando eravamo nati.<br />
Le giunte di sinistra che si erano succedute dal<br />
1976 in poi avevano dato una grossa mano a tutti,<br />
sottolineato perchè, in quel periodo, i governanti<br />
non ammiccavano a destre o sinistre ma aiutavano<br />
con mezzi, strutture facilitazioni appunto lo<br />
sport per il popolo. Il principale avversario della<br />
sinistra era, a quei tempi, la DC che tuttavia era<br />
un partito di estrazione popolare e aveva nei<br />
quartieri una solida base di massa che con i comu-<br />
2015