Almanacco-2016

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ASD POLISPORTIVA POPOLARE 22 ROMA 6 VILLA GORDIANI DEMENZA DIGITALE Sentirsi perduti senza il proprio smartphone accanto, vista l’incapacità di svolgere in autonomia funzioni elementari come trovare una strada o scegliere un articolo di giornale. Se siamo colpiti da un profondo sentimento di spaesamento ogni volta che siamo senza smartphone allora potremmo avviarci verso quella che lo psichiatra Manfred Spitzer ha definito nel suo libro “Demenza digitale”. Una tesi ribadita anche da uno dei maggiori esperti di informatica svizzeri, Gerd Leonhard, che ha rimarcato su 20 Minuten come gli smartphone non solo ci aiutino nell’esistenza, ma come ci rendano dipendenti da essi. La forma da dipendenza da smartphone può diventare così acuta da farci perdere almeno cinque capacità che prima caratterizzavano la maggior parte degli esseri umani. Gli smartphone riducono la spinta ad apprendere una lingua straniera, e a comunicare con essa, vista la facilitazione all’interazione permessa dalla varie App linguistiche. DIPENDENZA DA SMARTPHONE Leonhard sottolinea come gli smartphone ci rendano incapaci di orientarci in modo autonomo, vista la nostra dipendenza dalle mappe interattive così come dai sistemi di navigazione. In questo modo perderemo la nostra capacità a scoprire le cose durante i viaggi, mentre già ora molte persone non sono più in grado di scegliere un articolo su un quotidiano visto che questa cernita è già operata dal proprio smartphone. Secondo Leonhard l’abuso di smartphone potrebbe portarci anche alla perdita della capacità di scrittura, sopratutto se, come sembra, i comandi vocali saranno sempre più rilevanti nell’utilizzo di questi dispositivi elettronici. Alcuni di questi sviluppi sono diventati già realtà, visto che la tecnologia è così facile, a buon mercato e apprezzata da decine di milioni di persone. Nell’articolo, infine, si sottolinea come gli smartphone non producano solo effetti negativi, ma come questi oggetti debbano essere utilizzati in modo da far recuperare alle persone maggior tempo e spazio per le proprie attività più umane. Se solleviamo questi problemi è perché ci sembra che la situazione di anno in anno peggiori sempre di più, e ci stia conducendo verso un declino inesauribile. Lavorando sul campo con ragazzi e ragazze tra gli 8 e i 16 anni, quest’anno in particolare abbiamo notato un calo clamoroso della partecipazione agli allenamenti. Nel nostro piccolo gruppo, di media, su 70 iscritti, sono presenti meno della metà degli atleti: ciò significa che saltare un allenamento su due è diventato la normalità. E – aggravante – questo è capitato in un anno in cui l’inverno praticamente non si è fatto ancora vedere, e a Roma il sole splendeva sui campi fino a tutto il mese di dicembre, con temperature quasi primaverili. Il problema quindi non è il freddo né la pioggia, ma è un fatto culturale. Tutto sembra avere la priorità sull’atletica, anche in una scuola – come la nostra – che richiede impegno, partecipazione, forza di volontà ed entusiasmo dall’inizio alla fine, senza mezzi termini: ci sono i compiti scolastici, il catechismo, le lezioni di inglese, di arte o di musica, gli impegni familiari, i compleanni del nonno, del vicino di casa,… Se queste attività riescono a coesistere in maniera virtuosa, a compenetrarsi e ad accrescere il giovane potremmo passarci sopra; ma se invece tutto si riduce ad una gara di impegni presi (e non rispettati) soltanto per poter dire che nostro figlio riesce in tutto, dalla scuola allo sport alla musica, non è sopportabile, specialmente da chi, come noi, si impegna ad offrire il massimo livello culturale e sportivo. Crediamo infatti fortemente nell’atletica, perché questo gioco – così naturale per l’essere umano – ci spinge verso l’assoluto, ci spinge ad esaltare le nostre capacità fino a farle rendere al massimo e, in questa virtuosa spirale verso l’alto, può aiutarci a contrastare quel baratro che la società ci propone, con la sua totale assenza di speranza e di stimoli. 2015
ASD POLISPORTIVA POPOLARE 23 ROMA 6 VILLA GORDIANI ATTIVITÀ AGONISTICA 2015 Mauro Pascolini Il tutto su 52 partecipanti alla finale regionale. Buono anche il comportamento dei ragazzi terzi MAGGIO 2015 Campionato di Società Cadetti 2ª fase Stadio della Farnesina (Roma) – 3 maggio 2015 Grandi risultati per i nostri atleti nella 2ª fase del C.D.S. Cadetti/e con molti atleti sul podio, tre vittorie, un secondo e due terzi posti. A condire il tutto due record societari di gran livello che rappresentano altrettanti minimi per i Campionati Italiani. MARZO 2015 Le cadette della Roma6 Villa Gordiani ancora una volta campionesse regionali di cross A Fiuggi, nello stesso percorso sul quale si svolgeranno la prossima settimana i Campionati Italiani di corsa campestre per tutte le categorie, si sono cimentati i ragazzi e le ragazze, i cadetti e le cadette della nostra Polisportiva per l’ultima gara valida per il trofeo giovanile di cross FIDAL. In un percorso lineare, con poche salite, per cui molto veloce, le nostre cadette hanno dato tutto per vincere e per qualificarsi agli italiani: Viola Poverini (6°), Giulia Trainito (10°), Emma Ingrassia (11°) e la rientrante Sabrina D’Amico al 12° posto. Al centro Paolo Morseletto sul podio con i punteggi di Claudio Rainaldi, Valerio Spalletta e Gianluca Nanni. Nella categoria cadetti buono il sesto posto di Simone Adamoli che si qualifica così per i Campionati Italiani di domenica prossima. Nella stessa giornata di ieri, 8 marzo, a Valmontone, Arianna Ferretti conquista, nel “Trofeo Villa” di marcia, un importante quarto posto con un tempo sui 4 chilometri, che la dice lunga sulla sua graduale ma continua crescita, 22’49”9 (media 5’42”/Km). Meeting interregionale “Ai confini delle Marche” – 8 marzo 2015 Una splendida performance di squadra per la compagine laziale è stata siglata domenica 8 marzo nell’ambito del Trofeo “Ai confini delle Marche”, manifestazione under 16 di rilevanza interregionale, disputata nell’impianto indoor marchigiano del Banca Marche Palas di Ancona. Protagonisti dell’impresa i ragazzi della 4x200 metri cadetti del Lazio, Paolo Morseletto (Polisportiva Popolare Roma 6 Villa Gordiani), Andrea Campisano, Damiano Sanità e Marco Ricci, autori della migliore prestazione italiana di categoria con 1’36’’91, ritoccando il precedente limite di 1’37’’43, stabilito sempre dalla rappresentativa laziale nel 2013. Una grande affermazione per il quartetto laziale che corona un eloquente terzo posto conclusivo della rappresentativa regionale, alle spalle 2015
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