Almanacco-2016
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ASD POLISPORTIVA POPOLARE<br />
21<br />
ROMA 6 VILLA GORDIANI<br />
sono pronti a sostenerli e stimolarli? Quello che<br />
notiamo sul campo è purtroppo in molti casi l’opposto;<br />
sono sempre maggiori le situazioni per le<br />
quali si decide di non far venire i figli agli allenamenti:<br />
dalla paura dei primi freddi alla scarsa capacità<br />
di organizzare e svolgere in tempo i compiti<br />
scolastici, dagli impegni in altri settori (religione,<br />
arte, musica) ai pressanti impegni familiari nelle<br />
feste comandate, compleanni dell’amichetto, dello<br />
zio, del nonno o del semplice vicino di casa.<br />
Questa crisi, legata al cambiamento continuo degli<br />
stili di vita, alla esorbitante affermazione delle<br />
nuove tecnologie, unita a quella politica, che dà<br />
sempre meno spazio e importanza alla socialità<br />
sana e alla crescita culturale, mentale, fisica - che lo<br />
sport giovanile porta avanti – ci ha spinto ad unire<br />
le forze di due grandi e storiche polisportive, la<br />
Roma 6 Villa Gordiani e la “G. Castello”, per dare<br />
vita alla nuova “Atletica Villa Gordiani-Castello”,<br />
dove confluiranno i nostri atleti più giovani, mentre<br />
il settore femminile sarà inserito direttamente<br />
nell’Acsi Italia Atletica.<br />
Comincia una nuova era per la nostra atletica, e ci<br />
auguriamo che con l’impegno di tutti – atleti, allenatori,<br />
genitori, dirigenti – i miglioramenti e i successi<br />
conseguiti negli anni passati possano proseguire.<br />
Ad maiora!<br />
E INTANTO IL MONDO CAMBIA ANCORA…<br />
L’allarme che avevamo paventato negli anni<br />
addietro, quello della digitalizzazione della nostra<br />
vita, si è realizzato pressoché in tutto il mondo<br />
(America, Asia, con qualche macchia di ritardo in<br />
Africa). Prima di avere l’abbecedario, spesso i<br />
bambini hanno un telefonino, a volte regalato<br />
dalle stesse multinazionali che lo producono. In<br />
alcuni Paesi, vedi Cuba, al di là dell’eliminazione<br />
del blocco economico da parte degli Stati Uniti,<br />
queste tecnologie sono arrivate in massa e sono<br />
diventate esigenza di tutti.<br />
Qui da noi il fenomeno è esagerato, e tra i regali<br />
di Natale il 90% sono iphone, ipad, giochi per la<br />
play station o il computer. Basta guardarsi intorno<br />
per vedere giovani e meno giovani costantemente<br />
attaccati al loro smartphone per gli usi più vari<br />
(ascoltare la musica, scrivere in chat), tanto che la<br />
cara vecchia funzione della telefonata sembra<br />
ormai quasi in disuso. Telefonare non serve più<br />
perché si è connessi h24 con tutto il mondo, e le<br />
relazioni sociali ne sono fortemente compromesse.<br />
Quante volte ci è capitato di vedere ragazzi<br />
seduti a un tavolo che invece di parlare tra loro<br />
scrivono sul telefonino?<br />
Il tempo che perdiamo dietro questi “aggeggi”<br />
tecnologici non ci verrà restituito. Tempo che<br />
avremmo potuto impiegare per conoscere nuove<br />
persone, o approfondire relazioni già esistenti con<br />
persone che sono fisicamente davanti a noi; l’intesa<br />
che si può trovare dietro uno sguardo particolare<br />
o un gesto di affetto rischia di perdere valore<br />
perché ormai le persone non le guardiamo neanche<br />
più, camminiamo con la testa perennemente<br />
china sullo schermo del telefono e il mondo virtuale<br />
prende il sopravvento su quello reale. Come<br />
può, in un mondo che equipara il virtuale al reale,<br />
sopravvivere una disciplina come l’atletica leggera,<br />
che è realtà assoluta, e anzi esasperazione<br />
della realtà?<br />
Proponiamo qui di seguito un articolo che speriamo<br />
possa far riflettere sulla gravità del fenomeno<br />
e sulle sue conseguenze, troppo spesso sottovalutate<br />
perché “il mondo va così, noi che possiamo<br />
farci?”.<br />
GLI SMARTPHONE E LA DEMENZA DIGITALE<br />
25/02/2015<br />
Redazione Giornalettismo.com<br />
20 Minuten riflette sui rischi di un'eccessiva dipendenza<br />
dai telefoni di nuova generazione<br />
Gli smartphone ci portano verso la demenza digitale? Questo interrogativo è stato posto dall’esperto<br />
Gerd Leonhard, che rimarca come la diffusione delle nuove tecnologie rendano sempre più persone<br />
incapaci di confrontarsi con compiti che prima degli smartphone erano in grado di svolgere da soli. Leonard<br />
indica cinque capacità che stiamo perdendo a causa dei telefoni di nuova generazione, che dovrebbero<br />
essere sfruttati per rendere più umana e non digitale la nostra vita.<br />
2015