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la maddalena<br />
Anno XXIV<br />
n. 3<br />
29 marzo<br />
2016<br />
&<br />
GALLURA ANGLONA<br />
11<br />
Domenico Lecci<br />
Delegazione di La Maddalena alla festa della Madonnuccia di Ajaccio<br />
Questa festa ha origini molto<br />
antiche, nasce nel periodo<br />
di appartenenza italiana<br />
della Corsica, per la precisione<br />
nel 1656, anno in cui la città<br />
venne colpita dalla peste. Il<br />
consiglio degli anziani, i “Magnifici<br />
Anziani”, che operava sotto il<br />
diretto controllo della Repubblica<br />
di Genova, decise di mettere<br />
Ajaccio sotto la protezione della<br />
Vergine Miracolosa di Savona. Nel<br />
novembre dello stesso anno,<br />
sconfitta l’epidemia, il Consiglio<br />
proclamò la Vergine patrona di<br />
Ajaccio. Da quella data il 18 marzo<br />
di ogni anno il Consiglio Comunale<br />
si reca in processione alla<br />
cattedrale per assistere alla<br />
messa principale. La festa, vecchia<br />
di tre secoli, è divisa in tre<br />
tempi. La veglia che si tiene il 17<br />
marzo sera dove l’attesa del Vescovo,<br />
del clero, delle numerose<br />
confraternite e della banda musicale<br />
sotto l’edicola della Madonnuccia<br />
in Place des Palmiers si<br />
mischia alla passeggiata delle famiglie<br />
e ai banchi dei venditori di<br />
giocattoli e dolci, e al fumo e luce<br />
delle candele votive. Il mattino<br />
dopo, Sindaco e Consiglio comunale,<br />
nella Messa solenne in Cattedrale,<br />
rinnovano il voto alla Madonna<br />
della Misericordia fatto la<br />
prima volta nel 1656. Nel pomeriggio,<br />
sempre partendo dalla cattedrale,<br />
la statua della Madonna<br />
viene portata in processione dai<br />
fedeli in giro per la città vecchia<br />
seguita dalla comunità. Noi maddalenini<br />
siamo molto legati alla<br />
città di Ajaccio per motivi storico<br />
– culturali; e in forza di un gemellaggio,<br />
ratificato nel 1991 dall’allora<br />
sindaco di La Maddalena<br />
Commendatore Giuseppe Deligia,<br />
le comunità laica e religiosa delle<br />
due cittadine partecipano alle rispettive<br />
feste patronali. Quest’anno<br />
la delegazione comunale era<br />
guidata dal sindaco Luca Montella,<br />
accompagnato dai consiglieri<br />
Roberta De Marzo e Roberto<br />
Ugazzi, mentre la delegazione<br />
parrocchiale vedeva il parroco<br />
Don Domenico Degortes accompagnato<br />
dal segretario del Consiglio<br />
Pastorale parrocchiale Domenico<br />
Lecci. Importanti colloqui<br />
nel corso delle cerimonie sono<br />
intercorsi con i rappresentanti<br />
politici e religiosi della comunità<br />
corsa, il Sindaco e deputato di<br />
Ajaccio Laurent Marcangeli e il<br />
Presidente della Regione Gilles<br />
Simoni, ufficialmente invitati alla<br />
festa di Santa Maria Maddalena. Il<br />
Nostro parroco ha poi voluto partecipare<br />
alla festa patronale di<br />
Bastia, dedicata a San Giuseppe,<br />
nella giornata del 19 marzo, concelebrando<br />
con il vescovo di<br />
Ajaccio Monsignor Olivier de<br />
Germay.<br />
La delegazione<br />
maddalenina<br />
ad Ajaccio<br />
Mons. Oliver,<br />
vescovo di Ajaccio<br />
con d. Domenico<br />
cei<br />
Messaggio per Giornata Università Cattolica<br />
I nostri giovani hanno bisogno di essere sostenuti e incoraggiati<br />
“<br />
La formazione delle nuove<br />
generazioni è il più<br />
importante investimento<br />
che un paese possa fare per il<br />
suo futuro. L’Italia, dalla fine<br />
della seconda guerra mondiale<br />
ai nostri giorni, ha realizzato<br />
un progressivo e qualificato<br />
impegno sul versante della formazione<br />
scolastica e universitaria<br />
raggiungendo livelli tra i<br />
più elevati al mondo. È anche<br />
grazie alla crescita di competenza<br />
e professionalità che il<br />
nostro Paese ha saputo garantire<br />
alle ultime generazioni una<br />
condizione di vita contrassegnata<br />
dallo sviluppo e dal benessere.<br />
Ma da qualche anno si<br />
registrano segnali di affaticamento<br />
e stanchezza, con ritardi<br />
e fenomeni involutivi”. Lo sottolinea<br />
il Messaggio della Presidenza<br />
della Conferenza episcopale<br />
italiana per la 92ª<br />
Giornata per l’Università Cattolica<br />
del Sacro Cuore, che sarà<br />
celebrata domenica 10 aprile,<br />
sul tema “Nell’Italia di domani<br />
io ci sarò”. “Preoccupano, soprattutto<br />
– si legge nel Messaggio<br />
-, le criticità sempre più<br />
marcate che emergono nell’ambito<br />
universitario e dell’alta formazione<br />
professionale con vistosi<br />
cali di iscrizioni in molti<br />
atenei e perdita di interesse da<br />
parte delle famiglie e di ampie<br />
fasce della popolazione giovanile<br />
verso la formazione come<br />
strumento di crescita personale<br />
e di acquisizione di conoscenze<br />
da spendere nel campo lavorativo”.<br />
La Chiesa italiana<br />
guarda “con preoccupazione a<br />
questo momento di difficoltà<br />
del Paese e sente l’urgenza di<br />
farsi vicina ai giovani per aiutarli<br />
a non perdere la speranza<br />
e ad investire le loro energie in<br />
percorsi di autentica crescita<br />
umana, spirituale, culturale e<br />
professionale. La formazione è<br />
la via maestra per garantire loro<br />
una ricca crescita personale,<br />
per renderli protagonisti del futuro<br />
e capaci di contribuire al<br />
bene del Paese”.<br />
“<br />
Sa die de sa Sardinia<br />
il tema per il 28 aprile:<br />
isola terra di migranti<br />
Sardinia, terra de migrantes”.<br />
E’ questo il tema legato<br />
alla celebrazione de<br />
Sa die de sa Sardinia 2016 scelto<br />
con la delibera di Giunta, proposta<br />
dall’assessore della Cultura e<br />
Pubblica Istruzione Claudia Firino<br />
e approvata alla presenza del<br />
presidente Francesco Pigliaru.<br />
“Il filo rosso che lega le iniziative<br />
alle quali stiamo lavorando<br />
per “Sa die 2016” è il tema della<br />
emigrazione - immigrazione. Sardi<br />
diventati cittadini del mondo<br />
che portano con sé la propria<br />
identità, che non hanno rinunciato<br />
alle loro radici culturali, e<br />
le intrecciano a tradizioni altre –<br />
ha detto la titolare della Cultura<br />
– in terre dove posano la loro<br />
valigia e spesso mettono radici e<br />
crescono i loro figli. In un momento<br />
storico di grandi flussi migratori<br />
verso la Sardegna, penso<br />
inoltre alle popolazioni che scelgono<br />
la nostra isola come approdo,<br />
terra nella quale vivere,<br />
facendone nuova casa d’adozione,<br />
nella quale potersi integrare<br />
al meglio”.“Sa die de sa Sardinia<br />
2016” prevede iniziative in collaborazione<br />
con i Circoli sardi e le<br />
comunità straniere presenti nell’isola,<br />
eventi musicali con la<br />
partecipazione di artisti e gruppi<br />
tradizionali e moderni.<br />
“L’idea – ha proseguito l’assessore<br />
Firino – è quella di coinvolgere<br />
le scuole e la società civile,<br />
per sensibilizzare soprattutto le<br />
giovani generazioni sul tema e<br />
l’importanza che ricopre nella vita<br />
di ciascuno di noi l’integrazione<br />
sociale”.<br />
L’auspicio dell’esponente della<br />
Giunta è che questa ricorrenza si<br />
riempia di significato reale e non<br />
resti una semplice celebrazione,<br />
ma “una opportunità – ha concluso<br />
l’assessore – perché vecchie e<br />
nuove generazioni possano identificarsi<br />
e riconoscersi nel proprio<br />
passato e superare le sfide che l’isola<br />
deve affrontare in Europa,<br />
nella sua dimensione di terra al<br />
centro del Mediterraneo, ospitale<br />
e solidale con i popoli che hanno<br />
maggiore necessità”.