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Almanacco-2016

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ASD POLISPORTIVA POPOLARE<br />

5<br />

ROMA 6 VILLA GORDIANI<br />

era una realtà perchè tutti, durante la festa, chiedevano<br />

informazioni su come si sarebbe sviluppato<br />

questo esperimento sportivo.<br />

Fatone, felice, l’ultima sera della festa mi chiamò e<br />

mi disse:<br />

“Hai visto che successo? Qui c’è ‘na voja de sport<br />

che tu nun t’emmaggini. Mo che te serve?”<br />

Siccome sapevo che tutte le parole proferite avevano<br />

un significato ben preciso, gli risposi:<br />

“Un locale e un telefono”.<br />

“Er locale lo annamo a pijà domatina, p’er telefono<br />

famo la domanna, ce vole ‘n po’ de tempo, …però<br />

conosco un compagno a la SIP…”<br />

Detto e fatto, occupato un locale del Comune di<br />

una cinquantina di metri quadrati, luminoso e sicuro,<br />

i compagni si dettero da fare. Franco Ginessi<br />

ripulì tutti i muri e i soffitti, Giorgio Aurizi organizzò<br />

l’impianto elettrico, chi portò un mobile, chi<br />

una lampada, chi uno scaffale, un commerciante<br />

della zona ci regalò 20 sedie (che ancora durano),<br />

alcuni si incaricarono della sottoscrizione, un tipografo<br />

ci fece gratis i primi volantini…insomma si<br />

era partiti con il piede giusto: tutta Villa Gordiani<br />

dietro la spinta della festa e di Fatone sapeva già<br />

che sarebbe nata una grande polisportiva. Ci chiamammo,<br />

ovviamente, Polisportiva Popolare Villa<br />

Gordiani “centro polivalente sportivo e culturale”<br />

affiliato all’ARCI e all’UISP.<br />

Nel locale c’erano giornalmente decine di persone<br />

che davano una mano, ma per il primo anno potevamo<br />

fare solo attività all’aperto (avviamento all’Atletica<br />

e Atletica Leggera, che contava già più di<br />

100 iscritti, sul parco) e, nel piccolo locale adiacente<br />

all’ufficio, “scuola di chitarra”.<br />

Questa la curava Franco Scialdone detto “UECK”,<br />

un mio ex allievo della Verga, che poi in breve<br />

tempo fonderà insieme a Peppe Grisi, ottenuto (o<br />

occupato) un altro locale vicino al nostro, la Scuola<br />

Popolare di Musica di Villa dei Gordiani, una delle<br />

prime e più valide, ancora oggi di tutta Roma.<br />

Molte persone, compagni e non, cominciarono a<br />

frequentare la polisportiva e davano il loro contributo<br />

a volte generale, a volte professionale ma<br />

sempre gratuito e disinteressato.<br />

Quasi tutti portavano i figli a frequentare i corsi di<br />

atletica, indipendentemente dalle loro predisposizioni;<br />

avevamo, infatti, spiegato che una buona<br />

base atletica è necessaria per praticare qualsiasi<br />

tipo di sport.<br />

Nel frattempo crescevano gli atleti che si allenavano<br />

da tempo con noi ed alcuni potevano assomigliare<br />

già a dei campioncini, entravano ragazzi e<br />

ragazze che avevano delle qualità, ma anche coloro<br />

che desideravano tentare, sperimentarsi. Naturalmente<br />

io, che nel frattempo avevo cambiato scuola<br />

ed ero approdato in un istituto scolastico ancora<br />

più popolare, l’Artigas di Quarticciolo, continuavo<br />

ad approfittare della mia condizione di insegnante<br />

per fare ancora proseliti all’atletica e allo sport in<br />

generale. Credo che, a conti fatti, da questa scuola<br />

siano approdati allo sport, nei sette anni che vi ho<br />

insegnato, più di cinquecento giovani.<br />

Ma avevamo fondato una polisportiva, pertanto<br />

dovevamo necessariamente allargare gli obiettivi<br />

ad altre discipline: ci servivano delle palestre.<br />

LA LEGGE 517/77<br />

Questa legge prevedeva la possibilità di usufruire<br />

delle palestre delle scuole, fuori dall’orario scolastico,<br />

da parte di associazioni sportive o culturali<br />

senza scopo di lucro, per attuare un programma<br />

educativo rivolto agli studenti ma aperto anche<br />

agli abitanti del quartiere. Naturalmente l’applicazione<br />

di questa legge, veramente rivoluzionaria<br />

per quei tempi, vide tanti oppositori, fra cui naturalmente<br />

la maggior parte degli allora Presidi o<br />

Direttori Didattici, le organizzazioni private dello<br />

sport, compreso il CONI, le palestre private.<br />

In quel periodo Enrico Berlinguer, il segretario<br />

generale del PCI, aveva avanzato la proposta di<br />

rafforzare gli “elementi di socialismo” nella società<br />

(rappresentanze sindacali, consigli di fabbrica,<br />

comitati di quartiere, consigli d’istituto, di classe,<br />

consulte nei vari settori, ecc.) in modo che dappertutto<br />

fossero presenti delle persone democratiche a<br />

controllare, proporre, stimolare. Non c’era quindi<br />

nessun consiglio d’istituto che fosse privo di amici,<br />

di compagni, di persone aperte al nuovo, che erano<br />

disposte a lottare contro coloro che impedivano<br />

l’applicazione della legge o che approfittassero<br />

della loro carica a scopi personali. In quei tempi lottare<br />

era naturale e particolarmente a Villa Gordiani<br />

era il sale della vita di tutti i suoi abitanti.<br />

Facemmo pertanto le regolari domande per ottenere<br />

le palestre e cominciammo le cruente battaglie.<br />

Nel Consiglio di Circolo della scuola Boccaleone<br />

c’era un compagna, Vera Paolini, molto battagliera,<br />

che prese subito a cuore la causa della polisportiva.<br />

Andava a parlare con i dirigenti dell’ allora Circoscrizione<br />

(anche loro poco convinti), con i presidi,<br />

con i professori, con i direttori e con i maestri.<br />

Naturalmente si formavano, anche fra questi le<br />

2015

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