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g i o r n a t a<br />
d e i c r e s i m a n d i<br />
Anno XXIV<br />
n. 3<br />
29 marzo<br />
2016<br />
&<br />
GALLURA ANGLONA<br />
9<br />
La mia testimonianza è legata ai miei ricordi<br />
legati alla Chiesa. I miei primi ricordi<br />
risalgono: 1) alle mie nonne, in<br />
particolare alla mia nonna paterna che era<br />
molto devota a Sant’Antonio e a Papa Giovanni<br />
XXIII (il Papa buono); 2) al periodo<br />
scolastico dei primi tre anni delle elementari<br />
trascorsi dalle suore Vincenziane di Gaggiola<br />
a La Spezia. Si iniziava la giornata con il pulmino<br />
che ci portava a scuola con madre Caterina<br />
che faceva recitare le preghiere: 3) al<br />
periodo del catechismo che ho frequentato<br />
nella parrocchia dei santi Giovanni e Agostino<br />
di La Spezia dove già ero stato battezzato<br />
Michela<br />
Testimonianza di una giovane catechista<br />
La mia esperienza da catechista<br />
è iniziata dopo aver fatto<br />
la cresima. Nel 2012, la<br />
catechista che avevo alle elementari<br />
mi disse che aveva bisogno<br />
di un aiuto e io all’inizio non<br />
me la sentivo di svolgere questo<br />
compito, un po’ per paura, perché<br />
comunque ero piccola, un<br />
po’ perché anche se non ero da<br />
sola, si trattava di una grande responsabilità.<br />
Alla fine decisi di<br />
provare questa esperienza, ero<br />
consapevole che non sarebbe<br />
stato facile, ma ero altrettanto<br />
consapevole che mettendomi al<br />
servizio degli altri avrei ottenuto<br />
ricompense non a livello materiale<br />
ma a livello morale e spirituale.<br />
Questa esperienza infatti,<br />
dall’inizio mi ha riempito il cuore,<br />
oltre ad arricchirmi personalmente<br />
e ad accrescere in me il<br />
desiderio di conoscere Gesù,<br />
proprio questo è quello che cerco<br />
di trasmettere ai miei ragazzi.<br />
Mi è capitato di avere delle difficoltà<br />
nel mio percorso, come,<br />
per esempio, il fatto che i ragazzi<br />
sono vivaci, quindi essendo<br />
ancora alle prime armi e non riuscendo<br />
a trasmettere ciò che<br />
avevo preparato volevo abbandonare<br />
tutto. Essendo una ragazza<br />
che non si arrende alle prime<br />
difficoltà, mi sono affidata al Signore<br />
che mi ha dato la forza di<br />
proseguire. Il mio obiettivo è<br />
Francesco Maggio<br />
Testimonianza di un cresimando<br />
quello di trovare dei metodi per<br />
trasmettere ai ragazzi i valori che<br />
un cristiano dovrebbe avere, cercando<br />
di trasmetterli nel modo<br />
più semplice possibile, in modo<br />
tale che per loro venire al catechismo<br />
sia un piacere e si abbia<br />
il desiderio di coltivare la propria<br />
fede. Ai ragazzi che ricevono la<br />
cresima voglio augurare che sia<br />
la confermazione di un cammino<br />
già iniziato con il battesimo, ma<br />
anche l’inizio di un cammino di<br />
fede che cresca col passare degli<br />
anni e non la fine, come succede<br />
per molti, perché solo crescendo<br />
si ha la possibilità di capire<br />
quanto è importante vivere la<br />
propria vita con fede.<br />
e ho fatto la Confessione e ricevuto la prima<br />
Comunione. Il parroco era ed è un sacerdote<br />
molto vecchio, poco vicino ai ragazzi, ma per<br />
mia fortuna in quel periodo venne affiancato<br />
da un giovane diacono, futuro sacerdote, che<br />
coinvolse i ragazzi nelle attività della parrocchia.<br />
Si chiama don Andrea e con lui ho iniziato<br />
il mio percorso di ministrante con incontri<br />
settimanali oltre all’ora di catechismo.<br />
Una volta all’anno, in primavera, venivano<br />
organizzati degli incontri con tutti i ministranti<br />
delle parrocchie della diocesi di Spezia-Sarzana-Brugnato<br />
con la presenza del vescovo<br />
mons. Francesco Moraglia, ora patriarca<br />
di Venezia, era una vera emozione. L’ultimo<br />
incontro dei ministranti è stato a livello<br />
nazionale a Siena, un ricordo molto bello perché<br />
condiviso con i miei coetanei di tutta Italia.<br />
Ho avuto la fortuna di condividere il momento<br />
dell’ordinazione di don Andrea, una<br />
cerimonia che si è svolta in cattedrale, a La<br />
Spezia molto emozionante, mi ha colpito in<br />
particolare il momento della prostrazione del<br />
diacono. Per il lavoro di mio padre ci siamo<br />
trasferiti a La Maddalena dove ho iniziato a<br />
frequentare la parrocchia militare e ho avuto<br />
la fortuna di incontrare don Gianfranco detto<br />
«Dongi» con le sue omelie molto coinvolgenti<br />
che mi hanno avvicinato<br />
ogni domenica alla messa. Il<br />
mio ricordo di quel periodo<br />
è legato alla cresima di mio<br />
fratello dove ho avuto la<br />
fortuna di incontrare il vescovo<br />
militare mons. Santo<br />
Marcianò che mi ha voluto<br />
come chierichetto nella cerimonia,<br />
per me un grandissimo<br />
onore. Una persona<br />
molto coinvolgente, peccato,<br />
che ho potuto passare<br />
poco tempo in sua compagnia.<br />
Sono emozionato perché<br />
sto per affermare il mio<br />
Battesimo e la Confermazione<br />
della mia fede e le persone<br />
che mi saranno vicine<br />
in quel momento sono persone<br />
che hanno segnato il<br />
mio «cammino». Come dice<br />
mio padre: «L’esempio è la<br />
migliore disciplina» e grazie<br />
alla mia famiglia che mi ha<br />
sempre accompagnato in<br />
questo cammino spirituale e<br />
alle persone che ho incontrato,<br />
dalle catechiste, al<br />
parroco, al vescovo, ho cercato<br />
di imparare per arrivare<br />
a questo traguardo.<br />
Mons. Sanguinetti<br />
e d. Paolo Pala